CLIO: UN VIAGGIO LUNGO 20 ANNI

Clio 1a genPresentata al Salone di Ginevra del 1990, primo grande successo del designer francese Marcel Botton, Renault Clio ebbe il difficile compito di sostituire la Supercinque, una delle utilitarie più vendute in Europa, ma divenuta ormai incapace di sostenere la concorrenza di auto dal design più innovativo. Il nome Clio, derivato dalla mitologia greca, interruppe la precedente serie numerica (R4,R5,R12, etc). Eletta Auto dell’Anno 1991, Clio rispondeva esattamente alle esigenze del mercato di quegli anni: piccola, compatta ed economica nella gestione ma in grado di offrire comfort e finiture nonché un comportamento su strada propri del segmento superiore. Rispetto alla Supercinque, Clio presentava una scocca caratterizzata da una grande rigidità, volta a migliorare la precisione di guida e a ridurre il livello di rumorosità e vibrazioni. Buona cura era stata posta anche nel trattamento contro la corrosione, causa di diversi problemi sulle vetture del decennio precedente. A partire dal 1990, Renault realizzerà tre generazioni di Clio, diverse soprattutto per la linea, che diventa sempre più dolce ed arrotondata, e per le dimensioni maggiori della terza generazione. La prima serie fu prodotta dal 1990 al 1998, la seconda dal 1998 al 2005, mentre l’attuale è nata nel 2005, evolvendosi grazie a un significativo restyling avvenuto nel 2009.

LA SAGA CLIO

CLIO I (maggio 1990): LA PICCOLA CHE GIOCA A FARE LA GRANDE

Lunghezza: 3.71 m; bagagliaio: 265 dm3 VDA

L’idea alla base del design di Clio I era quella di un’auto che esprimesse modernità senza risultare aggressiva: dinamismo come sinonimo di robustezza. Realizzare, quindi, una vera auto “da vivere”, che avesse l’ambizione di diventare il riferimento per la categoria. Capitalizzando l’esperienza realizzata con la R19, Clio si pone come “alto di gamma” nell’universo delle piccole, sostituendo le versioni cuore di gamma ed alto di gamma dell’R5. Le versioni base dell’R5, la Five e la Campus, continuano a essere prodotte.

Netto miglioramento delle prestazioni, rispetto a R5, in termini di:

  • comportamento su strada;
  • abitabilità;
  • riduzione del rumore e delle vibrazioni;
  • comfort;
  • motori 1.2, 1.4 e 1.9D, performanti ed economici;

ed equipaggiamenti propri del segmento superiore:

  • ABS elettronico;
  • aria condizionata;
  • cambio automatico a gestione elettronica;
  • sistema di allarme anti-intrusione;
  • servosterzo su gran parte delle versioni;
  • retrovisori elettrici sbrinabili;
  • radio con comandi al volante.

Clio I era disponibile negli allestimenti RN ed RT con 3 motorizzazioni: 1,1 l da 49 CV, 1,2 l  da 60 CV, 1,4 l da 80 CV e diesel 1.9 l da 65 CV. La prima motorizzazione, disponibile esclusivamente con l’allestimento RN, era derivata dal glorioso 4 cilindri già utilizzato dai tempi della Renault 8 (quasi 30 anni prima) e fu utilizzata fino al 1992. I due propulsori più grandi da 1,2 e 1,4 l erano, invece, unità moderne denominate “Energy” che condividevano gran parte dei componenti ed erano assemblate su una linea altamente automatizzata. Caratterizzate da una costruzione moderna ed estremamente razionale, prevedevano un ridotto numero di componenti a garanzia di un’affidabilità incontestabile. Nel 1991 fu introdotta anche la motorizzazione 1,8 l da 90 CV, abbinata al lussuoso allestimento Baccara. Nello stesso anno fece il suo ingresso in gamma anche la versione sportiva 1,8 l 16V seguita, nel 1993, dalla versione 2,0 l 16V Williams. Entrambe faranno la gioia di tanti appassionati di auto sportive, segnando l’inizio della saga Renault Sport. La configurazione meccanica di Clio rifletteva quella delle sue rivali, ossia motore anteriore trasversale e trazione anteriore; tutti i propulsori utilizzati erano a 4 cilindri, con distribuzione a 2 valvole per cilindro, ad eccezione delle due versioni più sportive di punta. La trasmissione era a 5 rapporti su tutta la gamma, mentre l’impianto frenante prevedeva una configurazione mista, tranne che nelle due versioni sportive che presentavano i dischi anche posteriormente.

Eletta Auto dell’Anno nel 1991.

Fase 2: 1994

Rispetto a Clio fase 1, il modello si arricchisce attraverso:

  • airbag conducente;
  • pretensionatori delle cinture di sicurezza;
  • cambio automatico a 4 rapporti;
  • Clio 100% elettrica (batterie al piombo);
  • marmitta catalitica sulle versioni a benzina

CLIO II (marzo 1998): HA, ANCORA DI PIÙ, TUTTO DI UNA GRANDE

Lunghezza: 3.77m (+6cm vs Clio); bagagliaio: 255 dm3 VDA

Rispetto al design elegante di Clio I, Clio II si presenta con un look più raffinato, che non rinuncia, però, ad una spiccata simpatia.

Equipaggiamenti principali:

  • cambio automatico Proactive autoadattativo con 9 leggi di funzionamento;
  • sistema ABS di serie su tutta la gamma;
  • nuovi airbag SRP di serie su tutta la gamma;
  • nuova generazione di pretensionatori e limitatori di carico sulle cinture di sicurezza;
  • nuovi poggiatesta;
  • airbag laterali (testa-torace);
  • sedili con dispositivo anti-submarining;
  • parafanghi anteriori e fari in policarbonato composito;
  • nuova generazione di sedili dal comfort migliorato;
  • radio integrata con comandi al volante e display separato;
  • computer di bordo;
  • motore turbo diesel ad iniezione diretta 1,9 dt;
  • motori benzina 16 valvole: 1,2 16V, 1,4 16V e 1,6 16V.

Prima auto della sua categoria ad ottenere le 4 stelle ai crash-test Euro NCAP, nel 2000.

Fase 2: giugno 2001

Rispetto alla Fase 1, il 50% dei componenti è nuovo:

  • nuovo servosterzo;
  • turbodiesel common rail 1,5 dCi (1o esempio di downsizing);
  • regolatore/ limitatore di velocità;
  • ESP;
  • 1,5 dCi 80cv con emissioni pari a 110 g/km di CO2;
  • cambio robotizzato “Quick-shift”;
  • sistema di navigazione Carminat.

NEW CLIO (giugno 2005): PIU’ CHE MAI HA TUTTO DI UNA GRANDE

Lunghezza: 3.98m (+21cm vs Clio II); bagagliaio: 288 dm3 VDA

Progettata per sedurre, più grande, più abitabile, dedicata al piacere di guida, grazie ad un comportamento dinamico e ad un livello di comfort di alto livello. La sicurezza nel DNA: New Clio punta al miglior risultato ai crash-test Euro NCAP.

Equipaggiamenti principali:

  • tetto apribile panoramico;
  • sistema di navigazione Carminat;
  • radio CD MP3;
  • sensori di retromarcia;
  • accensione automatica fari/ tergicristalli;
  • regolatore/ limitatore di velocità;
  • easy Access System;
  • sistema di controllo della pressione dei pneumatici;
  • fari addizionali in curva;
  • fari bi-xeno a distanza adattativa
  • SRP di terza generazione;
  • ESP-ASR-EBV-AFE-MSR.

Eletta Auto dell’anno nel 2006; 1° modello del segmento B ad ottenere le 5 stelle ai crash-test Euro NCAP, nel 2005.

Fase 2 (aprile 2009)

Il modello presenta tutte le “carte in regola” per diventare il nuovo riferimento della categoria:

  • sistema di navigazione integrato Carminat TomTom®;
  • sistema di connessione multimediale Plug & Music;
  • streaming audio Bluetooth;
  • motore benzina 1.2 TCe 100 CV.

IL MERCATO E LA CONCORRENZA

La superutilitaria francese si inseriva nel segmento più combattuto del mercato dove, oltre alla Fiat Uno, dominatrice incontrastata, doveva affrontare validissime concorrenti quali Ford Fiesta, Peugeot 205 e Citroën AX. Nel 1990, il mercato auto tutte marche si attestava, in Italia, ad un volume di circa 2.347.000 unità immatricolate, di cui il segmento A+B rappresentava la percentuale più elevata, con Fiat Uno leader delle vendite. Rispetto alle concorrenti, Clio emergeva sia nell’item “Funzionalità” – indice della modernità dell’auto concepita per garantire il massimo comfort a conducente e passeggeri grazie, ad esempio, all’elevato livello di finitura e al moderno impianto di climatizzazione – sia nell’item “Sicurezza”, in cui surclassava la concorrenza in termini di tenuta di strada, stabilità e frenata: l’auto montava addirittura le cinture anteriori regolabili in altezza (dispositivo solitamente riservato a vetture di categoria superiore), nonché i comandi della radio al volante.

DALL’AVVENTO DELLA MARMITTA CATALITICA (1993) …

A partire dal 1 gennaio 1993, tutte le automobili nuove commercializzate in Italia dovevano essere obbligatoriamente dotate del dispositivo di riduzione dei gas di scarico, altresì denominato marmitta catalitica. La normativa antinquinamento dell’epoca era denominata “Euro 1” e prevedeva un valore massimo di inquinanti emessi allo scarico pari a:

  • 2,72 g/km di CO
  • 0,97 g/km di HC+NOx

0,14 ppm di particolato (diesel)

Il rispetto di tali valori impose a tutti i Costruttori l’adozione dell’impianto di alimentazione ad iniezione elettronica, in sostituzione del classico carburatore che aveva accompagnato la diffusione dell’automobile dai primi del ‘900. Infatti, solo l’impianto di iniezione elettronica era in grado di garantire, sempre ed in qualunque condizione di marcia, il giusto rapporto della miscela aria/benzina necessario a far funzionare correttamente il catalizzatore e consentire a quest’ultimo di convertire e ridurre i gas provenienti dal processo di combustione del carburante. L’adozione dell’iniezione elettronica segnò una vera e propria rivoluzione: sparirono improvvisamente gli ingolfamenti tipici della marcia urbana, la difficoltà di avviamento a freddo e la messa a punto stagionale del carburatore. L’evoluzione dell’elettronica imbarcata divenne inarrestabile, sino a prevedere, sulle auto, l’elevato numero di centraline tipiche di una vettura moderna. L’adozione della marmitta catalitica decretò, per Renault Clio, la fine della commercializzazione del glorioso motore da 1.108 cc che fu sostituito dalla nuova unità di 1.149 cc, di concezione ultramoderna che tutt’oggi, seppur con opportune modifiche, continua ad equipaggiare l’attuale Renault Twingo.

…AL RAGGIUNGIMENTO DELLE 5 STELLE AI CRASH-TEST EURO NCAP (2005) NEL SEGMENTO B…

New Renault Clio, presentata nel 2005, fu la prima auto del segmento B a ottenere il prestigioso riconoscimento delle 5 stelle ai crash-test EuroNCAP, fino ad allora appannaggio esclusivo di auto di categoria e quindi dimensioni superiori, ovvero con zone di deformazione programmata più ampie. Grazie all’utilizzo della tecnologia Renault SRP3 (Sistema Renault di protezione di 3a generazione ), nata con Renault Laguna II nel 2000, New Renault Clio si impose, sin dal lancio, come l’utilitaria più sicura della sua categoria. Tale tecnologia prevede, nella costruzione della scocca, l’utilizzo di acciai particolari, ad elevato limite elastico, ed una serie di dispositivi di sicurezza passiva volti a garantire la massima protezione degli occupanti, di qualunque statura e qualunque sia la posizione occupata all’interno dell’abitacolo. Per poter garantire un così elevato livello di sicurezza, il sedile del conducente prevede il montaggio di un sensore di posizione capace di informare la centralina sulla posizione longitudinale del sedile di guida; in tal modo, in caso d’urto, è possibile adattare la porzione di airbag utlizzata, riducendo al massimo le conseguenze sul conducente. Inoltre, per poter garantire il mantenimento della corretta posizione in caso di urto, limitando così l’effetto submarining, New Clio 5p è equipaggiata con un doppio sistema di pretensione (fibbia + ventrale) sulle cinture anteriori, mentre la versione 3p è dotata dell’esclusivo airbag antiscivolo, montato sotto la seduta dei sedili anteriori.

…E DELLE 4 STELLE AI TEST DI PROTEZIONE DEI BAMBINI…

Grazie ai quattro punti di aggancio Isofix, predisposti sui posti laterali posteriori e sul sedile del passeggero anteriore, New Clio ha inaugurato il punteggio massimo delle 4 stelle ai test Euro NCAP di protezione bambini. New Clio si distingue anche per un nuovo sistema per posizionare correttamente i bambini da 6 a 10 anni sul posto centrale del divano posteriore: il cuscino della seduta è più corto, per consentire al bambino di sedersi correttamente; le fibbie della cintura di sicurezza sono state avanzate ed abbassate, in modo da garantire il perfetto posizionamento della fascia ventrale della cintura di sicurezza sul bacino del bambino, evitando il rischio dell’effetto submarining.

…ALLE ZERO EMISSIONI

Renault si impegna, in misura sempre più concreta, a ridurre al massimo le emissioni e l’impatto ambientale delle proprie auto: è, ormai, un imperativo, una sfida che ha condotto il Costruttore a progettare e realizzare veicoli dalle prestazioni sempre più “verdi”. Simbolo dell’eccellenza in tale asse di sviluppo è l’avanzamento del progetto Zero Emissioni che prevede la commercializzazione di massa di una gamma di ben 4 veicoli 100% elettrici entro il 2012. Della futura gamma, che comprende Kangoo Express Z.E., Fluence Z.E. Twizy Z.E. e Zoe Z.E., quest’ultimo è il modello che più si avvicinerà a Clio.  La concept car di Zoe Z.E. prefigura, infatti, un’auto dal look dinamico e accattivante, versatile e compatta, adatta all’uso quotidiano.