Toyota Mirai. Con la vettura fuel cell Toyota ridefinisce completamente il concetto di mobilità, con una vettura che apre la strada a un nuovo modo di concepire l’auto.
Da quando è stata presentata ufficialmente al salone di Detroit 2014, la Toyota Mirai, già commercializzata in Giappone (in Europa sarà in vendita entro la fine di quest’anno nelle aree dotate di stazioni di rifornimento per l’idrogeno e in quelle limitrofe) ha calamitato su di sé la curiosità degli addetti ai lavori e non. Il nome esprime la strada intrapresa dalla Casa delle tre ellissi (Mirai, in giapponese, vuol dire Futuro). In effetti Mirai segna l’inizio di una nuova era nel mondo dell’auto. Grazie all’utilizzo dell’idrogeno, questa vettura è in grado di ottenere eccellenti performance in termini di rispetto per l’ambiente, abbinate alla comodità e al piacere di guida che ci si aspetta da una vettura di ultima generazione. La realizzazione delle linee del frontale ha visto l’impiego di una nuova tecnica, studiata per enfatizzare le griglie laterali che aspirano l’aria necessaria al raffreddamento delle celle e a fornire loro l’ossigeno. L’elegante profilo evoca la forma sinuosa di una goccia d’acqua, riuscendo così a esprimere la caratteristica fondamentale di questo modello: la capacità di “respirare aria per restituire acqua”.
Le guide sul tetto e il cofano sembrano quasi fuoriuscire dalla scocca, creando così l’impressione di un veicolo dal baricentro basso, capace però di esprimersi in una linea futuristica. Il cuore della vettura è il sistema TFCS (Toyota Fuel Cell System) un sistema che abbina la tecnologia delle celle a combustibile alla tecnologia Hybrid e include un nuovo pacco celle, il convertitore e nuovi serbatoi di idrogeno ad alta pressione prodotti da Toyota. Il TFCS risulta più efficiente rispetto ai tradizionali motori a combustione interna e non produce né CO2 né agenti inquinanti. Il nuovo pacco celle assicura una potenza massima di 114 kW (155 CV). La produzione dell’energia elettrica è estremamente efficiente grazie all’adozione di canali di flusso 3D a maglia fine (una première mondiale5), i quali assicurano una produzione dell’elettricità omogenea sulla superficie delle celle, con dimensioni compatte e un elevato livello di performance, oltre a una densità di potenza pari a 3,1 kW/L, la migliore a livello mondiale e superiore di 2,2 volte rispetto a quella del precedente modello Toyota FCHV-adv.
La quantità di acqua sulle membrane elettrolitiche delle celle ha un impatto fondamentale sulla produzione dell’energia elettrica: il controllo del volume si realizza mediante l’adozione di un sistema interno che regola la circolazione dell’acqua rilasciata in seguito alla produzione dell’elettricità, un sistema che consente al pacco celle di offrire la migliore efficienza a livello mondiale nonostante l’assenza dell’umidificatore, che invece era presente nei precedenti modelli a idrogeno prodotti da Toyota. Il nuovo convertitore di potenza è molto compatto. Questo sistema ad alta efficienza e capacità è stato realizzato per incrementare la tensione generata dal pacco celle fino a 650 volt. Incrementando la tensione, il nuovo convertitore ha consentito la riduzione delle dimensioni del motore e del numero di celle, abbattendo allo stesso tempo i costi del sistema e migliorando la performance della vettura. L’idrogeno è contenuto all’interno di serbatoi con una struttura a tre strati realizzata in plastica rinforzata con fibra di carbonio, mentre altri materiali consentono la conservazione dello stesso a una pressione di 70 MPa (70 megapascal, circa 700 bar).
Rispetto a quelli utilizzati sul modello FCHV-adv, i nuovi serbatoi dispongono di una capacità incrementata del 20% nonostante la riduzione sia del peso che delle dimensioni, che consente al nuovo sistema di ottenere il miglior rapporto tra quantità di idrogeno e peso serbatoio a livello mondiale, pari a 5,7 wt%. Nello sviluppo della nuova Mirai, la sicurezza è stata una priorità imprescindibile. È stato eliminato il rischio di una fuoriuscita dell’idrogeno, tenendo comunque conto dell’eventualità in cui si potesse verificare una situazione simile. I sensori studiati appositamente rileverebbero la fuoriuscita di idrogeno attivando la chiusura automatica delle valvole del serbatoio e prevenendo l’accumulo di idrogeno all’interno della vettura. I serbatoi e gli altri componenti relativi alla gestione dell’idrogeno sono isolati dall’abitacolo, assicurando il rapido smaltimento delle fuoriuscite; mentre la struttura del pacco celle è stata realizzata in un nuovo materiale plastico rinforzato con fibra di carbonio, leggero e resistente.
La protezione dei serbatoi e del pacco celle in caso di incidenti è assicurata dall’adozione di moltissimi componenti la cui struttura è in grado di disperdere e assorbire l’energia derivante da possibili impatti frontali, laterali o posteriori. Oltre a questi accorgimenti strutturali, la nuova Mirai ha una gamma completa di avanzati sistemi di sicurezza. Un sistema Pre-Crash, dotato di radar a onde millimetriche, che aiuta a ridurre il rischio di incidenti e minimizzare i danni attraverso la segnalazione del rischio al conducente e il controllo del sistema frenante. Sistema Lane Departure Alert, che utilizza una telecamera per rilevare la segnaletica stradale e avvertire il guidatore in caso di uscita dalla corsia. Il Drive-start Control, che impedisce le partenze repentine e le accelerazioni improvvise durante l’utilizzo del cambio. Un Blind Spot Monitor, che utilizza un radar per rilevare le vetture presenti nelle corsie adiacenti e massimizzare la sicurezza nei cambi di direzione. Le vendite in Europa inizieranno entro l’autunno in Danimarca, Germania e Inghilterra, poi seguiranno gli altri paesi. Il prezzo dovrebbe essere intorno ai 66.000 euro più Iva.