Texa e-Powertrain è realtà

Immagine ©Federico Covre

Texa e-Powertrain è realtà.

Assistere alla ‘posa della prima pietra’ di un nuovo stabilimento produttivo è sempre un’emozione: per l’imprenditore, per le persone che ci lavorano e per coloro che orbitano attorno a un’attività industriale he crea benessere alla comunità.

Il taglio del nastro, poi, è il coronamento del lavoro che è stato fatto e l’effettivo avvio dell’attività produttiva.

TEXA la prima pietra del suo stabilimento modello di Monastier di Treviso l’ha posata tanti anni fa, ma il taglio del nastro davanti alla porta di ingresso del nuovo reparto produttivo e-Powertrain, effettuato il 30 settembre scorso, è un po’ l’apertura di un capitolo nuovo nella storia di questa azienda.

Nata nel 1992 per volontà di Bruno Vianello, TEXA negli anni è cresciuta per entrare nel novero  delle leader mondiali nel settore della diagnostica e delle attrezzature per le officine.

texa e-powertrain
Il taglio del nastro: Bruno Vianello con Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, e il Sindaco di Monastier di Treviso Paola Moro.

TEXA e-Powertrain

Si tratta, di fatto, di una nuova unità produttiva ubicata nel medesimo comprensorio industriale in cui ha sede l’headquarter, nel quale TEXA ha investito oltre 20 milioni di euro e che si estende su circa 24.000 metri quadrati.

Il suo scopo è la fabbricazione in serie di motori per la propulsione di veicoli elettrici, inverter e vehicle control unit.

Una nuova realtà produttiva che darà lavoro ad almeno 100 persone tra ingegneri, tecnici e operatori di linea, tutti con professionalità elevata e specializzata in questo tipo di applicazioni di alto contenuto tecnologico.

Cinque anni di lavoro

E’ dal 2018 che il fondatore e Presidente di TEXA Bruno Vianello ha deciso di entrare nel mondo dell’elettrificazione con prodotti dedicati al veicolo.

Lo ha fatto sviluppando una tecnologia esclusiva e caratterizzante, culminata in un prototipo di motore elettrico a flusso assiale che è stato più volte esposto, a livello prototipale, alle principali fiere di settore in Italia e all’estero, come Autopromotec Bologna e Automechanica Frankfurt.

In parallelo è stato sviluppato un inverter dedicato, per trasformare la corrente continua in alternata e gestire la coppia e la potenza erogata.

Un progetto estremamente ambizioso e coraggioso, che prevede già un ampliamento a fianco dell’attuale unità e-Powertrain, costituito da un nuovo edificio pluripiano per una superficie totale di 15.000 metri quadrati.

TEXA e-Powertrain
Immagine ©Federico Covre

Bruno Vianello:

A partire dal 2018, ho deciso di investire in maniera molto significativa in ricerca e sviluppo al fine di progettare e costruire in Italia sofisticati componenti per questa inedita generazione di vetture”.

Bruno Vianello con Leopoldo Destro.

“Ancora una volta le nostre soluzioni hanno incontrato i favori del mercato, tanto da firmare già due accordi pluriennali, coperti da segreto industriale, con importanti Case automobilistiche di caratura mondiale”.

“Sono estremamente orgoglioso di inaugurare questo nuovo impianto produttivo, ma lo sono ancora più per essere giunto a questo punto della mia carriera imprenditoriale salvaguardando il concetto, per me importantissimo, di Made in Italy”.

Significativa, in questo contesto, la presenza all’inaugurazione di Stephan Winkelmann, presidente e amministratore delegato di Automobili Lamborghini, ma altrettanto significativa l’apertura di Vianello verso altri possibili utilizzatori di questa tecnologia, a cominciare dalle macchine movimento terra e i mezzi agricoli, che non sfuggono al tema della riduzione delle emissioni.

In fabbrica come in un laboratorio

All’interno dell’e-Powertrain sono stati ricavati dei settori di circa 1.000 metri quadrati ciascuno in cui sono ricavate aree riservate, separate e con atmosfera controllata (camere bianche) con accessi sorvegliati dedicati ai diversi clienti automotive.

Una delle ‘camere pulite’ dove si effettuano lavorazioni sui componenti elettronici. Immagine ©Federico Covre

Ad oggi sono già attive due camere bianche ISO 7 e 8, speciali aree produttive dotate di una tecnologia di ventilazione, condizionamento e filtrazione che permette di controllare in modo costante la pressione interna (tenuta leggermente superiore all’atmosferica per evitare l’ingresso di inquinanti), l’umidità e la filtrazione delle particelle.

Accorgimenti fondamentali per assicurare il corretto svolgimento della fase più importante, ovvero l’assemblaggio e il test degli inverter e dei dispositivi elettronici.

Oltre alla sezione prettamente produttiva, nella quale il personale ha accesso solo se indossa abbigliamento idoneo e privo di ogni contaminazione, sono presenti un reparto Automotive Engineering che si occupa della progettazione dei nuovi impianti e delle linee dedicate ai prodotti e-Powertrain, un Laboratorio Prototipi e un Laboratorio Tecnologico.

TEXA e-Powertrain
Un’altra zona di una camera bianca coi carrelli che riforniscono la linea di assemblaggio coi componenti provenienti dal magazzino..Immagine ©Federico Covre

La struttura è completata da un’area chiamata ‘Incoming Quality Inspection”, nella quale sono effettuate le verifica della qualità delle materie prime e dei semilavorati provenienti da fornitori esterni.

Le certificazioni

Tutta l’area di produzione e magazzino è certificata come EPA (Electrostatic Protected Area).

La realizzazione di un’area di lavorazione controllata ESD (ElectroStatic Discharge) garantisce ai clienti di TEXA il massimo livello di qualità nello stoccaggio, nella manipolazione e nell’assemblaggio di tutti i componenti sensibili alle scariche elettrostatiche.

Una delle macchine automatiche per l’assemblaggio delle schede elettroniche. Immagine ©Federico Covre

Come abbiamo accennato, il personale che opera all’interno delle camere bianche è dotato di indumenti protettivi e di calzature ESD che garantiscono una protezione adeguata.

Non solo il personale operativo deve utilizzare i sistemi di protezione, ma chiunque acceda all’interno della camera bianca: manager, tecnici, addetti alle pulizie, devono indossare camici, copri scarpe e cuffie monouso.

TEXA e-Powertrain
Il robot di ‘pick & place’ dei componenti sulla scheda. Successivamente avviene il processo di saldatura. Immagine ©Federico Covre

Per il monitoraggio di tutte le persone che entrano nell’area EPA, inoltre, TEXA ha deciso di adottare innovative stazioni di misura della corretta messa a terra integrate nei tornelli di ingresso.

Oltre a questo, TEXA nel corso degli anni ha saputo ottimizzare l’organizzazione interna e la gestione dei processi aziendali, attraverso un percorso qualitativo e l’ottenimento di specifiche certificazioni internazionali.

Lo stabilimento e-Powertrain non è da meno e possiede le certificazioni

  • ISO/IEC27001,
  • TISAX,
  • IRP,
  • IATF16949.

Nel dettaglio

ISO/IEC 27001: standard internazionale per la gestione della sicurezza delle informazioni. Definisce i requisiti per pianificare, attuare, operare, monitorare, riesaminare, mantenere e migliorare il sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni delle aziende.

Avere ottenuto questa certificazione per TEXA significa impegnarsi ogni giorno nella gestione e protezione delle informazioni e delle risorse, garantendo la conformità ai requisiti legali.

TISAX®: è un approccio di valutazione sulla sicurezza delle informazioni, per certi versi simile alla ISO/IEC 27001, focalizzato però sulle esigenze del settore automobilistico.

Le valutazioni TISAX® contribuiscono a creare un approccio comune e riconosciuto all’interno di tutta la supply chain e sono riconosciute dai produttori automobilistici.

IRP: si tratta di un audit molto severo che richiede come presupposto l’essere in possesso della certificazione TISAX®.

L’audit stabilisce una serie di standard che un’azienda operante nel settore manifatturiero, come TEXA, deve rispettare per la protezione dei veicoli da furti e manomissioni.

IATF16949: è uno standard specifico per l’industria automobilistica e fornisce i requisiti del sistema di gestione della qualità per il miglioramento continuo, la prevenzione dei difetti e la riduzione delle variazioni e degli sprechi nella catena di fornitura.

TEXA e-Powertrain
L’operazione di fissaggio di una scheda elettronica nel suo contenitore.
Immagine ©Federico Covre

Il motore a flusso assiale: un’esclusività TEXA e-Powertrain

TEXA e-Powertrain è oggi fra le pochissime aziende a poter offrire questa tecnologia grazie a un lungo lavoro di ricerca e test che ha consentito di risolverne le criticità.

L’architettura a flusso assiale non utilizza un rotore concentrico allo statore, come nella stragrande maggioranza dei motori elettrici, bensì dei dischi paralleli di cui uno fisso (statore) e uno o più rotanti (rotore).

Questa soluzione offre importanti benefici in termini di compattezza e layout che consentono un’installazione più agevole e una conseguente perfetta integrazione con le altre parti del veicolo.

Il contenitore di alluminio dell’inverter pronto ad accogliere i vari componenti. Immagine ©Federico Covre

Il motore a flusso assiale TEXA, di tipo sincrono a magneti permanenti e con raffreddamento a liquido, prevede due rotori a disco che si affacciano su uno stesso statore centrale, raggiungendo nonostante le elevate prestazioni dimensioni ultracompatte e un peso bassissimo, quasi dimezzato rispetto a un motore a flusso radiale di potenza equivalente.

TEXA e-Powertrain
Un’altra fase dell’assemblaggio inverter. Immagine ©Federico Covre

Altri elementi realizzati da TEXA e-Powertrain

L’inverter è un elemento cruciale sia in termini di efficacia (rapidità e precisione di risposta del motore) sia in termini di efficienza (rendimento del motore elettrico, calore dissipato da motore e da inverter stesso).

L’inverter progettato da TEXA con grande attenzione alla compattezza è raffreddato a liquido ed è basato su moduli IGBT.

A partire dal 2024 potrà contare anche sui recentissimi MOSFET-SiC, ancora più efficienti ai bassi regimi e bassi carichi e quindi perfetti nel tipico utilizzo urbano del veicolo.

TEXA e-Powertrain
La macchina di misura 3D utilizzata per i controlli dimensionali dei pezzi provenienti da fornitori esterni. Immagine ©Federico Covre

TEXA, inoltre, si sta avvicinando all’uso di componenti al nitruro di gallio (GaN), attualmente la più evoluta tecnologia esistente al mondo nel campo degli inverter, ancora allo stato prototipale.

Gli inverter sono assemblati in due modernissime linee di produzione, che si distinguono per quanto riguarda la fondamentale tecnologia relativa al raffreddamento a liquido, ovvero DSC (Double Side Cooling) o ‘Hybrid pack’.

Sulla piattaforma di questi due sistemi di raffreddamento potranno modularmente essere costruiti inverter IGBT o MOSFET-SiC alimentati a 400V, 600V oppure 800 V, così da offrire ai clienti tutte le possibili combinazioni.

A completamento del powertrain, TEXA ha creato una innovativa centralina di controllo veicolo, in grado di sfruttare appieno la velocità e reattività di motore e inverter.

La centralina è in grado di controllare due inverter e due motori, garantendo tempi di reazione rapidissimi, capaci di dare un vantaggio tangibile non solo in termini di efficienza ma anche nella dinamica di guida dei veicoli ad alte prestazioni che da sempre sono il vanto del nostro Paese.

TEXA e-Powertrain
Il laboratorio in cui viene analizzato il particolato ambientale per il controllo della purezza dell’aria negli ambienti di lavoro delle camere bianche. Immagine ©Federico Covre

TEXA e-Powertrain è Made in Italy

Inoltre, a salvaguardia del concetto di ‘Made in Italy’ tanto caro a Bruno Vianello, il progetto industriale è stato attentamente studiato e valutato in funzione dell’utilizzo della filiera nazionale di settore: il powertrain TEXA potrà essere prodotto interamente in Italia mantenendo un prezzo competitivo anche nei confronti dei competitor esteri.

Vianello va molto orgoglioso di questo: “In questo contesto, TEXA intende proporsi come un modello di eccellenza che possa contribuire, per quanto di sua competenza, a ridurre il gap finora accumulato nella transizione verso l’elettrico e portare il nostro tessuto manifatturiero sulla frontiera dell’innovazione automobilistica”.