CAReGIVER, in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha organizzato il 5 u.s. il Convegno ‘Vetture elettriche, combustibili alternativi e mix energetico: la loro evoluzione‘.
Un titolo di stretta attualità sul quale è indispensabile fare quanta più chiarezza possibile a un pubblico che spesso esprime opinioni basate su scontati luoghi comuni.
Questo Convegno, che ha visto una folta partecipazione di pubblico, è il terzo della serie, segue quello sulle vetture elettriche e ibride e quello sull’Intelligenza Artificiale. Tutti sono stati in grado di riempire l’Aula Magna, a dimostrazione di una certa sensibilità su questi temi.
Il dibattito, dopo il saluto istituzionale del Rettore uscente del Politecnico di Torino Guido Saracco, ha visto un’introduzione di Renzo Porro, fondatore di CAReGIVER e quindi la serie di interventi specialistici di
- Federico Brivio di Bosch Italia,
- Fabio Mingrino,
- David Chiaramonti,
- Mario Petronio,
- Paolo Massai.
Ha concluso l’incontro Renzo Porro, con un intervento di raro equilibrio e onestà intellettuale, che speriamo abbia fatto riflettere gli intervenuti, e anche qualche relatore, sulle possibili soluzioni al problema delle emissioni e della mobilità.
Questi temi trattati da CAReGIVER:
La posizione di una grande industria nei confronti dell’utilizzo dell’idrogeno sui veicoli (Federico Brivio)
analisi delle fonti di energia attuali e future (con pro e contro delle varie soluzioni oggi e in un futuro prossimo disponibili) (Fabio Mingrino)
l’utilizzo di combustibile non fossili quali biocarburanti ed e-fuel (David Chiaramonti)
l’analisi delle soluzioni tecniche più diffuse sui veicoli a basso impatto ambientale di ultima generazione (Mario Petronio)
analisi del mercato dell’auto catalogandolo per tipologia di veicolo, diffusione, consumi, prestazioni, emissioni (Paolo Massai)
Queste le sintesi degli interventi:
Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino:
“Il settore dell’automotive sta attraversando un periodo delicato, ma anche ricco di opportunità per portare a termine quell’innovazione ormai necessaria, soprattutto per raggiungere gli obiettivi globali di sostenibilità. Il Politecnico di Torino è in prima linea per guidare l’innovazione in questo settore chiave, lavorando per cercare soluzioni concrete e praticabili a supporto delle imprese e della società”.
Federico Brivio:
“Oltre all’elettrificazione, Bosch vede nell’idrogeno un elemento strategico per raggiungere la neutralità climatica a livello globale. Impiegato come mezzo di stoccaggio, l’idrogeno può favorire un uso efficiente dell’energia generata dalle fonti rinnovabili”.
“Per questo, Bosch sta investendo fortemente nella produzione, la compressione, lo stoccaggio e l’uso dell’idrogeno, lungo l’intera catena del valore di questa tecnologia”.
“L’azienda ha già avviato la produzione in serie delle fuel cell mobili, il cuore della propulsione per i veicoli pesanti, e ha già ricevuto i primi ordini dai produttori di autocarri in Europa, USA e Cina”.
“Inoltre, Bosch sta lavorando a componenti per un motore a idrogeno che trasforma il carburante direttamente in energia, senza prima convertirlo in elettricità”.
“Se alimentato a idrogeno, questo motore, che debutterà quest’anno, è praticamente a impatto zero”.
Fabio Mingrino:
“Differenti processi industriali impiegano calore e di questi molti non potranno essere elettrificati, per cui anche le tecnologie dell’idrogeno e del nucleare dovranno trovare spazio e sviluppo e dobbiamo ricordare che dietro ogni cosa, in questo contesto, ci sono sempre strategie di lungo periodo per renderne fruibili i risultati, oltre che il lavoro di moltissime persone”.
“Strategie che vanno declinate in modo profondo e perseguite con convinzione”.
David Chiaramonti:
“Defossilizzare i trasporti richiede l’impiego di tutte le soluzioni disponibili, i biocombustibili e gli e-fuel avranno una parte importante di un futuro mix al 2030-2040 e i mercati dell’energia possono offrire opportunità per la transizione all’agricoltura rigenerativa”.
Mario Petronio:
ha analizzato gli sviluppi più recenti nel campo delle vetture BEV, “in particolare quelli relativi ai processi fortemente ecoimpattanti (estrazione del Litio), di grossa rilevanza sociale (estrazione del Cobalto con forte lavoro minorile) o di politica internazionale (dipendenza dalla Cina per le Terre Rare)”.
“In campo più specificatamente tecnico ho evidenziato i vantaggi delle nuove Blade Batteries, delle Sodium-ion Batteries e, in prospettiva futura, delle Solid-State Batteries”.
“Infine, degni di nota sono i nuovi processi di ricarica e la possibilità di scendere a tempi di 5 minuti, come per le vetture termiche”.
Paolo Massai:
“Al contrario delle BEV, le Hybrid in Italia hanno successo”.
“Tra queste, le Mild sono le più vendute, trascinate dalla Panda, che è solo Mild e garantisce riduzione della CO2 quanto basta e riavviamenti motore molto silenziosi”.
“Le Full Hybrid sono le più consistenti: non richiedono ricarica esterna della batteria, riducono la CO2 emessa in città dal 15% al 50%”.
“Le Plug-in sono ideali per chi percorra non più di 60 km al giorno e poi le possa ricaricare di notte con una wall box”.
“Sono molto valide fuoristrada se con motore elettrico al posteriore, che facilita molto gli spunti sulle forti pendenze”.
CAReGIVER: un impegno per diffondere la conoscenza
Cosa si evince da questo dibattito lanciato dai CAReGIVER?
Sostanzialmente che la soluzione magica non c’è e che la progressiva attenuazione dei fenomeni quali il Riscaldamento Globale e la Riduzione dell’Inquinamento, richiederanno tempi lunghi e soprattutto l’adozione di numerose tecnologie, molte acquisite ma molte ancora in fase sperimentale.
Tutto il mondo industriale sta lavorando attorno a questi problemi, con un impegno che è mastodontico per le risorse impiegate e le altissime competenze che sono in gioco.
Questo dimostra che l’Europa, per cultura e tradizione scientifica e tecnologica potrà avere un ruolo di primo piano nella transizione energetica, se saprà fare la sintesi delle varie e sofisticate soluzioni disponibili: si vince insieme!
Questa la conclusione di Renzo Porro, fondatore di CAReGIVER:
“A fronte del pensiero unico della trazione elettrica per azzerare le emissioni di CO2 emessa dai trasporti vale la pena ricordare il pensiero di Deng Xiao Ping “non importa il colore del gatto, bianco o nero, importa che prenda il topo […] Occorre guardare alla realtà con realismo e senso pratico e a questo fine segnalo alcuni punti di attenzione:
- aumentare il numero delle vetture più piccole in circolazione per ridurre gli sprechi,
- difendere l’industria europea dell’auto dalla concorrenza cinese,
- spingere verso la diffusione di combustibili alternativi per i motori attuali, l’utilizzo dell’idrogeno e il ritorno al nucleare oltre all’utilizzo delle sorgenti rinnovabili perché queste sono meno facilmente utilizzabili di quanto non si creda”.