Lancia Stratos e Delta HF Integrale in mostra a Bruxelles

lancia stratos
©Stellantis Heritage

La mostra temporanea ‘Rally Legends – From Dust to Glory’, presso l’Autoworld Museum di Bruxelles, ospiterà una selezione di leggendarie vetture da Rally, tra cui una Lancia Stratos e una Delta HF della collezione di Stellantis Heritage.

Lancia Stratos Gr.4 Alitalia (1974)

L’auto esposta vinse il rally del Portogallo nel 1976 e si classificò seconda nel rally di Monte Carlo del 1977.

Fu il direttore sportivo Cesare Fiorio che sfruttò tutte le possibilità del regolamento per creare – sotto il suo coordinamento – la prima auto costruita con il solo e unico scopo di vincere i rally.

La coupé due posti, disegnata da Marcello Gandini per Bertone, è spinta da un sei cilindri da 2,4 litri di provenienza Ferrari, situato alle spalle di pilota e copilota.

Prodotta nella versione ufficiale da corsa (con testata prima a 12, poi a 24 valvole per una potenza massima di 300 CV) in 26 esemplari su un totale di circa 500, la Stratos conquistò un numero straordinario di vittorie.

Vinse per tre volte consecutive il rally di Monte Carlo e si aggiudicò tre titoli Costruttori (dal 1974 al 1976) e altrettanti titoli europei piloti, oltre alla vittoria della Coppa Mondiale FIA piloti rally nel 1977 con Sandro Munari.

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©Stellantis Heritage

Lancia Delta HF: quattro generazioni, quattro capolavori

  • Sei Campionati del Mondo Rally Costruttori (1987-1991);
  • quattro Campionati del Mondo Rally Piloti (1987-1989 e 1991);
  • un Campionato del Mondo Rally produzione (Gruppo N) nel 1987;
  • sei Campionati Europei Rally (1987-1991 e 1993);
  • due Campionati Europei Rally produzione (Gruppo N) 1988 e 1989.

Questi i numeri accumulati dalle quattro generazioni delle Lancia Delta HF, la cui era iniziò nel 1986.

A ogni generazione ha corrisposto un’evoluzione motoristica e di carrozzeria che ha portato la Lancia Delta sempre un passo avanti rispetto agli avversari.

La Delta HF 4WD del 1987 esordisce con la trazione integrale permanente con differenziale autobloccante ZF all’anteriore, differenziale centrale epicicloidale a giunto viscoso Ferguson a slittamento limitato e un differenziale tipo Torsen al posteriore.

Dai 165 cavalli del motore due litri che equipaggia le vetture di serie, la potenza della Gruppo A sale a 265 CV a 6250 giri/minuto.

Nel 1988 arriva la Delta HF Integrale. Esternamente si distingue dalla versione precedente per i passaruota allargati, in grado di ospitare gomme più larghe, e prese d’aria frontali maggiorate.

Si avvale di un nuovo cambio a 6 marce, mentre il peso si riduce di circa 23 kg.

Con l’evoluzione della testata, portata da 8 a 16 valvole, con 4 valvole per cilindro, nel 1989 arriva la Delta HF Integrale 16V.

Spunta una vistosa ‘gobba’ sul cofano motore per contenere le nuove dimensioni del propulsore.

La Lancia dichiara circa 295 CV a 7000 giri/minuto.

Lancia Delta HF Integrale Gruppo A (1992): l‘ultima della specie

Nel 1991 arriva la Delta HF Integrale 16V Evoluzione.

Vengono ulteriormente allargati i parafanghi per adeguarsi alle nuove carreggiate e spunta un vistoso spoiler nella parte terminale del tetto, ma i cambiamenti maggiori sono sotto il cofano, perché il 1991 è l’anno in cui la Federazione introduce l’impiego di flange per limitare la portata delle turbine.

Migliorando di anno in anno, malgrado i valori dichiarati ufficialmente, i motori di tutte le vetture Gruppo A ormai superano abbondantemente i 300 cavalli imposti dal regolamento.

La Lancia Delta HF Integrale Gruppo A e la Lancia Stratos Gr.4 Alitalia saranno esposte dal 28 febbraio al 21 aprile.