AVL e AS.CAR.I sviluppano un “Driving Coach” basato sull’AI

Quanti possessori di supercar non hanno mai sfruttato a pieno le potenzialità della propria vettura portandola in pista?

Per divertirsi in circuito è infatti necessaria una capacità di guida e un livello di attenzione più alti rispetto a quelli richiesti nella guida stradale, con abilità che si acquisiscono soltanto con l’esperienza, oltre a una perfetta conoscenza della conformazione del tracciato.

Non è scontato inoltre avere a disposizione un istruttore per le prime esperienze in pista ed è per questi motivi che molti fortunati possessori di automobili sportive e performanti rinunciano al piacere di godersi appieno (e in sicurezza) i propri gioielli tecnologici.

Da questa esigenza concreta nasce l’idea di AS.CAR.I (società spin-off del Politecnico di Milano dedicata allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi) di realizzare “Driving Coach”, un sistema avanzato di assistenza alla guida su circuito, dotato di tecnologie AI di ultima generazione.

La recente partnership con AVL Italia (azienda specializzata in soluzioni tecnologiche e sistemi powertrain per la mobilità sostenibile) ha consentito di perfezionare l’integrazione del software all’interno del veicolo e le modalità di “dialogo” tra il powertrain del veicolo stesso e il sistema, oltre a fornire una solida e consolidata struttura aziendale per poter stringere accordi con i più importanti player internazionali del settore automotive.

“Driving Coach”: come funziona

“AS.CAR.I Driving Coach” sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale per assistere il driver nella guida in pista. Si basa su 10 livelli di performance, selezionabili in base al grado di esperienza e alle capacità del guidatore. Il livello 1 è quello più cautelativo, per affrontare le curve con un ritmo basso e facilmente gestibile, ideale per fare una prima ricognizione della pista. Il livello 10 è invece pensato per i guidatori più esperti che vogliono massimizzare le proprie performance.

In tempo reale è in grado di correggere gli errori e di interviene attivamente sulla dinamica del veicolo. Nello specifico, combina l’intervento attivo su freno e su acceleratore (non sul volante), fornendo inoltre metriche in tempo reale e la possibilità di analizzare la telemetria post-sessione.

Il sistema è progettato sia per essere integrato sulle auto sportive in fase di produzione oppure per essere offerto come soluzione after market.

“Driving Coach”: la prova di Auto Tecnica

Noi di Auto Tecnica abbiamo provato in anteprima il sistema di guida assistita “Driving Coach”, a bordo di una Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio presso l’Autodromo ASC Vairano di Vidigulfo (Pavia).

Nonostante il sistema sia ancora in fase di sviluppo, abbiamo apprezzato fin da subito la fluidità e la naturalezza con cui interviene. È sorprendente percepire la vettura decelerare prima della curva, grazie alla mappa del circuito precaricata e a un tracciamento estremamente preciso della posizione del veicolo in pista, ottenuto tramite l’interpolazione dei dati GPS e delle immagini delle telecamere. “Driving Coach” aiuta il guidatore a frenare nei punti corretti e a entrare in curva con la giusta velocità. Se la traiettoria non è ottimale, la velocità di ingresso impostata viene opportunamente ridotta. Anche in fase di accelerazione, il sistema basato sull’AI può decidere di tagliare potenza, sempre in modo graduale e mai brusco, se non è il momento giusto per aumentare la velocità, ad esempio in una sequenza di curve.

Pur mancando per il momento un vero e proprio insegnamento — il sistema non indica in modo esplicito e in tempo reale quale sia l’errore commesso dal guidatore — riteniamo che si tratti di uno strumento molto valido, soprattutto in ottica sicurezza, e che vedrà sviluppi sempre più interessanti in futuro. Già allo stato attuale di sviluppo, è pressoché impossibile mettersi in pericolo in pista se il sistema è attivo, anche se non si conosce il circuito o si è alla prime esperienze. Se installato di serie su una supercar, può rappresentare senza dubbio un valore aggiunto.

“Driving Coach”: il commento di AVL Italia e AS.CAR.I

«Questa partnership – dichiara Dino Brancale, amministratore delegato di AVL Italia –, che abbiamo siglato con la firma di un Memorandum of Understanding, apre per AVL Italia nuove possibilità nell’ambito dei sistemi tecnologici per le auto sportive. Grazie alla sua competenza nell’industrializzazione e integrazione, AVL è pronta a trasformare questa innovazione in un prodotto affidabile e scalabile. Sono molto soddisfatto di questa sinergia con AS.CAR.I, che ritengo vada nella direzione da sempre auspicata e cioè quella di fare sistema tra le aziende dell’automotive e non solo, attivando sempre maggiori collaborazioni per poter affrontare il mercato con più forza e solidità».

 «Siamo entusiasti per la collaborazione avviata insieme con AVL Italia, che riconosciamo come partner di assoluta eccellenza sia in termini di competenze tecnologiche che per quanto riguarda la metodologia di lavoro e la qualità della interazione – dichiara Riccardo Cesarini, Executive Co-Founder & Mentor di AS.CAR.I –. Siamo convinti che insieme daremo un impulso fondamentale alle attività di sviluppo e di introduzione del Driving Coach nelle principali Case costruttrici».