Referendum per una Berlino libera dalle auto

© Volksentscheid Berlin Autofrei

Altro che 2035, a Berlino la fine della mobilità come la si conosce finora potrebbe arrivare molto prima.

L’iniziativa “Volksentscheid Berlin Autofrei” (Referendum Berlino libera dalle auto) ha proposto un utilizzo limitato a soli 12 giorni l’anno per le auto private nella capitale tedesca.

Si tratta di un progetto che, già bocciato dall’amministrazione cittadina, potrebbe portare a una consultazione popolare nel corso del prossimo anno. La Corte Costituzionale non si è opposta al referendum perché non lede alcun diritto.

L’obiettivo dei promotori è ridurre gli spostamenti con le auto private, migliorare la qualità dell’aria e garantire una migliore vivibilità in ampie zone della città.

Almeno per ora non è chiaro se l’eventuale restrizione possa riguardare le auto elettriche. Le limitazioni dovrebbero valere per tutta l’area metropolitana all’interno di quella coperta della rete di trasporto pubblico della S-Bahn.

Quattro milioni di abitanti e meno di due milioni di veicoli

Numerose le eccezioni previste.

BerlinCi sono quelle riservate per i disabili, ai quali la VBA vuole garantire il diritto alla mobilità, i mezzi di soccorso, le forze dell’ordine, la raccolta dei rifiuti e gli artigiani.

Per i promotori, liberare la città delle auto significa al tempo stesso liberare spazi per i pedoni, per le bici e per lo stesso sistema di trasporto pubblico, che dovrebbe venire potenziato.

Sull’esito dell’eventuale referendum è difficile sbilanciarsi, non soltanto per i numerosi interrogativi che la limitazione suscita, a cominciare dai controlli. La capitale tedesca conta quasi 4 milioni di abitanti e tra il milione e mezzo e i due milioni di veicoli immatricolati.

Una metropoli sensibile al problema

A Berlino c’è anche una notevole sensibilità ambientale, come conferma il voto popolare del 2014 che aveva portato alle dimissioni dell’allora sindaco socialdemocratico Klaus Wowereit.

Il primo cittadino di allora aveva proposto di trasformare il grande polmone “verde” dell’ex scalo internazionale di Tempelhof (che ospita le gare di Formula E, il mondiale per monoposto elettriche) in un’area edificabile.

Gli abitanti si erano espressi con una maggioranza significativa, vicina al 65%, contro l’idea del sindaco.

La domanda è, semmai, a che cosa serva un’auto in una città in cui la si può utilizzare praticamente una volta al mese. Ma tutto dipenderà dall’esito dell’eventuale voto e, in caso di via libera, dalla successiva conversione in legge da parte del senato cittadino.

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