
Renault lancia Scénic e Grand Scénic un motore benzina di nuova generazione, frutto della partnership tra l’Alleanza e la tedesca Daimler.
Siamo nel momento di aspro antagonismo, più politico che tecnico, nei confronti dei motori a ciclo Diesel e, curiosamente ma non troppo, il rinnovamento dei motori a benzina si sta rivelando sempre più una “dieselizzazione” delle unità a ciclo Otto.
La sovralimentazione turbo è nata principalmente in ambito aeronautico per ovviare alla perdita di rendimento in quota dei motori a benzina, ma si è sviluppata e diffusa molto nel corso degli ultimi trent’anni, nei motori a gasolio per automobili, furgoni e truck. Con l’avvento dell’impiego di sistemi d’iniezione diretta, i motori diesel hanno raggiunto livelli di potenza ed efficienza fino a prima impensabili.
Bene, il rilancio dei motori a benzina sta proprio avvenendo con il travaso delle due tecnologie, sovralimentazione turbo unita all’iniezione diretta, dai diesel ai benzina stessi.
Non solo, ma l’intervento è così massiccio e pesante che molte Case costruttrici si sono consociate per lavorare in partnership. È il caso della nuova gamma creata intorno all’unità quattro cilindri che Renault chiama 1.3l TCe, nata dall’alleanza del Gruppo Renault-Nissan con Mercedes-Benz. Dalla tecnologia sviluppata sui motori della Nissan GT-R deriva la tecnologia (Bore Spray Coating) che riveste le camicie dei cilindri con un film più resistente alle alte temperature indotte dal nuovo sistema di iniezione diretta, con pressioni variabili tra 200 e 250 bar, che innalzano notevolmente la temperatura in camera di scoppio. La testata con sezione a Delta, doppio albero a camme, fasatura variabile su entrambi (Dual Variable Timing Camshaft) e iniettori al centro, è opera di Mercedes, mentre il basamento si deve a Renault, con lo zampino dell’esperienza sportiva di Nissan. L’originale conformazione della testata consente di integrare al suo interno buona parte dello sviluppo dei collettori di scarico prima di confluire nella turbina, ciò consente un miglior raffreddamento dei condotti e un miglior rendimento della sovralimentazione. L’innalzamento delle temperature in camera di scoppio oltre ad aumentare l’efficienza della combustione, porta però in dote la generazione di particolato; ancora una volta l’esperienza dei diesel è corsa in aiuto e questi nuovi motori sono equipaggiati con GPF (Gasoline Particulate Filter) il filtro antiparticolato per motori a benzina.
Dopo l’esordio di Mercedes sulla nuova Classe A è la volta di Renault che propone questo propulsore sulle multispazio Scénic e Grand Scénic. La brillantezza indotta dalle nuove motorizzazioni consente al marketing francese di avvicinare le due vetture alla categoria delle crossover, anche in virtù di una maggiore luce a terra derivante dall’impiego di cerchi da 20 pollici su tutta la gamma.
Tre le potenze: 115, 140 e 160 cavalli. Interessanti in particolare però sono i valori di coppia massima e i regimi di rotazione ai quali tali valori vengono raggiunti, non a caso simili a quelli dei motori a gasolio. Il 115 cavalli arriva a 220 Nm a 1.500 giri al minuto, il 140 Cv a 250 Nm a 1.500 giri/minuto e il 160 a 260 Nm a 1.750 giri/minuto che diventano 270 nella versione accoppiata al cambio automatico. Tutte le motorizzazioni sono accoppiate a un cambio manuale a sei rapporti, le due versioni più potenti possono essere accoppiate all’automatico di Casa Renault. Mediamente si ottiene una riduzione del 5% dei consumi e correlate emissioni, su Scénic e del 7% su Grand Scénic.
Prezzi: a partire da 22.050 € della Scénic Energy TCe 115 Sport Editon fino ai 36.650 € della Scénic Energy TCe 160 EDC Initiale Paris; 1.500 € in più per tutte le Grand Scénic.(Armando Mailänder)
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