Nissan Leaf, la pioniera che ha fatto carriera

Nel 2010, quando sul mercato si affaccia la prima “Leaf”, l’elettrico è ancora un’idea interessante, ma a cui sarebbe servito più tempo per lavorarci su.

Nulla di così strano: allora, il mondo dell’auto era totalmente concentrato su benzina e gasolio, con l’aggiunta del terzo incomodo, il Gpl, ma più di lì non si andava, come testimoniato dai 16 sparuti modelli sul mercato, piccole particelle di sodio rispetto ai quasi 190 di oggi.

Ma il tempo non è un galantuomo, e nel giro di 15 anni appena, l’equivalente di un atomo di tempo, il mondo ha vissuto un paio di carpiati, compresa una delle più profonde rivoluzioni dell’automotive.

2010, arriva la pioniera

Pensieri che non valevano per Nissan, convinta che il primo decennio del nuovo millennio fosse il momento giusto per giocare d’anticipo lanciando un modello che nell’acronimo del nome ne racconta ancora oggi l’essenza: “Leading, Enviromentally friendly, Affordable, Family Car”, in una parola Leaf, appunto.

Nel dettaglio, una city-car con motore elettrico AC sincrono da 80 kW, o 109 CV detto in altro modo, con appena 250 km di autonomia.

Come ricorda Marco Toro, presidente e AD di Nissan Italia, “Malgrado il mondo si fosse ormai rassegnato in buon ordine all’idea di ricaricare le batterie, dal cellulare al PC portatile, questo principio curiosamente non valeva per l’auto. E per di più, le poche elettriche in circolazione dovevano giocoforza essere brutte da vedere, sacrificando il piacere del design alle esigenze della massima efficienza possibile”.

L’elettrica più venduta al mondo

Eppure, i sospetti di aver fatto centro si materializzano nel 2013, quando Leaf vince il titolo di veicolo elettrico più venduto nel mondo, con 700mila pezzi, e in Italia, con 50mila esemplari consegnati ad altrettanti impavidi clienti, così innamorati dall’ambiente da mettere in conto la difficoltà di trovare colonnine di ricarica funzionanti.

2017, l’atto secondo

Nel settembre del 2017 arriva la seconda generazione di Leaf: è più grande, più bella da vedere e molto più ricca di dotazioni multimediali, ma soprattutto il motore elettrico garantisce l’equivalente di 150 CV e 320 Nm di coppia, con una percorrenza di 385 km circa concessi dalla batteria agli ioni di litio da 40 kWh.

2025, la nuova Leaf

È un amen o poco più arrivare al 2025, l’anno della terza generazione di Leaf, nel frattempo diventata una dei modelli più emblematici della gamma Nissan, che oggi si ritaglia la definizione di “piacere di guida ad alta definizione”.

Un piacere che inizia dal design, messo insieme dal Global Design Studio di Atsugi, in Giappone, dove è stata studiata prendendo ispirazione dai crossover per apparire snella, muscolosa e accattivante in un colpo solo. Particolari i gruppi ottici, che anteriormente seguono una linea continua lungo tutto il cofano per concludersi con due “baffi” che sembrano diradarsi, mentre dietro le due linee orizzontali e le tre verticali sono la rappresentazione del marchio Nissan, che tradotto dal giapponese significa “Due e tre”.

Le superfici – su 4,35 metri di lunghezza, 1,81 di larghezza e 1,55 di altezza – sono scolpite quanto basta per raggiungere un CX di 0,25 grazie anche a dettagli come le maniglie a filo e la curva continuo del tetto che si conclude sull’accenno di spoiler posteriore.

L’autonomia? Non è più un problema

L’autonomia, per cominciare, il tallone d’Achille dell’universo elettrico, Leaf lo risolve dichiarando una percorrenza pari a 440 km (224 a 130 KM/H) con la batteria Standard da 52 kWh che diventano 622 (330 a 130 km/h) sulla Long Range da 75 kWh (ciclo WLTP), con in più la possibilità di ricarica rapida a 150 kW in corrente continua per mettere al caldo 420 km in una trentina di minuti.

La gestione termica intelligente, la nuova frontiera

Ma nulla sarebbe, se la batteria non viaggiasse di pari passo con la tecnologia di bordo attraverso un sistema intelligente di gestione termica in grado scaldare o raffreddare il pacco batterie per favorire tempi di ricarica ancora più rapidi. In pratica, una volta inserita la destinazione, il sistema “Route Planner” di Google Maps calcola i tempi, le soste necessarie e i punti dove effettuarla, togliendo “l’ansia da ricarica” che rischiava di entrare fra gli stress curati dalla psichiatria.

Fra optional e colori

Il bagagliaio, con portellone elettrico, promette 437 litri di spazio disponibile a cui è possibile aggiungere le barre trasversali per il tetto. Fra gli optional anche la pellicola protettiva per il paraurti posteriore, il rivestimento reversibile per il bagagliaio, le protezioni illuminate per le soglie, i cerchi fino a 19” e le calotte dei retrovisori in carbonio.

Ultimo accenno alle opzioni dei colori esterni, che comprendono l’azzurro simbolo della terza generazione di Leaf, il “Luminous Teal”, e al tetto panoramico oscurante.

Interni tecno-eleganti

L’interno è gradevole, accogliente fin da subito: le plastiche, piacevoli al tatto anche nelle parti in cui appaiono più dure, si alternano con tessuti e materiali ecosostenibili.

La plancia è dominata da due display da 14,3” con una nuova grafica, il primo riservato alla strumentazione e l’altro al reparto infotainment con la connettività garantita dai servizi NissanConnect con aggiornamenti over-the-air e l’impianto Bose che riserva al poggiatesta del conducente una fonte audio riservata che risulta particolarmente utile quando in auto si chiacchiera e si rischia di perdere le indicazioni del navigatore.

Alla quasi totale scomparsa di comandi fisici si salva il selettore del cambio, quattro tasti fra cui scegliere su una plafoniera al di sotto dello schermo centrale, stesso punto da cui è possibile attivare l’e-Pedal e optare  fra le 4 modalità di marcia.

Il volante a due razze racchiude una moltitudine di tasti e tastini a cui serve un minimo di allenamento e sforzo mnemonico, ma una volta imparati permettono di velocizzare i comandi.

Quel che non si vede

L’ultima nata di casa Nissan nasce sulla piattaforma CMF-EV, variante riservata alle elettriche del pianale CMF-C/D progettato nel 2013, ai tempi dalla triplice alleanza con Renault e Mitsubishi, che nel caso di Leaf ospita un motore elettrico con 160 kW di potenza e 355 Nm di coppia, con accelerazione 0-100 in 7,6 secondi e 160 km/h di velocità massima.

Alla ricerca del massimo confort e controllo di guida, Leaf adotta sospensioni MacPherson all’anteriore e multi-link dietro, mentre fra le tecnologie di bordo il “Pro Pilot Assist” con Navi-link per mantenere la vettura entro le corsie e garantire la distanza dagli altri, l’e-Pedal Step con frenata rigenerativa su 4 livelli, la telecamera frontale all’altezza delle ruote anteriori e l’Around View Monitor, basato su 4 telecamere perimetrali con vista dall’alto a 360° in 3D per individuare eventuali ostacoli su qualsiasi lato. A completare il capitolo cruise control intelligente e monitoraggio del conducente.

Nata per essere tranquilla

La guida è piacevole e semplice tanto in città quanto fuori, con la squadra al completo degli Adas pronta a reagire ad ogni più piccola svista del conducente. Certo, non si tratta – e neanche è voluto – di una vettura nata per essere dinamica e sportiva, dettaglio che influisce positivamente sui consumi, che nell’uso urbano si aggirano su 13,7 kWh per 100 km, decisamente coerenti con quanto dichiarato dalla Casa.

Appuntamento alla prossima primavera

Nissan Leaf, che arriva nel momento in cui sono ai nastri di partenza gli incentivi statali, viene proposta ad un prezzo speciale di 25.900 euro, calcolando 11mila euro di incentivi possibili. Il resto del listino sarà diffuso a novembre, mentre per vederla sulle strade bisognerà aspettare la prossima primavera.