
Bosch: il futuro è già qui. Il colosso tedesco è da anni impegnato nello studio di moderne tecnologie per la vettura sempre più integrata con la rete.
Bosch è all’avanguardia nello sviluppo di tecnologie per un’auto sempre più connessa con il mondo esterno. Una delle soluzioni proposte dal colosso tedesco in questo campo è la CCU (Connectivity Control Unit), in grado di gestire le connessioni di un veicolo con il mondo esterno. Grazie all’attivazione di innovative funzioni connesse, tra le quali il servizio eCall di chiamata automatica d’emergenza di Bosch, la gestione di flotte, la navigazione predittiva e la manutenzione predittiva, è possibile incrementare significativamente l’efficienza, la sicurezza e il comfort di guida. Se un veicolo dotato del dispositivo eCall è coinvolto in un incidente, il sistema eCall lo rileva e invia le informazioni a un centro assistenza Bosch 24 ore su 24, che allerta i servizi di emergenza locali. Bosch offre inoltre soluzioni software per la mobilità connessa. Bosch Software Innovations ha messo a punto un’app per la carica dei veicoli elettrici in grado di rendere molto più semplice le operazioni di prenotazione dei punti di ricarica e di pagamento. Bosch non è solo questo e si sta impegnando anche sulla strada verso la guida automatizzata e sui sistemi di assistenza alla guida. In questo settore Bosch aumenta il proprio fatturato di un terzo all’anno. L’anno scorso il Gruppo tedesco ha fornito per la prima volta oltre 50 milioni di sensori per i sistemi di assistenza alla guida. Nel 2015 raddoppierà nuovamente, come già nel 2014, il fatturato di sensori radar e sensori video.
Bosch è leader mondiale nel campo dei sensori radar, per esempio i sensori utilizzati nella regolazione adattiva della velocità. Quest’anno la società inizierà la produzione in serie di una linea di nuovi sistemi: dall’assistenza negli ingorghi e nelle manovre di scarto, al parcheggio da controllo remoto. Entro il 2020 diventerà realtà l’Highway Pilot: la guida automatizzata sulle autostrade. Internet è un presupposto essenziale per lo sviluppo della mobilità di domani. Già oggi fornisce informazioni in tempo reale sulla situazione del traffico, su eventuali incidenti e cantieri mobili o sull’inizio di una coda dietro ad una curva. La guida connessa in rete permette l’introduzione di nuovi servizi utili. Dalla trasmissione dei dati delle centraline è possibile desumere le scadenze della manutenzione e dare consigli per ridurre i consumi. Questi servizi aiutano i gestori di flotte delle società di leasing e delle assicurazioni. Attraverso il portale mobilità Bosch Drivelog, gli automobilisti possono anche utilizzare direttamente i servizi: hanno bisogno solo di una app per smartphone e di una presa per caricare i dati delle centraline. Circa 200.000 veicoli saranno connessi in rete entro fine anno e potranno usufruire dei servizi Bosch. Infine, in alcuni prototipi, Bosch ha realizzato la connessione dell’auto con la smart home. In concreto: l’impianto di riscaldamento riceve dal navigatore l’input di riscaldare l’appartamento prima dell’arrivo a casa.
CERCHI PARCHEGGIO ? CI PENSA BOSCH
Cercare parcheggio si rivela spesso un’attività logorante e uno spreco di tempo. In futuro i sensori Bosch, installati sulla superficie stradale e nelle auto in transito, individueranno e segnaleranno automaticamente i posti liberi. Grazie a una mappa di parcheggio online, in tempo reale, i guidatori saranno in grado di individuare facilmente un’area di parcheggio libera. Bosch ha sviluppato alcune soluzioni che creano in tempo reale le mappe degli spazi di parcheggio liberi. I sensori wireless installati sul manto stradale riconoscono se un posto è occupato o meno e trasmettono l’informazione via Internet all’auto che vi transita accanto. Le informazioni vengono, così, visualizzate su una mappa e trasmesse agli smartphone degli utenti o direttamente ai dispositivi di navigazione delle loro auto. Tale sistema contribuisce a ridurre gli estenuanti tempi di ricerca di un parcheggio e di conseguenza le emissioni di CO2 a vantaggio dell’ambiente.
I sensori wireless, installati sul manto stradale e inseriti in alloggiamenti semicircolari di materiale plastico rilevano se un’auto vi è parcheggiata sopra. Un minuscolo trasmettitore radio a risparmio energetico presente nel sensore invia le informazioni a un ricevitore (simile a un router wifi domestico) che raccoglie i dati da centinaia di sensori. Le informazioni captate dai sensori wireless vengono successivamente trasmesse via Internet a un database e un apposito software crea una mappa di parcheggio della zona praticamente in tempo reale. A seconda dell’applicazione ci potremmo riferire a un piano di un parcheggio coperto, a una strada o ad un’intera zona del centro città. Per la trasmissione dei dati i sensori richiedono un quantitativo di energia estremamente ridotto perché sono dotati di un sistema di gestione energetica avanzato. Ciò permette di allungare la vita media dei sensori installati e di ridurre il tempo e i costi necessari per sostituire le batterie o i sensori stessi.
MOBILITÀ PIÙ SICURA
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno oltre 1,2 milioni di persone sono vittime di incidenti stradali e nella maggior parte dei casi la causa è l’errore umano. Per realizzare la propria visione di una guida priva di incidenti, Bosch investe continuamente nello sviluppo e nel miglioramento delle funzioni automatizzate di sicurezza e assistenza. Basate su radar, video e sensori ultrasuoni, varie funzioni di guida automatizzata sono già una realtà, come il sistema di frenata di emergenza automatica (AEB), il parking assistant, e il “traffic jam assist”. A partire dal 2016, il sistema AEB diverrà un prerequisito per ottenere il punteggio di cinque stelle secondo la valutazione Euro NCAP; secondo le anticipazioni nel prossimo futuro questa funzione sarà inclusa anche nel sistema NCAP della Cina.
I SENSORI CHE VEDONO E SENTONO
Il mondo intero in pochi millimetri. Bosch è leader assoluto nella trasmissione dei dati via Internet grazie ai sensori MEMS (Micro Electro-Mechanical System), elementi essenziali in un mondo sempre più connesso. Formati da strutture microscopiche di silicio molto più sottili di un capello, questi sensori misurano una quantità smisurata di dati, tra cui accelerazione, pressione dell’aria, campo geomagnetico, suono, velocità d’imbardata, temperatura, umidità e qualità dell’aria. Praticamente, i sensori MEMS sono gli occhi e le orecchie di molti dispositivi mobili (al mondo uno smartphone su due è equipaggiato con i sensori Bosch), aiutandoli a riconoscere la loro posizione nello spazio, vale a dire come sono tenuti in mano, o come debba ruotare lo schermo per le esigenze dell’utente.
In questo campo Bosch detiene un primato assoluto: il primo sensore al mondo in grado di misurare la pressione, la qualità dell’aria, l’umidità e la temperatura dell’ambiente. I sensori MEMS sono utilizzati anche nel campo dei trasporti e della logistica: per esempio, i sensori dono in grado di determinare quanti componenti sono disponibili in magazzino; inoltre, i MEMS di accelerazione applicati sulle casse contenente oggetti fragili assicurano che questi ultimi non siano esposti a vibrazione durante il trasporto. Se una cassa dotata di uno di questi sensori dovesse cadere a terra, il sensore è in grado di inviare un avviso via e-mail in modo da poter provvedere a controllare che le merci non abbiano subito danni.
L’OFFICINA DEL FUTURO SARÀ COSÌ
L’Internet delle cose, le connessioni dati veloci e la possibilità di elaborare in modo intelligente anche grandi quantità di dati hanno aperto opportunità completamente nuove alle officine. Già da tempo sono disponibili soluzioni per il collegamento in rete dei dispositivi di diagnosi e controllo. Lo scopo è ridurre al minimo il tempo di permanenza del veicolo in officina. Per questo l’attenzione di Bosch si concentra sulla mobilità degli automobilisti. L’officina del futuro conosce lo “stato di salute” dei veicoli dei propri clienti, e se necessario, consiglia al proprietario di intervenire sul veicolo ancora prima che un componente si guasti. L’officina dispone di tutte le informazioni necessarie per le riparazioni ed è, quindi, in grado di eseguire qualsiasi tipo di intervento in modo efficiente, completo, puntuale con standard qualitativamente elevati. A tal proposito, Bosch ha sviluppato componenti specifici per l’officina collegata in rete. Inoltre, la connessione facilita la pianificazione del lavoro: guasti e inattività possono essere evitate, le riparazioni possono essere programmate, i pezzi di ricambio necessari ordinati per tempo e ridotti i tempi di attesa. Tutto ciò porta un vantaggio competitivo soprattutto per i veicoli commerciali.
Nell’officina del futuro il veicolo è collegato in rete: un’unità di controllo centrale registra e trasmette in modo continuo i dati di marcia e le informazioni sullo stato operativo e sulle sollecitazioni a cui sono sottoposti i diversi componenti del veicolo. In questo modo è possibile sia adeguare gli appuntamenti per gli interventi di manutenzione alle sollecitazioni specifiche a cui è sottoposto il veicolo, sia calcolare in anticipo la durata residua dei singoli componenti. Il pacchetto software Bosch consente, inoltre, di eseguire procedure di prova mediante servizi telematici per preparare e velocizzare la visita imminente in officina.Inoltre, il guidatore può essere informato circa la scadenza della manutenzione del veicolo oppure ricevere altri avvisi relativi alla sostituzione dei componenti dell’auto. Se il guidatore accetta, riceve una chiamata dal Service Center per programmare un appuntamento in officina che, contemporaneamente, viene informata dell’arrivo di quel veicolo, vengono ordinati i ricambi e si verifica la disponibilità di eventuali attrezzature speciali. All’ingresso del veicolo in officina, viene eseguita una scansione della targa e, immediatamente, tutti i dati relativi alla riparazione pianificata vengono inviati alla scheda lavori elettronica. Mentre il servizio assistenza clienti conduce il veicolo nell’area service, il dispositivo di Bosch legge automaticamente la memoria guasti e controlla tutti i principali parametri della vettura.
IL MECCATRONICO
La scheda lavori elettronica (Job-Card) trasmette anche tutte le informazioni sulle riparazioni alla postazione di lavoro del meccatronico che riceve anche i dati del veicolo necessari per eseguire la riparazione e quelli diagnostici. Queste informazioni vengono costantemente aggiornate tramite la connessione Internet. Il meccatronico può avvalersi anche dello strumento della “realtà aumentata” sul proprio tablet. Quando l’addetto punta la telecamera del tablet PC sul vano motore, le informazioni rilevanti, come l’attrezzatura necessaria e le istruzioni per la riparazione, vengono visualizzate in un’immagine reale (testi descrittivi, oggetti tridimensionali, foto o video).
Il meccatronico può richiedere in remoto un ulteriore supporto da parte degli operatori del centro assistenza Bosch. Infatti, grazie ad un software specifico, gli specialisti Bosch sono in grado di controllare a distanza i dispositivi di prova, fornire supporto per la calibratura e guidare passo-passo l’operatore dell’officina. Le informazioni relative al processo di riparazione, oltre a essere inserite sulla scheda lavori elettronica, vengono trasmesse al centro dati dove sono elaborate utilizzando il software di analisi Bosch. Per gestire la grande quantità di dati necessari per la realizzazione di un’applicazione legata alla realtà aumentata, Bosch ha creato una piattaforma di sviluppo specifica.