
Per opportuna chiarezza: Omoda strizza l’occhio ad un target più giovane e veloce, Jaecoo a chi nelle linee ama il classicismo.
Un concetto che, messo in pratica, è esattamente la differenza che corre tra la Omoda 5 e la Jaecoo 5, presentate ai mercati all’unisono ma figlie di due filosofie diverse.
Se il primo è Suv che veste attillato lo stile più attuale, il secondo vira sul classico, che in fondo è sempre un must.
Ma il punto di partenza è sempre uguale: un marchio dal nome doppio che significa soltanto due diverse interpretazioni dello stesso concetto.

Anche la Jaecoo 5 è Suv compatto lungo 4,38 metri che si presenta con in un ampio range composto da tre motorizzazioni: benzina, 100% elettrica o nella nuova configurazione SHS-S full hybrid prevista a breve.
Linee austere
Il look si rifà al concetto portato a spasso dalla 7, la sorella maggiore: linee tese e squadrate di vaga ispirazione “british”, tetto sospeso, fiancata lineare e priva di quegli giochi di incavi che piacciono tanto alle cornee, maniglie a scomparsa e l’imperiosa calandra frontale a sviluppo verticale, grossa, vistosa e di taglio imperiale, circondata ai lati dai gruppi ottici con fari full Led di forma rettangolare.

Cinque le tinte carrozzeria (Snow White, Alpine Green, Canyon Black, Glacier Blue e Zircon Gray) e due le scelte per gli interni, con dominanza sul bianco o sul nero.
Interni classic tech

Lo stesso principio applicato agli interni, dove il classico si sposa in modo sapiente alla modernità con l’ormai immancabile grande display verticale da 13”2 collegato al tunnel centrale che ospita la piastra a induzione ventilata per la ricarica degli smartphone e un portaoggetti. Sotto al tunnel una vaschetta seminascosta con tre prese Usb per la ricarica.

A completare il quadro un volante a due razze e sedili (anteriore e posteriori) con imbottitura ad alta densità.
Curati i dettagli, con illuminazione ambientale dai colori personalizzabili, vani rivestiti in moquette ed ecopelle morbida al tatto del tutto atossica per gli animali.
Lo spazio di bordo è comodo e abbondante, così come i 35 vani disseminati lungo l’abitacolo e i 480 litri del bagagliaio ampliabili fino a 1.180.
Tecnicamente
Sul mercato, come accennato, la Jaecoo 5 arriva con due motori: un purissimo (e ormai raro) benzina 1.6 turbo TGDi con 147 CV e 275 Nm di coppia con trazione anteriore e cambio automatico 7DCT con sei rapporti a doppia frizione ed una (ormai consueta) 100% elettrica che sviluppa 211 CV ed è accompagnata da una batteria da 61 kWh.
Anche se è già annunciato per la primavera del prossimo anno l’arrivo della variante che più può piacere al mercato italiano: la SHS Super Hybrid che mette d’accordo il lavoro di un 1.5 quattro cilindri con un elettrico con batteria da 1,8 kWH, per 204 CV finali.
Sottopelle, la Jaecoo 5 assicura sospensioni indipendenti sulle quattro ruote, telaio ad alta rigidità ed una capacità di guado fino a 60 cm. Ben 21, per finire, i sistemi che compongono il capitolo degli ADAS di bordo.
On the road

Testate su strada entrambe le versioni nella provincia di Firenze, a spiccare come prima sensazione è l’assetto che permette di affrontare tratti impegnativi (e divertenti) senza eccessivi trasferimenti di carico e in grado di assorbire in modo efficace le asperità del terreno.
Paga un po’ pegno lo sterzo, che come sulla Omoda 5 risulta fin troppo leggero, dettaglio che torna utile in città ma meno dove la guida richiederebbe una maggiore rigidità.
In compenso, nella colonna dei “pro”, oltre all’immenso tetto panoramico da 1,45 mq, sono da aggiungere l’ottima e pronta la reazione dell’impianto frenante e la visibilità: al contrario della tendenza attuale, che riduce sempre di più il lunotto posteriore, a volte rendendo complicato capire cosa succede dietro, qui le forme squadrate della carrozzeria permettono il lusso di un vetro posteriore praticamente piatto e quello anteriore che permette una vista altrettanto completa.
Il 1.6 benzina ha il pregio di permettere tratti da puro diporto e di essere pronto quando serve, anche se essendo in senso assoluto la motorizzazione storicamente più “assetata”, spingere sull’acceleratore significa alzare il numero di visite dal benzinaio.
Tre le modalità di guida (Eco, Normal e Sport) e per la versione benzina 190 km/h la velocità massima, con accelerazione 0.100 in 10,2 secondi, mentre l’elettrica (con 402 km di autonomia dichiarata) abbassa il dato dell’accelerazione da 0 a 100 (7,7 secondi) e la velocità massima, che si limita a 177 km/h.
Un listino aggressivo
Limitata a due la possibilità di scegliere gli allestimenti, come per la sorellina Omoda: la “Pure” parte da 27.500 euro e si arriva a 30.500 per la “Executive”, accessoriata di tutto punto.
Sfruttando una promozione limitata al periodo del lancio, al netto di una permuta o rottamazione i prezzi possono diventare ancora più ghiotti scendendo rispettivamente a 24.500 e 27.500 euro.
Chi invece ha deciso che l’auto di proprietà è un lusso del passato è prevista una formula di noleggio a lungo termine con anticipo di 5.570 euro, rate mensile da 179 euro e una maxi rata finale da 16.342.
La Jaecoo 5 EV FWD costa invece 35.500 euro nella versione base “Pure” e 38.500 per la “Executive”.
La Pure, già piuttosto completa, offre cerchi in alluminio da 18”, luci Led, Apple Carplay e Android Auto, telecamera posteriore, vetratura fono-isolante anteriore, clima manuale, sedili anteriori a 6 vie manuali, impianto audio a 6 speaker, cruise control adattivo e integrato, entrata Key-less ed engine start e kit gonfiaggio gomme.
A tutto questo, la Executive aggiunge vano motore isolato acusticamente, interni in eco-pelle, volante in pelle riscaldabile, sedili anteriori elettrici, telecamera 540° con Panoramic View, clima automatico bi-zona, vetratura privacy, specchietti esterni riscaldabili e richiudibili, impianto audio Premium Sony con 14 speaker e portellone bagagliaio ad apertura/chiusura elettronica.
















