
2010 – Great Wall. Il 2009 è stato impegnativo per tutti, ma per Great Wall Motor Company è stato anche un anno ricco di soddisfazioni e di risultati significativi.
Fondata nel 1976 come cooperativa statale con il nome di Great Wall Industry Company, l’azienda inizialmente si occupa di modifica e allestimento di autoveicoli. Dalla metà degli anni ’90 si assiste a una decisa ristrutturazione finanziaria e organizzativa. Eventi che porteranno, nel 2003, alla quotazione della società alla borsa di Hong Kong, come prima Casa automobilistica cinese a capitale privato. Tra le date significative, ricordiamo il 1996, con la produzione del primo pick-up (Great Wall Deer) e la commercializzazione del primo SUV nel 2002. Nel 2005, entra in produzione il crossover Hover e, nel 2006, il pickup Steed. Due lustri di continua espansione, con un incremento medio delle vendite del 45% all’anno. A differenza di altri costruttori cinesi, Great Wall ha da sempre sviluppato veicoli propri e non modelli stranieri su licenza. I prezzi contenuti, uniti all’attenzione alla qualità e alla sicurezza, sono stati la base del successo della Casa orientale anche all’estero. Great Wall, infatti, è il primo Costruttore cinese ad avere ottenuto le omologazioni necessarie per poter esportare le proprie vetture in mercati tradizionalmente selettivi quali Europa e Nord America. La sua sede occupa una superficie di 240 ettari e si trova a Baoding, non lontano da Pechino. Qui, oltre agli stabilimenti, è presente il centro di ricerca e sviluppo. Attualmente Great Wall raggiunge 128 mercati e ha rafforzato i contatti con importanti costruttori quali, per esempio, Renault. Inizialmente nota per i modelli fuoristrada, dal 2009 la Casa cinese ha iniziato a occuparsi anche di berline e di MPV. Nel 2009, Great Wall ha raggiunto notevoli traguardi: si parla di un totale di 86.855 unità prodotte, pari a una crescita del 32% rispetto al 2008 (i dati sono relativi al primo semestre).
VERSO IL SEGMENTO B Tralasciamo, in questa sede, l’analisi di veicoli quali il crossover Hover e il pickup Steed, per concentrarci sulla Phenom, vettura che segna l’attacco di Great Wall al segmento B, e su Kulla, prototipo di auto elettrica. Per inserirsi in un settore competitivo come quello delle berline, Phenom è stata progettata per rispondere a tutti i requisiti omologativi richiesti dai mercati internazionali. Attenzione alla sicurezza, prima di tutto, ma anche al design e alle prestazioni dei motori che la equipaggiano. Dal punto di vista estetico, spicca il frontale, con la calandra fortemente caratterizzata e i gruppi ottici dal disegno allungato verso la fiancata. Osservandola lateralmente, si nota la forma a cuneo, che contribuisce a dare un tocco di sportività alla vettura, accentuato dalla presenza dello spoiler posteriore. Con una lunghezza di 3.810 mm, una larghezza di 1.705 mm e un’altezza di 1.540 mm, la Phenom è omologata per cinque persone e offre un abitacolo spazioso. Per quanto riguarda le motorizzazioni (Euro 5), la vettura può essere equipaggiata con un’unità da 1.3 litri o da 1.5 litri. Nel primo caso, la potenza è pari a 87 CV (64 kW) a 6.000 giri/min e la coppia a 123 Nm a 4.200 giri/min. Per l’1.5, invece, il valore di potenza sale a 104 CV (77 kW), sempre a 6.000 giri/min, e la coppia fornita è di 138 Nm a 4.200 giri/min. La velocità massima è pari a 160 km/h. Sono disponibili sia un cambio manuale a cinque rapporti sia un automatico CVT a sei marce a variazione continua. Per l’Italia, i due motori saranno proposti anche nelle versioni Ecodual, a doppia alimentazione benzina/GPL, benzina/metano. Il lancio sul nostro mercato è previsto per l’ottobre del 2010 e i prezzi, per ora solo orientativi, dovrebbero essere compresi tra 9.500 e 12.000 euro.
ZERO EMISSION Anche dal punto di vista delle vetture elettriche, Great Wall non intende farsi cogliere impreparata. La piccola Kulla è disponibile in versione a tre porte e due posti (2.565 mm di lunghezza) e a cinque porte con quattro/cinque posti (3.468 mm). La trazione è esclusivamente elettrica e le batterie agli ioni di litio permettono di avere, con una carica, un’autonomia di circa 140 km per la tre porte e 160 km per quella a cinque. La velocità massima è pari a 65 km/h per la versione a tre porte e 130 km/h per quella di dimensioni maggiori.
EURASIA MOTOR COMPANY
L’importatore di Great Wall in Italia ha svolto sino a ora un ruolo molto importante per l’affermazione del marchio cinese nel nostro Paese. La nascita di Eurasia Motor Company risale al 2005, anche se il progetto prende il via tre anni prima per opera di alcuni imprenditori bresciani, già attivi nel settore da tempo. Si tratta del Gruppo Daffi e del Gruppo Ognissanti, cui si aggiungerà poi l’ing. Giambanco, supporto fondamentale grazie all’esperienza maturata con marchi del calibro di Lexus, Toyota e Daewoo. Eurasia Motor Company, dopo aver operato un’accurata selezione tra le proposte automobilistiche cinesi, ha trovato in Great Wall un partner ideale, in grado di realizzare auto capaci di competere con quelle presenti sulle nostre strade. Competitive non solo per i prezzi, ma per i requisiti tecnologici. Basti pensare al fatto che il Costruttore cinese dispone di veicoli con impianti a doppia alimentazione, realizzati in collaborazione con BRC e registrati da Eurasia con il marchio Ecodual. Presso la sede di Eurasia Motor a Palazzolo, inoltre, sono presenti un fornito magazzino ricambi, oltre a un reparto dedicato alla costante formazione tecnica e commerciale della rete. Attualmente, in Italia, sono presenti più di 90 concessionari e centri assistenza dedicati al brand cinese.