
C’è aria di festa in casa Fiat.
La Grande Panda conquista il titolo di Auto Europa 2026, aggiudicandosi il riconoscimento assegnato dall’UIGA (Unione Italiana Giornalisti Automotive), anche grazie ai voti ottenutio dalla giuria popolare del concorso e da alcuni opinion leader.
Un successo che sa di orgoglio italiano, di concretezza e di visione.
Perché la nuova Panda non è soltanto un’auto, ma un esplicito messaggio di stile accessibile, qualità ritrovata e intelligente sostenibilità.
Un trono di cristallo per la Panda più “grande” di sempre
La cerimonia di proclamazione è stata ospitata il 10 e 11 novembre nella sede milanese di Bosch Italia.

È stata l’occasione per celebrare la quarantesima edizione di un premio che da quattro decenni racconta l’evoluzione dell’auto europea.
A consegnare la coppa in cristallo è stata Maurizia Bagnato, Direttore Innovazione e Vendite di Bosch Italia, che ha sintetizzato lo spirito dell’evento: “Auto Europa è un riconoscimento trasversale – ha affermato – capace di mettere in luce le vetture che sanno portare contenuti innovativi in ogni segmento. In un momento complesso e competitivo, con nuovi protagonisti e strategie in continua evoluzione, le finaliste di quest’anno rappresentano il vertice della tecnologia e del design europeo”.
Quando il design incontra il buon senso
La Grande Panda ha avuto la meglio su una concorrenza di altissimo profilo composta da Audi Q3, BMW X3, Dacia Bigster, Jeep Compass, Mercedes CLA e Renault 4 E-Tech.
Sette finaliste che rappresentano la fotografia perfetta della nuova mobilità continentale.
A convincere la giuria sono stati i progressi evidenti di Fiat in termini di qualità costruttiva, completezza di gamma e coerenza progettuale, senza rinnegare quei valori che hanno fatto della Panda un’icona.

Elementi come accessibilità, efficienza e funzionalità intelligente.
Un equilibrio che riporta Fiat al centro della scena, con una vettura che interpreta la transizione energetica non come imposizione, ma come evoluzione naturale.
Ha ritirato il premio Marco Freschi, responsabile comunicazione di Fiat: “Il riconoscimento Auto Europa – ha dichiarato – giunge in un momento cruciale per il mercato continentale, premiando una visione concreta, elegante e sostenibile della mobilità. Un modo di intendere l’automobile che sa coniugare tecnologia, emozione e responsabilità”.
La dichiarazione di Freschi fotografa perfettamente la filosofia della nuova Grande Panda: evolvere restando autentici, modernizzare senza perdere il contatto con la propria storia.
Le damigelle Mercedes CLA e Jeep Compass
In un palcoscenico dove la Panda ha indossato la corona, Mercedes CLA e Jeep Compass hanno recitato ruoli da protagoniste, conquistando rispettivamente il voto degli opinion leader e della giuria popolare.

La CLA è stata premiata per la sua capacità di fondere design scolpito, tecnologia avanzata e sensibilità ambientale.
La Jeep Compass, invece, ha conquistato il cuore del pubblico per la sua innovazione accessibile e il suo piacere di guida autentico, qualità sempre più rare nell’era dell’elettronica spinta.
Del resto, il titolo Auto Europa rappresenta non soltanto un tributo tecnico, ma anche culturale.
È un segno di continuità per chi vede nell’automobile l’espressione più alta di design, innovazione e passione.
Auto Europa, uno specchio del nostro tempo
Nel suo 40° anniversario, Auto Europa conferma il suo ruolo di osservatorio privilegiato sull’innovazione automobilistica, raccontando anno dopo anno l’evoluzione del rapporto tra mobilità, tecnologia e società.
Alla cerimonia hanno partecipato aziende come Bosch, Point S, Innovando, StarBlock e ASI, oltre a esperti come Sergio Savaresi (Politecnico di Milano) ed Enrico Bonizzoli (Beyond).
Durante l’evento, il presidente UIGA Gaetano Cesarano ha tracciato una riflessione sul premio e su che cosa rappresenta nel settore.
“Tutte le finaliste – ha affermato – rappresentano il futuro della mobilità, con un mix di design, sostenibilità e tecnologia che riflette le esigenze di un mercato in continua evoluzione. La vettura premiata è una guida per le tendenze che vedremo sulle strade europee, in cui tecnologia e sostenibilità andranno sempre più di pari passo”.
Un futuro fatto di emozione e responsabilità
Mentre i riflessi della coppa di cristallo si spengono tra gli applausi, resta l’immagine di una Grande Panda che, con la sua semplicità sofisticata, torna a essere simbolo dell’auto “giusta”.
Un’auto che non promette rivoluzioni, ma costruisce ponti tra passato e futuro, tra ragione ed emozione.
E in questo raro ma possibile equilibrio c’è tutto il senso di un premio come Auto Europa, cioè ricordarci che la tecnologia migliore è quella che sa restare umana.















