
FOMM Concept One: l’auto semianfibia. Sembra una delle tante idee di citycar ma è studiata tenendo conto dell’effetto dei mutamenti climatici sul Giappone e sul Pacific Rim.
Hideo Tsurumaki, presidente della giapponese FOMM (First One Mile Mobility), ha definito la sua creazione un “semiamphibious vehicle”. In realtà, dietro quest’etichetta un po’ altisonante, c’è un’automobile che unisce una capacità di guado superiore a quella che ci si aspetterebbe da una citycar/microcar alla capacità di galleggiamento. In breve, l’idea di Tsurumaki è stata quella di progettare un’auto con linee e proporzioni grosso modo confrontabili con quelle di una Smart ma in grado di offrire una certa capacità di sopravvivenza in caso di inondazioni.

Il designer, quando c’è stato lo tsunami del 2011, con il conseguente disastro nucleare di Fukushima, abitava in quell’area: all’onda di un maremoto un veicolo così piccolo ben difficilmente potrebbe sopravvivere ma nelle zone marginalmente interessate dal fenomeno, un’auto più impermeabilizzata e galleggiante come la sua Concept One potrebbe fare la differenza tra la morte e la salvezza. Un mezzo di questo genere, mettendo da parte situazioni estreme, potrebbe avere una sua ragion d’essere nella mobilità cittadina di aree soggette ad allagamenti, come quelli che vi sono in Thailandia o in certe regioni dell’Australia.

Così Tsurumaki ha costituito la sua azienda nel 2013 e ha progettato la Concept One. Rispetto all’idea originale ha poi sviluppato il prototipo per arrivare ad ospitare quattro posti, secondo le indicazioni del mercato. L’auto si guida mediante un manubrio motociclistico ed affida la trazione (che è sulle ruote anteriori) a due motori elettrici da 5 kW (280 nM ciascuno) alimentati da sei batterie; come in altri veicoli del genere sono le ruote stesse che, grazie al disegno del battistrada, garantiscono la propulsione mentre il mezzo galleggia anche se è possibile che nella forma definitiva la microcar sia fornita di un idrogetto. Sono sempre le ruote a svolgere la funzione di timone. Secondo il costruttore, se giungessero dal mercato indicazioni in questo senso, si potrebbe considerare anche la trazione integrale benché con il ricorso ad ulteriori motori elettrici il costo sia inevitabilmente destinato a lievitare.

Della Concept One si può dire anche che ha un telaio tubolare ed una carrozzeria in materia plastica. Le dimensioni di massima sono di 2,495 m di lunghezza, 1,295 m di larghezza ed 1,550 m di altezza; il suo peso è stimato in 460 kg a vuoto e la velocità massima, su terreno asciutto, dovrà essere di 50 km/h, con un’autonomia dell’ordine dei 100 km. Se giungeranno indicazioni di mercato positive, la costruzione potrebbe iniziare nel 2016.