Facile: è EasyPark!

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Un tipico parcometro. Il numero 703 è il codice di zona che definisce la tariffa oraria
Un tipico parcometro. Il numero 703 è il codice di zona che definisce la tariffa oraria

“Ho un appuntamento in centro alle 15:00 precise. Mancano 10 minuti e cerco parcheggio. Lo trovo a due minuti a piedi dal luogo dell’incontro. Ottimo. Ma dov’è la colonnina dove pagare la sosta?”. A quanti è capitato di trovarsi in questa situazione? A tutti, ne sono certo. A Milano, se non si è fortunati, per trovare il parcometro si deve camminare parecchio e si deve tornare indietro per esporre il tagliandino. E poi servono le monetine a meno che non si abbia il ‘gratta e sosta’… E poi quanto metto? E se mi scade la sosta nel mezzo del colloquio? Tutte domande a cui oggi si può rispondere direttamente dal nostro smartphone, attraverso l’app sviluppata da EasyPark. Personalmente l’ho scoperta da poco e ne sono diventato subito un utilizzatore. Ha un costo, certo. Nessuno lavora gratis. Ma quel 15% in più sull’importo effettivamente pagato per la sosta può essere molto meno di quanto si pensi. O addirittura nullo.
Cerchiamo di capire meglio come funziona questo servizio, peraltro non l’unico disponibile in Italia, e quali sono gli effettivi vantaggi. Occorre innanzitutto registrarsi al servizio EasyPark utilizzando uno dei tre modi previsti: l’App EasyPark, disponibile gratuitamente per sistemi operativi iOS, Android e Windows Phone, il collegamento al sito www.easyparkitalia.it oppure telefonando al numero 089.92.60.100.
A questo punto occorre acquistare un credito di sosta di valore a propria scelta (minimo 5€), che è poi ricaricabile quando insufficiente. Niente paura. Il sistema vi avvisa con anticipo e la ricarica è semplicissima, tramite carta di credito Visa o MasterCard (anche prepagata), Paypal oppure con Bonifico Bancario.

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Semplice no? Personalmente ho fatto tutto quanto in pochi minuti, per strada, davanti alla colonnina. Ero senza monetine e il servizio Bancomat FastPay non funzionava…
Inserita la targa dell’auto in sosta nell’app e il codice della zona (che determina la tariffa oraria e che è indicata direttamente dall’app attraverso un localizzatore che evidenzia la mappa con l’indicazione del codice di zona) ho impostato il tempo di sosta e messo sul cruscotto un foglietto con scritto EasyPark.

Premendo 'vedi mappa' l'app visualizza le zona in cui si sosta dando il relativo codice. Con EasyPark ci si dimentica del parcometro.
Premendo ‘vedi mappa’ l’app visualizza la zona in cui si sosta indicando il relativo codice.

I controllori, anche in mancanza dell’adesivo ufficiale, sono tenuti a considerarlo come avviso di sosta effettuata con EasyPark e quindi procedono alla verifica col controllo della targa. L’adesivo ‘ufficiale’ mi è stato poi recapitato a casa per posta dopo qualche giorno.
Tornando ai costi, va osservato che quel 15% di commissione (ma Roma e Milano il costo del servizio EasyPark per le singole transazioni non si applica) è calcolato sulla durata effettiva della sosta. Questo significa che, potendo prolungare oppure sospendere la sosta attraverso lo smartphone, il tempo può essere calibrato al minuto o comunque nel rispetto delle tariffe previste dal gestore, anziché, come avviene di solito col pagamento anticipato, mettendo una cifra eccedente. Se poi si spendono almeno 8 €/settimana c’è la possibilità di attivare il pacchetto EasyPark Large che con 2.99 €/mese annulla la commissione e consente soste illimitate al costo reale.

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Questa è la mia esperienza personale. Per conoscere la storia di EasyPark in Italia e soprattutto sapere quali sono le prospettive di sviluppo futuro di questo tipo di servizio, che nel Nord Europa è già assai diffuso, abbiamo intervistato Giovanni Laudicina, Country Manager Italia di EasyPark, che ha aderito con piacere al nostro invito.

Ingegner Laudicina cos’è, nella sua globalità, EasyPark?
La nostra idea è quella operare nell’ambito della cosiddetta ‘smart city’; limitare EasyPark al solo ambito relativo al pagamento automatizzato della sosta è in qualche modo riduttivo rispetto allo spettro di competenze che la nostra società può mettere a disposizione dei propri clienti.

Si spieghi meglio…
Dalle ricerche effettuate dal professor Donald Shoup (un luminare della UCLA – University of California, Los Angeles – che ha analizzato a fondo tutte le problematiche relative ai parcheggi nelle grandi città, ndr) il 30% del traffico nelle metropoli è generato da veicoli in cerca di parcheggio. E questo crea inquinamento, caos e stress in chi guida. Ma il parcheggio, in una città moderna, non deve necessariamente essere finalizzato a portare la vettura esattamente dove ci si vuole recare; può essere trovato nelle immediate vicinanze oppure al di fuori delle aree a traffico controllato, come l’Area C di Milano, per poi proseguire a piedi o coi mezzi pubblici. Per poter mettere l’utente nelle condizioni di scegliere dove posteggiare servono informazioni. EasyPark è in grado di acquisire e analizzare una grande quantità di dati utili per indirizzare l’automobilista nella zona più idonea, creando una mappa di quelle che sono le aree dove c’è più spazio di sosta. Può così diventare anche uno strumento di promozione per far conoscere, ad esempio, una struttura privata. Le potenzialità del sistema sono limitate solo dalla fantasia…

Ma servono infrastrutture…
La nostra piattaforma è aperta verso l’esterno per condividere e gestire i dati acquisiti. Ad esempio c’è la possibilità di utilizzare le telecamere che sorvegliano i parcheggi per individuare le zone libere e poter dunque indirizzare l’utente. Noi però non chiediamo ai Comuni di fare degli investimenti per poter usufruire del nostro servizio: siamo un collettore di informazioni, non dei venditori di tecnologia. Nei Paesi nordici, all’avanguardia in questo settore, circa il 40% degli utenti utilizza l’app sullo smartphone ed esistono anche altri progetti per automatizzare il pagamento. A Copenhagen il servizio Car2Go integra un sistema che attiva automaticamente il conteggio della sosta e lo interrompe quando la vettura lascia il parcheggio. Inoltre è obbligatorio inserire il numero di targa anche al parcometro o quando si paga la sosta nei supermercati della catena 7-Eleven: In questo modo si è eliminato del tutto l’uso della ricevuta sul cruscotto e del ‘gratta e sosta’, un supporto decisamente antiecologico…

Cosa proponete per il controllo?
Oggi in Italia il controllo avviene visivamente: una coppia di accertatori a piedi esegue circa 50 controlli all’ora. Sempre a Copenhagen, città all’avanguardia e per questo spesso presa ad esempio, si utilizzano delle auto elettriche che percorrendo le strade scansionano le targhe delle vetture in sosta al ritmo di 1000 accertamenti all’ora. Faccia un rapporto e vedrete che per avere la stessa efficienza serve un numero improponibile di controllori. Questo è il presente di Copehagen ma sarà il futuro di Milano, Torino e di tutte le città dove i sistemi come il nostro saranno altrettanto divenuti di uso comune…

Restiamo in Italia. Come fanno i controllori a verificare chi ha pagato con EasyPark?
Dipende da città a città. Normalmente quando vedono il logo EasyPark i controllori fanno una telefonata per verificare, citando il numero di targa del veicolo, l’effettiva attivazione della sosta. Torino, ad esempio, si sta attrezzando per utilizzare sistemi più evoluti, delle piattaforme multifunzionali alle quali noi di EasyPark dovremo fornire i nostri dati.

Vi risultano casi di controlli non eseguiti correttamente?
Può capitare, perché nessun sistema è infallibile. E poi ci può essere l’errore umano. Però oggettivamente abbiamo pochissime segnalazioni di multe con sosta effettivamente pagata con EasyPark. E aggiungo che il cosiddetto Net Promoter Score, ovvero l’indice di soddisfazione del cliente, più volte verificato presso la nostra utenza, ha l’eccellente valore di 70/100. Se consideriamo che l’NPS medio relativo all’utilizzo delle app in generale è pari a 23/100, il nostro è un dato strabiliante, confermato anche dal nostro tasso di crescita.

Qual’è la vostra presenza in Italia?
Siamo arrivati a stipulare accordi in 40 città. La prima è stata Verona nel giugno 2013, dopo che EasyPark acquisì la piattaforma Telepark. L’ultima Monza a inizio ottobre. In Europa siamo presenti in oltre 200 città e continuiamo a espanderci. Una diffusione così capillare significa che con una sola app di EasyPark si può pagare il parcheggio ovunque: un vantaggio per i turisti e per chi viaggia spesso all’estero.

Avete un concorrente?
Veramente abbiamo più di un concorrente in ogni Paese europeo. In Italia ci sono MyCicero e Pyng di Telepass, più altre piccole realtà più localizzate. Ma questo non ci dispiace perché dal libero mercato emerge sempre un vantaggio per l’utenza e in generale un miglioramento del servizio. Guardi ciò che è successo con la telefonia…

E per quanto riguarda i parcheggi privati, come il caso di molti di quelli sotterranei?
Allo Smart Mobility World di Monza in corso in questi giorni sarà presentata una soluzione sviluppata con altri partner per il pagamento della sosta negli impianti in struttura con modalità ticketless. In pratica approcciando la barra del parcheggio avviene il riconoscimento della targa e se c’è corrispondenza con un account EasyPark l’ingresso è autorizzato senza emissione del biglietto. All’uscita si interrompe automaticamente il pagamento e si solleva la barra. E’ una tecnologia già attiva a Copenaghen e che stiamo proponendo anche in Italia: la ‘smart city’ sta sempre più diventando una realtà e noi di EasyPark siamo pronti a raccogliere la sfida…

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