
Bailey è un cane fortunato, perché la coppia di umani con cui convive da anni stravede per lui. Volendo nulla di così strano, capita spesso che un cucciolo a quattro zampe diventi a pieno titolo un componente della famiglia.
Ma proprio per questo, la fortuna di Bailey non si limita ad aver trovato sulla sua strada la famiglia giusta, quanto piuttosto essere stato scelto da una coppia di americani danarosi assai, specie umana contraddistinta dal non avere alcun problema a mettere mano al portafoglio per togliersi sfizi & capricci in genere vietati al resto del genere umano.
Per amore di Bailey
Tutto questo per raccontare che quando è arrivata l’ora di cambiare la Rolls-Royce in garage – a chi non è capitato, prima o poi? – i due hanno pensato di contattare direttamente il più prestigioso marchio automobilistico della storia per spiegare che volevano una nuova Rolls, ma più che altro da intendere come un tributo su ruote al tenero Bailey.
Bizzarrie che da sempre non spaventano il RR Bespoke Collective, il centro elaborazioni speciali di Goodwood, da decenni allenato a dire sì a chi dentro l’abitacolo ha preteso di infilare di tutto e di più.
Una Spectre elettrica, ma non come le altre
Dopo mesi di incontri, idee, schizzi, disegni e progetti che hanno attraversato l’oceano avanti e indietro, la scelta è caduta su una Rolls-Royce Spectre, prima vettura elettrica prodotta dall’esclusivo marchio inglese con passaporto tedesco.
Una sorta di “city-car” in vendita a poco più di 400mila euro, lunga 5,5 metri realizzata sulla base della Phantom e della Cullinan, equipaggiata con una coppia di motori elettrici, il primo sistemato all’anteriore con 191 kW (260 CV) e l’altro dietro da 360 kW (490 CV), entrambi alimentati da una batteria agli ioni di litio da 102 kWh.
Tinte esterne realizzate appositamente
Ma questo è il meno, perché il bello arriva con tutto il resto, a cominciare dal doppio colore della carrozzeria, che dovendo rigorosamente ricordare la tinta del manto del cane, ha costretto i tecnici a creare due diverse nuance esclusive ispirate al pelo dell’orecchio di Bailey: la “Crystal Fusion” per la parte superiore della Spectre, che cambia intensità in base alla luce, e la “Beautiful Bailey” per tutto il resto.
Per completare il look con un sottile tratto all’altezza della linea di cintura che prosegue fino a culminare in un’impronta della zampetta di Bailey realizzata a mano in oro rosa.
Interni dog-style
Niente rispetto al tripudio di Bailey pensato per gli interni. A svettare nell’abitacolo in pelle Moccasin e Créme Light con intarsi Dark Spice e Casden Tan, un intarsio in legno che raffigura Bailey tra i due sedili posteriori, composto da oltre 180 pezzi di legni pregiati messi insieme a mano in 4 mesi di lavoro.
Finito? Macché, meglio mettersi comodi, perché c’è ancora da raccontare un intarsio del pannello in High Gloss Royal Walnut delle porte che riproduce ancora l’impronta della zampetta di Bailey, dettaglio che d’altronde si ripete anche sul battitacco e sul cruscotto.
Ultimo tocco la “Spirit of Ectasy”, il leggendario simbolo alato che troneggia sul lungo cofano delle RR, riprodotto in oro rosa per evitare cambi di tonalità fastidiosi alla vista.
Quanto sia costato il capriccio non è dato saperlo, così come il nome della famiglia, che in modo anonima si dichiara “orgogliosa del risultato ottenuto dai tecnici Rolls-Royce”.
L’unica grave dimenticanza? Un clacson che al posto delle solite bitonali riproducesse i “Bao” e gli “Arf” di Bailey registrati in presa diretta. Dilettanti.