Fiat 131 terza serie, semplicemente indimenticabile – Agli inizi degli anni ’80, arriva la terza serie della Fiat 131, la berlina di casa che seguì le indistruttibili Fiat 124 e Fiat 125. Le novità sono veramente tante, a partire dal design per finire alle motorizzazioni.
Lo sapete, abbiamo un debole per la meccanica e quindi e proprio da qui che vogliamo partire. Nel 1981 la Fiat 131 Supermirafiori si guadagnò il mitico, se non leggendario, motore bialbero, anche con motorizzazione 2.000 cm3. Doppio albero a camme in testa, quindi, cinghia dentata e un sound da motori di spessore. Certo, a Milano c’era l’Alfa Romeo con il suo di bialbero, altrettanto mitico e forse anche più gettonato, ma sotto il cofano della Fiat 131 si nascondeva un propulsore a dir poco meraviglioso. Con le Supermirafiori 1300, 1600 e 2000, la Fiat 131 giunge ad una maturità completa. Rimanendo in tema di motorizzazioni, il 2 litri esordiente faceva gola a molti, grazie anche ai suoi 113 CV a 5.600 giri/min e a una coppia di 17 kgm a soli 3.500 giri/min. Assolutamente non male per un motore aspirato degli anni ’80. La Fiat 131 così equipaggiata toccava i 175 km/h. Ma l’1.6 litri non era certo figlio di un dio minore, visto che era in grado di esprimere 97 CV a 6.000 giri/min e 13 kgm a 3.800 giri/min. La velocità massima era di 170 km/h, quindi non così bassa rispetto al 2 litri. Ma l’1.3 litri era forse la vera rivelazione, perché se oggi 75 CV per un 1.3 sembrano pochi, nel 1981 le cose non stavano proprio così. Con i suoi 75 CV e gli 11.2 kgm la Supermirafiori 1.3 poteva toccare i 155 km/h. La versione al top della gamma, il 2 litri, era equipaggiata con il servosterzo di serie, mentre su tutte le versioni era presente il nuovo sistema di sospensione, completamente rivisitato rispetto al precedente e capace di assicurare comfort e prestazioni.
Per questa serie della Fiat 131 aumentarono il lusso, le rifiniture e il comfort. Quei quattro poggia testa di forma rettangolare, chi se li dimentica? Lo stesso dicasi per la plancia, con i tre strumenti di forma pressoché quadrata (da non dimenticare la spia usura freni e il segnalatore delle luci di emergenza), il vano porta oggetti sul lato passeggero con sportello strisciante ad apertura orizzontale e chiusura con chiave e volume ricavato dall’alto verso il basso anziché, come nei casi più tradizionale, dalla parte frontale verso la paratia motore. Noi non abbiamo dubbi: se la versione Mirafiori rappresentava la scelta entry level per chi non poteva permettersi di più, la Supermirafiori era superlativa in tutto, compresi gli interni in velluto che rivestivano portiere ben rifinite e sedili che erano delle poltrone. E poi, la leva cambio corta in posizione arretrata. Grandi ricordi!
La mente corre velocemente ai cataloghi di allora; questa Fiat 131 era veramente nuova e ricca di tecnologia. Se volessimo sintetizzare i suoi contenuti, per metterne in evidenza le caratteristiche di pregio, potremmo esibirci in un elenco di dotazioni, oltre a quelle già citate, del tipo seguente: contagiri elettronico, schienali anteriori regolabili, cinture di sicurezza anteriori con avvolgitore automatico, tasche porta documenti ricavate nello schienale dei sedili anteriori, fasce paracolpi laterali, rivestimento soffitto con preformato ad alto potere fonoassorbente e capace di garantire ottimo isolamento termico, angolo di apertura delle porte posteriori aumentato di 5°, proiettori anteriori con parabola rettangolare e lampade alogene, lunotto termico di serie, griglie a depressione sui montanti posteriori per il ricambio d’aria all’interno dell’abitacolo, volante regolabile in altezza, chiusura centralizzata elettromagnetica per le portiere, bracciolo centrale ripiegabile all’interno del sedili per i passeggeri posteriori, posacenere posteriore nei pannelli portiera, accendisigari illuminato e bocchette ricavate alla base dei finestrini anteriori per disappannare i vetri, realizzate direttamente nello stampo del pannello portiera, cristalli atermici, paraurti anteriori avvolgenti, specchietto retrovisore esterno regolabile dall’interno, vano bagagli completamente rivestito con moquette, opzioni come cambio automatico, tetto apribile e condizionatore. Per noi, però, la Fiat 131 Supermirafiori non nera certo un banale elenco di optional ed equipaggiamenti. La Fiat 131 era la berlina all’italiana, quella berlina che si prendeva in eredità il successo della Fiat 124 e il lusso della Fiat 125. Tra l’altro, con l’avvento della terza generazione, anche le versioni Mirafiori furono soggette ad una rivisitazione importante. Il motore ad aste e bilancieri, infatti, sparì per lasciare spazio al monoalbero in testa che avrebbe segnato la storia della Fiat fino quasi ai giorni nostri. Già, perché in versione modificata e aggiornata arrivò fino alle piccole sportive come Fiat Uno Turbo i.e. e Fiat Punto GT, passando per altri best seller come Fiat Regata e Fiat ritmo.
Per quanto riguarda il modello Mirafiori, invece, la terza serie portò un enorme aggiornamento di motore. Il classico e sempiterno aste e bilancieri con albero a camme nel basamento, venne sostituito da un modernissimo albero a camme in testa. Il 1365 cm3 risultò capace di sviluppare 70 CV a 5.500 giri/min e 11 kgm di coppia massima a 5.500 giri/min, mentre l’1.6 litri, ovviamente sempre a quattro cilindri, vantava 85 CV a 5.600 giri/min e 12.7 kgm di coppia massima sempre a 3.000 giri/min. Aspetto interessante di tutta la questione, le prestazioni che, rispetto alla Supermirafiori, non cambiarono molto, soprattutto in termini di velocità massima. 155 km/h per l’1.6 litri e 150 km/h per l’1.3 che, per inciso, poteva essere accoppiato ad una trasmissione a quattro o a cinque rapporti.
Vorremmo far notare come l’indicazione dei valori di coppia sia stata espressa volutamente in kgm (chilogrammetri), un’unità di misura del sistema tecnico tanto cara agli ingegneri. Con l’adozione universale del Sistema Internazionale, come molti di voi sapranno, l’unità ufficiale per la misura della coppia è diventata, da parecchi anni, il Newton x metro (simbolo Nm). La differenza sostanziale tra le due unità di misura è proprio l’accelerazione gravitazionale, qui approssimata per comodità a 9.81 m/s2, in virtù del legame che ogni tecnico dovrebbe conoscere molto bene secondo cui 1kgp = 1kgf = 9.81xN, avendo indicato con kgp il chilogrammo peso e con kgf il chilogrammo forza. Abbiamo voluto riportare le indicazioni di coppia così come Fiat fece agli inizi degli anni ’80 sui propri manuali per meglio contestualizzare il prodotto all’interno della sua epoca. Per chi volesse passare ai Nm, basterà moltiplicare i kgf per 9.81 m/s2. Concludiamo questa digressione sui sistemi di misura della coppia facendo notare che l’uso del chilogrammo peso, o quello del chilogrammo forza nel caso della coppia espressa in chilogrammi per metro (chilogrammetri), è sempre stato particolarmente apprezzato dagli ingegneri per la sua maggiore immediatezza.
Ricordare la terza serie della Fiat 131 e non parlare del motore diesel da 2.5 litri sarebbe una grande mancanza. Questo quattro cilindri capace di erogare 72 CV a 4.200 giri/min e 15 kgm a 2.400 giri/min è un po’ la dimostrazione di quanto allora Fiat sapeva guardare veramente lontano. La Fiat 131 equipaggiata con il 2.5 litri e un cambio a cinque marce raggiungeva i 150 km/h. La storia di questo motore è strettamente legata allo stabilimento di Lecce. Sia il propulsore, sia lo stabilimento vennero progettati ex-novo per garantire una produzione di circa 1.000 pezzi al giorno. Giusto per valutare l’impatto del motore a gasolio già a fine degli anni ’70, basti sapere che nel mix di vendita tra diesel e benzina, in casa Fiat, si passò da un 3% del 1978 a un 10% del 1981.
Ma il 2.5 litri non era l’unico motore disponibile per la Fiat 131 terza serie: c’era anche un 2 litri da 60 CV a 4.000 giri/min con una coppia di 11.5 kgm a 2.400 giri/min. Il cambio associato era un cinque rapporti e la velocità massima era pari a 140 km/h. È però illuminante riportare ciò che il marketing Fiat, su indicazione ovviamente dei tecnici, scrisse sulle brochure del periodo a proposito della versione 2 litri a gasolio: “…Spaziosità, finiture e confort sono già ad un livello superiore alla media in questa categoria di vetture. Le prestazioni anche: i 140 km/h di velocità massima possono essere tranquillamente mantenuti come velocità di crociera”. Riteniamo abbastanza singolare l’indicazione di una velocità di crociera pari al valore di velocità massima, ma ciò dovrebbe rendere perfettamente l’idea di quanto sovradimensionato fosse questo motore rispetto alle prestazioni omologate dalla casa.
Riteniamo che la storia, anche quando è storia dell’automobile, sia molto più interessante e molto più appassionante se viene raccontata con la voce dei protagonisti. A questo scopo, vi riportiamo qui di seguito ciò che Fiat indicò come specifiche tecniche della Fiat 131 terza serie sulle proprie brochure del periodo. Ai dati sotto riportati, faceva eco un piccolo riquadro che così recitava: “La 131, come tutte le vetture Fiat prodotte oggi, è protetta contro la ruggine anche da iniezioni di olio ceroso negli scatolati”. Per chi scrive, la Fiat 131 ha rappresentato una parte della propria vita da automobilista, giovane, ma pur sempre automobilista. Fu un’auto che permise a molti italiani di viaggiare in grande comfort con bagagli e famiglia. Seguì a storici modelli Fiat, ma seppe perpetrare quanto di meglio sapevano fare a Torino alla fine degli anni ’70. Per noi fu comunque una grande auto e certamente è, e fu, oggetto di orgoglio per la produzione automobilistica nazionale. L’universo 131 rimane un pezzo di storia Fiat impossibile da dimenticare. Per non parlare dell’avventura nel mondo dei rally. Ma questa è un’altra storia che avremo modo di raccontare in un futuro non troppo lontano.
I dati tecnici, così come vennero comunicati nel 1981
Carrozzeria. Berlina 4 porte e 5 posti. Panorama 4 porte più portellone posteriore e 5 posti. Scocca a struttura autoportante. Dimensioni principali: passo 2490 mm. Lunghezza 4264 mm (CL), 4230 mm (Supermirafiori). Larghezza 1644 mm (CL), 1646 mm (Supermira- fiori). Altezza 1411 mm (CL), 1400 mm (Supermirafiori Diesel), 1405 mm (Supermirafiori), 1420 mm (Supermirafiori Panorama). Carreggiate: anteriore 1386 mm, posteriore 1327 mm.
Motori. La gamma 131 è disponibile con 7 motori. Due a benzina ad albero a camme in testa (1 ACT) rispettivamente di 1367 e 1600 cm3, tre a benzina con due alberi a camme in testa (2 ACT) rispettivamente di 1367, 1600 e 2000 cm3 e due motori Diesel rispettivamente di 2000 e 2500 cm3.
Motore 1365 monoalbero in testa comandato da cinghia dentata. Alesaggio x corsa 78 x 71,5 mm. Cilindrata 1367 cm3. Rapporto di compressione 9:1. Potenza massima DIN 51,5 kW (70 CV) a 5500 giri/min. Coppia massima DIN 108 Nm (11 kgm) a 3000 giri/min. Basamento di ghisa e testa di lega leggera con valvole in linea, inclinate di 6°. Albero motore su 5 supporti di banco. Alimentazione mediante carburatore invertito doppio corpo con dispositivo di avviamento a freddo automatico. Filtro aria a secco con cartuccia di carta e regolazione termostatica dell’aria aspirata. Lubrificazione forzata mediante pompa ad ingranaggi. Filtro olio a cartuccia a portata totale. Raffreddamento a liquido Paraflu 11 con pompa centrifuga. Valvola termostatica, radiatore e serbatoio supplementare di espansione. Ventilatore elettrico comandato da interruttore termostatico sul radiatore.
Motore 1600 monoalbero in testa comandato da cinghia dentata. Alesaggio x corsa 84 x 71,5 mm. Cilindrata 1585 cm3. Rapporto di compressione 9,1:1. Potenza massima DIN 62,5 kW (85 CV) a 5600 giri/min. Coppia massima DIN 124,6 Nm (12,7 kgm) a 3000 giri/min.
Motore 1365 a due alberi a camme in testa comandati da cinghia dentata. Alesaggio x corsa 78 x 71,5 mm. Cilindrata 1367 cm3. Rapporto di compressione 8,9: 1. Potenza massima DIN 55,1 kW (75 CV) a 5800 giri/min. Coppia massima DIN 110 Nm (11,2 kgm) a 3800 giri/min. Basamento di ghisa e testa di lega leggera con valvole a V inclinate di 33°30′ (scarico), 31°45′ (aspirazione).
Motore 1600 a due alberi a camme in testa comandati da cinghia dentata. Alesaggio x corsa 84 x 71,5 mm. Cilindrata 1585 cm3 Rapporto di compressione 9:1. Potenza massima DIN 71,3 kW (97 CV) a 6000 giri/min. Coppia massima DIN 127,5 Nm (13 kgm) a 3800 giri/min.
Motore 2000 a due alberi a camme in testa comandati da cinghia dentata. Alesaggio x corsa 84 x 90 mm. Cilindrata 1995 cm3 Rapporto di compressione 9:1. Potenza massima DIN 83,1 kW (113 CV) a 5600 giri/min. Coppia massima DIN 167 Nm (17 kgm) a 3600 giri/ min. Accensione elettronica a scarica induttiva.
Motore 2000 Diesel a precamera ad alta turbolenza. Alesaggio x corsa 88 x 82 mm. Cilindrata 1995 cm3 – Rapporto di compressione 22:1. Potenza massima DIN 44,1 kW (60 CV) a 4400 giri/min. Coppia massima DIN 113 Nm (11,5 kgm) a 2400 giri/min. Basamento di ghisa con 5 supporti di banco e testa cilindri di lega leggera. Distribuzione ad albero a camme in testa comandata da cinghia dentata. Pompa iniezione a distributore rotante tipo Bosch. Filtro aria a cartuccia con segnalatore di intasa- mento sul filtro. Lubrificazione a pressione mediante pompa ad ingranaggi. Filtro olio sul circuito principale a cartuccia. Raffreddamento motore a liquido Paraflu 11 con pompa centrifuga, valvola termostatica, radiatore e serbatoio di espansione. Ventilatore con giunto elettromagnetico montato sull’albero motore e comandato da interuttore termostatico.
Motore 2500 Diesel a precamera ad alta turbolenza. Alesaggio x corsa 93 x 90 mm. Cilindrata 2445 cm3. Rapporto di compressione 22 : 1. Potenza massima DIN 52,9 kW (72 CV) a 4200 giri/min. Coppia massima DIN 147 Nm (15 kgm) a 2400 giri/min.
Trasmissione. Trazione sulle ruote posteriori. Frizione monodisco a secco. Cambio a 4/5 rapporti per versioni CL benzina 1367 cm3 e automatico su CL 1600 cm3. Cambio a 5 rapporti per versioni Supermirafiori e Diesel.
Sospensioni: anteriori a ruote indipendenti tipo Mac Pherson con bracci oscillanti inferiori. Molle ad elica ed ammortizzatori a doppio effetto. Barra stabilizzatrice; posteriori a ponte rigido con barra trasversale di reazione. Molle elicoidali con ammortizzatori idraulici a doppio effetto.
Sterzo a pignone e cremagliera con smorzatore di vibrazioni. Servosterzo idraulico sulle Supermirafiori 2000, Supermirafiori 2500 D e Panorama 2000 D. Volante regolabile in altezza e piantone snodato di sicurezza con due giunti cardanici. Diametro di sterzata 10,3 m.
Freni anteriori a disco e posteriori a tamburo. Impianto idraulico con servofreno a depressione a due circuiti indipendenti. Regolatore di frenata sul circuito posteriore. Freno di stazionamento agente sui tamburi posteriori con co- mando meccanico.
Serbatoio combustibile collocato in posizione protetta. Capacità 53 litri.
Ruote con cerchi 5J x 13 Hl e pneumatici 165 SR 13 (185170 SR 13 per Supermirafiori 2000).
Impianto elettrico a 12 V. Alternatore da 45 A con regolatore elettronico incorporato. Capacità batteria 45 Ah. Accensione elettronica su Supermirafiori 2000. I modelli Diesel sono equipaggia- ti con un alternatore da 55 A. Capacità della batteria 88 Ah.
Optional. Appoggiatesta sedili anteriori (CL). Lunotto termico (CL). Tergilunotto (versione Panorama). Cristalli atermici (CL). Vernice metallizzata. Cinture di sicurezza anteriori con arrotolatore (CL). Sedile posteriore sdoppiato (versioni Panorama). Ruote di lega leggera con pneumatici di sezione ribassata 185/60 HR 14 (Supermirafiori 2000). Pneumatici di sezione ribassata 185/60 HR 14 (Supermirafiori 1365 e 1600). Contagiri (CL). T etto apribile (berline Supermirafiori 1365/1600/2000/2500 D). Aria condizionata (Supermirafiori 2000).
Al momento in cui scriviamo, sono disponibili sul nostro portale alcune inserzioni relative alla leggendaria Fiat 131. Le trovate al seguente link.
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