
Nuova Mercedes Classe C: naturale evoluzione – Con la quarta generazione la media premium di Stoccarda si aggiorna e migliora tutti gli aspetti già largamente apprezzati.
Forte di ben più di 400.000 auto vendute in tutto il Mondo nel solo 2017, la Mercedes Classe C si rinnova giungendo alla quarta generazione e lo fa con un restyling non troppo invasivo sotto l’aspetto estetico ma ricco di contenuti per quanto riguarda la gamma dei motori e i sistemi di sicurezza e comfort.
Sempre lei
A quattro anni dal lancio la media di lusso tedesca a livello estetico non stravolge le sue linee vincenti rispetto alla precedente generazione ma introduce solo alcune piccole modifiche che la rendono quel pizzico “up-to-date” che male non fa. Spiccano, infatti, i nuovi paraurti anteriori e posteriori e i fari MultiBeam Led con un’inedita grafica interna e ben 84 led, gestiti elettronicamente, a illuminare la strada. Le varianti AMG, come già in precedenza, si avvalgono naturalmente di alcuni dettagli che le rendono ancor più aggressive come le appendici aerodinamiche specifiche, le prese d’aria di generose dimensioni, i doppi e rotondi terminali di scarico cromati e il pronunciato estrattore posteriore.
Che occhi grandi
Negli interni, invece, le novità hanno riguardato il nuovo volante con pulsanti touch, la strumentazione completamente digitale con schermo da 12,3 pollici e il nuovo display dell’infotainment da 10,25 pollici che però rimane al centro della plancia e separato dallo schermo della strumentazione ed integra l’ultima versione del CommandOnline. Il resto della plancia e dell’abitacolo non hanno subito, invece, modifiche sostanziali degne di nota.
Tutti Euro 6d-Temp
Sotto il cofano della quarta generazione di Mercedes Classe C sarà possibile trovare motorizzazioni tanto benzina quanto diesel, tutte unità di nuova concezione, più pulite e parche nei consumi, che strizzano l’occhio alla tecnologia mild-hybrid a 48 Volt. Sul fronte dei diesel la scelta potrà ricadere sul nuovo 1.6 litri 4 cilindri turbo da 122 CV e 300 Nm o da 160 CV e 360 Nm, sul già ben noto 2.0 litri 4 cilindri turbo da 194 CV e 400 Nm oppure sul nuovo 2.0 litri 4 cilindri biturbo da 245 CV e 500 Nm. Passando ai benzina si potrà optare per il nuovo 1.5 litri 4 cilindri turbo da 184 CV e 280 Nm oppure per il 3.0 litri V6 biturbo da 390 CV e 520 Nm. Tutti i propulsori saranno abbinati al cambio automatico 9G-Tronic con convertitore di coppia e 9 rapporti ad eccezione della variante 43 AMG che si affida al cambio automatico Speedshift TCT con doppia frizione e 9 rapporti. La trazione, infine, potrà essere semplicemente posteriore oppure integrale 4Matic in base alla specifica versione selezionata.
Non delude nessuno
Declinata in 5 diversi allestimenti: Executive, Busienss, Sport, Sport Plus e Premium, la nuova Mercedes Classe C attacca il listino con un prezzo base di 37.178 euro per la C 180 d Automatica con l’allestimento base Executive, cifra che sale a 42.994 euro se si opta per la versione entri level benzina, la C 200 Automatica, con lo stesso allestimento. Per portarsi a casa la pepata variante C43 AMG ci vogliono ben 77.559 euro mentre optando per le varianti di carrozzeria Station Wagon dovrete tenere in considerazione una maggiorazione di circa 1.500 euro sui prezzi sopra citati.
Piccola peste educata
Abbiamo provato la nuova C43 AMG 4Matic in variante Coupé, la versione entry-level tra le “biricchine” firmate dall’atelier di Affalterbach. Sotto pelle quindi ruggiva un bel 3.0 litri V6 biturbo a iniezione diretta di benzina che per l’occasione è stato ulteriormente vitalizzato dai precedenti 367 agli attuali 390 CV a cui si affiancano ben 520 Nm di coppia sempre disponibili tra 2.500 e 5.000 giri/min. Un propulsore sempre pronto, corposo e progressivo che non eccelle per brutalità nell’erogazione – dote alla quale ci avevano abituati i V8 biturbo delle varianti 63 e 63S – ma che sa regalare soddisfazioni tanto a livello di prestazioni, lo 0-100 viene coperto in circa 4,7 secondi e la velocità massima è autolimitata a 250 km/h, quanto a livello sonoro con una sinfonia rauca e borbottante, erogata dai quattro scarichi, che nulla ha da invidiare ai fratelloni V8. Il tutto è poi perfettamente condito da un veloce cambio Speedshift TCT – un doppia frizione a 9 rapporti – impeccabile nel passaggio ai rapporti superiori mentre con qualche incertezza nelle scalate più decise, tipo durante una staccata decisa. Anche in questo caso, come già accennato per l’erogazione del motore, le cambiate sono si precise e veloci ma fluide e più votate al comfort che alla pura prestazione.
Immancabile, infine, la trazione integrale 4Matic che, settata nel rapporto 31:69, rende possibile una grande motricità e una tenuta elevata anche su fondi scivolosi pur senza dimenticare il piacere di guida, privilegiando un comportamento leggermente da posteriore. Trazione integrale che, affiancata alle sospensioni pneumatiche Air Body Control, alle modalità di guida Dynamic Select e a un impianto frenante carboceramico, garantisce una tenuta a tal punto elevata da far sembrare questa AMG un’auto davvero facile da portare al limite, per nulla identica alle difficili e scorbutiche AMG di una volta. Peccato solo per lo sterzo, sempre troppo morbido, fin troppo filtrato e poco comunicativo, che non restituisce mai l’esatta sensazione di ciò che sta avvenendo sotto le ruote. Promossa a pieni voti naturalmente sotto l’aspetto del comfort a bordo con un’ottima insonorizzazione dell’abitacolo da fruscii, rumori e vibrazioni di qualsiasi tipo, una perfetta filtrazione delle asperità (specie in modalità Comfort) e un’abitabilità a bordo per 4 persone da prima della classe (complici gli ottimi e contenitivi sedili sportivi).