
Rallye d’Algérie 2016: gradino più alto del podio per gli italiani Marco Iob (moto) e Marino Mutti (camion). All’equipaggio italo/spagnolo Tonetti/Roman Aguilera la vittoria fra gli SSV e all’algerino Saib il primo piazzamento fra i quad. Ecco come è andata la “real race” d’Africa fra 7 tappe e più di 2300 km
Il titolo assoluto fra le due ruote il Rallye d’Algérie 2016, targato Arak Sport e Fasm (Fédération Algérienne des Sports Mécaniques), lo ha assegnato a lui. Marco Iob, classe 1988, in gara con i colori del Team Honda Rally RsMoto, in questa sua “prima” ad un rally raid africano ha dimostrato da subito di essere uno di quelli che farà parlare di sé. Grinta e tenacia lo hanno portato dai tracciati del Campionato Italiano MotoRally sino ai deserti algerini dove in sella alla sua CRF 500 ha dettato legge dopo aver preso confidenza con sabbia e navigazione.
Primo classificato nella generale e in categoria Over, il pilota piemontese di Omegna ha tagliato il traguardo finale con un tempo di 19h32’41’’ piazzandosi davanti a un altro portacolori dell’Italia, Gabriele Minelli, su KTM EXC 450 (Team Energia & Sorrisi), secondo assoluto e primo nella 450: per il driver aretino del Team For Fun i podii conquistati in questa gara internazionale sono ora trampolino di lancio per nuove sfide (Dakar in primis) a due ruote. Dietro di lui ancora un biker italiano, Diego Marchesini, sempre su KTM EXC 450. “Una bella esperienza – racconta Marco Iob premiato dal Ministro Algerino per la Gioventù e lo Sport, Hadi Ouled Ali, e da Daniele Cotto, per Arak Sport, alla serata di gala nel Centro Sportivo Souidania, vicino ad Algeri – Ho imparato infretta che qui il gas conta solo dopo aver usato la testa, che le tappe si vincono aspettando e che il vantaggio va gestito bene. A volte un secondo che può sembrare perso in realtà è quello che ti fa arrivare intero a fine tappa”. E, aggiungiamo noi, che ti fa vincere un rally. Fra lo schieramento della 450, a completare il podio di questa gara con Minelli sono stati Marchesini e Claudio Berlato (Yamaha WRF) mentre nella Over il secondo e terzo piazzamento sono andati a due bravi driver algerini: Sami Larbes e Abdelkader Mebarki, entrambi su KTM EXC 500 e con i colori del Team ES.STS. Fra i quad vittoria schiacciante per il pilota di casa Islem Mohamed Saib, primo al finish di tutte le prove speciali del rally: completate le tappe in poco meno di 25 ore (24h51’57’’ per l’esattezza), il portacolori del Laghouat Racing Team si è meritatamente aggiudicato il gradino più alto del podio alla guida del suo performante Yamaha Raptor 700. “L’Algeria è il mio paese ma è la prima volta che affronto un tracciato di questo genere – spiega Saib – Il percorso? A dir poco geniale e assolutamente divertente con passaggi spettacolari. Il prossimo anno, per la terza volta, non mancherò sicuramente allo start”. Secondo e terzo, con un distacco ben più che raddoppiato, Paolo Fazi su Honda TRX 700 e Reda Bendaoud su SMC J-Mal 700. Nella generale auto e in categoria truck T4 la vittoria 2016 è andata a un altro italiano, Marino Mutti, che con il suo Mercedes Unimog U400 ha sbaragliato tutta la concorrenza concludendo il Rallye d’Algérie con un tempo totale di 23h17’54’’. 
“Tornare qui in Algeria è stato un po’ come riaprire una porta moderna nel paese che negli anni ’70 ha visto nascere questa specialità motoristica – commenta Simonato – Nonostante alcuni problemi organizzativi da migliorare, le tappe sono state perfetta immagine di come deve essere una gara in Africa: terreno misto, stile di una volta, aria e spirito di aggregazione di quelli che dovrebbero sempre caratterizzare un evento di questo genere. E poi non dimentichiamo il calore della gente che ci ha accolti a braccia aperte ovunque!”. Insomma, una “real race” in terra d’Africa piaciuta per i percorsi impegnativi e tecnici che hanno messo a dura prova uomini e mezzi a due e quattro ruote. Sfortunata purtroppo la partecipazione a questo rally di due equipaggi partiti fra i favoriti: Fodil Allahoum, navigato dall’italiano Giacomo Tognarini, vincitore della passata edizione, ha dovuto abbandonare presto i sogni di gloria per via di noie meccaniche (fra cui rottura dei differenziali) al Wildcat WC2011 che si è piazzato 18° in generale; Gianpaolo Bedin e Fabrizio Richiardi (Raitec Racing) su Buggy Audi costretti a rallentare la propria corsa (out turbo e frizione) al finish delle prove speciali di questo Rallye d’Algérie scelto come terreno per testare il veicolo costruito nelle officine di Torino.
Classifica generale ufficiale MOTO:
- Marco Iob – ITA – Honda CRF 500 – cat. OVER – 19h32’41
- Gabriele Minelli – ITA – KTM EXC 450 – cat. 450 – 20h29’29’’
- Diego Marchesini – ITA – KTM EXC 450 – cat. 450 – 21h04’05’’
- Claudio Berlato – ITA – Yamaha WRF 450 – cat. 450 – 21h22’24’’
- Sami Larbes – ALG – KTM EXC 500 – cat. OVER – 22h31’05’’
- Abdelkader Mebarki – ALG – KTM EXC 500 – cat. OVER – 22h36’22’’
- Aftar Rat – ALG – KTM 500 – cat. OVER – 22h52’18’’
- Kamel Kirdi – ALG – KTM SFZ 450 – cat. 450 – 23h24’26’’
- Frederic Gresa – FRA – Honda CRX 450 – cat. 450 – 23h42’00’’
- Ali Sahlaoui – ALG – KTM EXC 500 – cat. OVER -23h46’23’’
Classifica generale ufficiale AUTO:
- Marino Mutti – ITA – Mercedes Unimog U400 – T4 – 23h17’54’’
- Roberto Tonetti/Fina Roman Aguilera – ITA/ESP – Yamaha YXZ1000R – SSV – 24h02’35’’
- Allal Gueddouda/Alrahman Gueddouda – ALG –Toyota Hilux – T2 – 28h30’27’’
- Corrado Pattono/Giuseppe Simonato/Mario Moiana – ITA – Iveco Eurocargo 140E24W – T4 – 28h53’02’’
- Brahim Djabourabbi/Badreddine Khider – ALG – Toyota FJ Cruiser – T2 – 31h54’15’’
- Nabil Gueddouda/Abderrahmane Djoudi – ALG – Toyota Land Cruiser LJ70 – T2 – 33h22’54’’
- Sofiane Megueni/Soafiane Yamaoui – ALG – Mercedes ML430 – T2 – 36h14’43’’
- Ammar Douibi/Yazid Hacene – ALG – SSV – SSV – 38h06’28’’
- Tahar Mammir/Lahbib Alali – ALG – Mitsubishi L200 – T2 – 39h27’36’’
- Rabie Larbi/Kaddour Neghrouzi Ben – ALG – Toyota GSJ – T2 – 42h37’15’’
Informazioni e classifiche complete (generale e di categoria) su www.algerally.com
















