Nell’anno del suo settantacinquesimo anniversario, Abarth vara il suo secondo capitolo nel suo programma di rilancio a zero emissioni, presentando la nuova 600e. La variante dello Scorpione del crossover di casa Fiat cambia sotto moltissimi punti di vista, non soltanto per quanto concerne l’estetica, ma anche e soprattutto la meccanica, appositamente pensata e messa a punto con un solo focus: il piacere di guida.
Abarth 600e: il design
La Abarth 600e nasce sulla medesima piattaforma che dà vita alla Alfa Romeo Junior Veloce, con la quale il nuovo modello dello Scorpione condivide anche la meccanica. Ma andiamo con ordine e partiamo dallo stile. Come ogni Abarth che si rispetti, anche la 600e evolve le linee del modello dal quale deriva (la Fiat 600) dandogli una connotazione più marcatamente sportiva. Tanti poi i rimandi alla storia del marchio, su tutti la presa d’aria anteriore, che si ispira alla 600 Abarth dei primi anni Sessanta, o ancora la forma dello spoiler posteriore che richiama l’usanza di Karl Abarth di gareggiare con il cofano motore delle sue vetture aperto.
Profondamente rivisti anche gli interni, dove dominano colori e materiali dal sapore più sportivo. Bellissimi i sedili a guscio firmati Sabelt dell’allestimento top di gamma Scorpionissima: super contenitivi ma comunque piuttosto confortevoli. Rivisto anche l’interfaccia digitale, soprattutto per quanto concerne il quadro strumenti che ora sfoggia una grafica dal piglio più corsaiolo.
Abarth 600e: la meccanica
La nuova Abarth 600e è alimentata da una batteria agli ioni di litio da 54 kWh che manda energia ad un motore elettrico montato sull’asse anteriore e che muove le ruote davanti, con una potenza che sulla versione Scorpionissima arriva a 280 CV per 345 Nm di coppia per un’autonomia dichiarata dal costruttore di poco superiore ai 320 km. Numeri che permettono al modello di scattare da 0 a 100 km/h in 5,85 secondi e di raggiungere una velocità massima di 200 km/h, grazie soprattutto all’alto regime di rotazione del motore elettrico che riesce a lavorare fino a 15.000 giri al minuto. Ma l’elemento più interessante sulla Abarth 600e è sicuramente il differenziale autobloccante Torsen con una forza bloccante del 36% in accelerazione e del 34% in rilascio.
Rivisto anche il comparto sospensivo. Sul MacPherson davanti lavorano nuovi ammortizzatori con fine corsa idraulici, mentre sul ponte rigido al posteriore è stata aggiunta una nuova barra antirollio. Specifici sono anche gli angoli di camper e caster, così come esclusivi per la 600 più potente di tutte sono anche i freni sviluppati in collaborazione con Alcon con dischi da 380 mm all’anteriore, morsi da pinze a quattro pompanti.
Abarth 600e: come va
Lo diciamo subito, senza tanti giri di parole. La 600e è l’Abarth migliore dal punto di vista dinamico che sia mai stata fatta. Punto. È veloce, precisa, ma soprattutto coinvolgente e divertente da guidare. Merito dell’ottima taratura dell’assetto, che rende il posteriore della 600 piacevolmente “ballerino”. Bella cattiva invece la taratura del Torsen che chiamando l’avantreno verso il centro della curva assicura inserimento molto precisi, con il posteriore che poi, essendo libero di muoversi, aiuta a chiudere la traiettoria e a lanciarsi così verso la curva successiva sotto la spinta dei 280 CV che l’unità elettrica è in grado di sviluppare.
Apprezzabile, poi, il fatto che nella modalità di guida più sportiva, ovvero la Sport Track, il sistema di recupero dell’energia in fase di rilascio viene disattivato lasciando a chi guida la libertà di gestire la frenata unicamente attraverso l’impianto idraulico. Un aspetto questo, che enfatizza una volta di più l’attenzione che i tecnici Abarth hanno riposto nel piacere di guida. Detto questo, la 600e rappresenta anche una comoda compagna di viaggio. Abbiamo avuto modo di metterla alla prova anche fuori dalla pista e su strade urbane ed extraurbane risulta sempre facile e intuitiva, oltre che piuttosto comoda nonostante la taratura “performance oriented” delle sospensioni.
Abarth 600e: i prezzi
Insomma, la Abarth 600e rappresenta un importante punto di svolta per lo Scorpione. Certo, si tratta di un concetto di sportività al quale, forse, non siamo ancora tecnologicamente pronti. Se usata come un’Abarth vuole essere usata, la 600e ha consumi piuttosto importanti e il rischio che il giretto domenicale tra le curve si trasformi in una caccia alla colonnina, ad oggi, è ancora elevato. Detto questo, la Abarth 600e resta un buon esempio di come un’elettrica possa essere sinonimo di piacere di guida e in questo la nuova quattro porte dello Scorpione ha ben pochi rivali.
Molto semplice il listino: due gli allestimenti: si parte con la Turismo da 240 CV proposta a 42.940 euro, mentre al top dell’offerta si posiziona la Scorpionissima da 280 CV che oltre alla potenza superiore si distingue per la presenza di serie dei sedili Sabelt più profilati, il pacchetto Adas completo e il sound generator. Il tutto ad un prezzo di 48.950 euro.