Il più volte paventato temuto crollo del mercato dell’auto, con l’amaro risveglio dalla droga degli incentivi, sta arrivando assieme all’annuncio dei dati di aprile: non ci sono nuovi ordini e le consegne calano in misura superiore al 15% rispetto allo stesso mese del 2009.
Peggio del mercato fa la Fiat, colpita al cuore dalla cessazione dei bonus per le auto a metano: l’anno scorso ne vendette circa 110 mila, con la Panda Natural Power in grande spolvero, ma senza incentivi le immatricolazioni potrebbero diminuire di tre quarti. Male anche il mercato delle auto a Gpl, che nei primi tre mesi dell’anno era arrivato a valere quasi il 25% delle vendite complessive: senza aiuti statali per molti automobilisti il gioco non vale la candela e questo potrebbe mettere in difficoltĆ non solo le case che avevano puntato su questa motorizzazioni, ma anche i grandi trasformatori italiani, con in testa Landi Renzo e BRC. Che cosa ci si può aspettare per il resto dell’anno? Le Case stanno cercando di tamponare le perdite ricorrendo alla vecchia arma delle chilometri zero, ovvero auto nuove che vengono vendute con forti sconti come usate dopo che il concessionario l’ha semplicemente immatricolata a nome suo. Ma certo non basterĆ questo a fermare l’emorragia di consegne e continuerĆ la pressione sul governo affinchĆ© vengano ripristinati gli incentivi almeno nel secondo semestre dell’anno e limitatamente all’acquisto di vetture ecologiche (metano, Gpl, ibride ed elettriche).