
Si terrà dal 7 all’11 giugno 2017 la terza edizione del Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino che quest’anno si è conclusa con un bilancio di 650.000 visitatori. Un dato che dimostra quanto apprezzamento ci sia stato da parte dei visitatori per il ritorno a Torino di un grande Salone dell’Auto che mancava dal 2000 quando si chiusero i battenti dell’ultima edizione tenutasi al Lingotto.
I numeri di questa seconda edizione, con 43 Case e 12 centri stile partecipanti, più di 100 auto esposte, 8 anteprime mondiali e 21 anteprime nazionali, 4000 richieste di prenotazioni di test drive e circa 5000 download dall’App ufficiale del Salone Auto Torino, dimostrano che il tentativo di trasformare un Salone convenzionale, quale era concepito fino a pochi anni fa, in un format moderno e originale sia pienamente riuscito; già a partire dalla sua location, all’aria aperta nel magnifico contesto del Parco del Valentino, luogo evocativo anche per aver ospitato nel 1955 l’ultimo GP che vide trionfare Ascari al volante della Lancia D50; ma anche l’orario di apertura sino alle ore 24.00 e la gratuità dell’accesso sono stati gli ingredienti di un cocktail vincente che ha contribuito ad avvicinare al mondo dell’auto le famiglie, i giovani, gli appassionati, i collezionisti vintage e i curiosi, magari anche senza la patente. Una sfida che Torino meritava di vincere.
Venendo alla kermesse, con il taglio del nastro nel cortile del Castello del Valentino e il saluto del suo ideatore, Andrea Levy, si è aperta una quattro giorni ricca di eventi, manifestazioni e celebrazioni.
Esaurite le conferenze stampa delle Case Automobilistiche partecipanti, con la presentazione al pubblico di 8 anteprime mondiali e dei modelli di punta della propria gamma, tra cui, complice il fatto di “giocare in casa” spiccava il gruppo FCA, si è potuto gustare un menù davvero ghiotto di novità interessanti. Il marchio FCA che quest’anno esponeva anche il brand Fiat Professional con la Fullback, ha esposto il marchio Lancia con la Ypsilon Miya, l’Abarth con la 124 Spider e 595, Fiat con la 500 S, 124 Spider e Tipo HB, l’Alfa Romeo con la stupenda Giulia Quadrifoglio e 4C Spider, il marchio Jeep con Wrangler e Grand Cherokee, Maserati con la nuova Levante e la Ghibli; non ultima la Ferrari che ha scelto la vetrina torinese per presentare l’anteprima nazionale della GTC4Lusso in pedana accanto alla 488 Spider. Per non parlare dei Carrozzieri e dei Centri Stile, ben 12 quelli presenti, che a partire dai più prestigiosi, Pininfarina con la H2 Speed e Gran Lusso Coupè e Italdesign con la GTZero, hanno lasciato un segno indelebile su come saranno le linee dell’auto del futuro.
Non sono mancate le celebrazioni italiane del Centenario di BMW e dei cinquant’anni di BMW Italia testimoniate dall’esposizione nel cortile del Castello del Valentino dei modelli storici che hanno caratterizzato il brand sia per quanto riguarda gli autoveicoli che i motoveicoli. Molto indovinato il ritorno del Car Design Award, storico e prestigioso premio riservato a centri stile e carrozzieri, ideato da Auto&Design in collaborazione con Brembo.
Grande spazio è stato dato alle cosiddette auto da sogno con due momenti molto esclusivi: il meeting Cars and Coffee ed il Gran Premio Parco del Valentino dove i modelli unici più rari e le supercar dei collezionisti provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento con partenza dal cortile del Castello del Valentino; in particolare il Gran Premio Parco del Valentino è stata un’affascinante ed imperdibile sfilata di 45 chilometri di concept, edizioni limitate e supercar che partendo da Piazza Vittorio ha raggiunto la suggestiva reggia di Venaria attraverso il magnifico percorso della collina sino alla Via Mensa di Venaria, appositamente aperta al passaggio delle auto.
Tutto è funzionato alla perfezione e l’unica incognita che non poteva essere prevedibile, il meteo, non ha rovinato con i suoi capricci di stagione, il fascino dell’evento. In fondo a Torino, al Valentino, si è respirato in quei giorni l’aria che si respira nei leggendari Concorsi Internazionali più prestigiosi del mondo. In futuro una Torino un po’ meno Detroit e un po’ più Pebble Beach o Goodwood o Villa D’Este?…Chissà, ce lo auguriamo e la strada è quella giusta! (Alessandro Cerruti)