Polestar 4: il SUV-Coupé scandinavo debutta in Italia

Realizzata sulla piattaforma SEA di Geely, è disponibile a 2 o 4 ruote motrici (da 272 o 544 CV). Ha un prezzo di partenza di 66.900 euro

La Polestar 4 debutta sul mercato italiano e va a completare l’offerta del brand che, oltre alla già nota Polestar 2, ha a listino anche la Polestar 3. Andando in ordine crescente di numero (2, 3 e 4): la berlina, il SUV e il SUV-coupé.

L’auto, come le altre vetture del marchio scandinavo, nasce sulla piattaforma SEA di Geely (il gruppo cinese è proprietario, come è noto, di Polestar, Volvo, Lotus e altri) e ne sfrutta tutte le potenzialità in termini di batteria e powertrain. Ma andiamo con ordine.

Un modello da record

La Polestar 4. Per questo, vanta numeri da primato. Per esempio, scatta da 0 a 100 in 3”8 (è l’auto più veloce mai prodotta dal brand) eppure è anche quella con l’impronta carbonica più bassa (compresa tra le 19,9 e le 21,4 tonnellate di CO2 per esemplare prodotto).

La Polestar 4 è lunga 4,84 metri, larga circa 2 e alta 1,53 metri (la Polestar 3 arriva a 1,61), con un passo di 2,99 metri. A listino si presenta con una versione a trazione posteriore e una a quattro ruote motrici. La prima ha un motore da 272 CV, la seconda ne ha due (uno per asse) e per questo arriva a 544 CV.

Fino a 610 km di autonomia

Come le altre Polestar integrali, anche la “4” stacca il motore anteriore per ridurre i consumi e massimizzare le percorrenze. In condizioni normali, la Polestar AWD promette 580 km di autonomia, mentre la RWD arriva addirittura a 610 km.

Merito di una batteria da 100 kWh che, tra l’altro, si ricarica in corrente continua a una potenza di 200 kW. Quando basta per passare dal 10% all’80% in circa 30 minuti.

Polestar 4

Un touchscreen grande così

Scandinava fuori, la Polestar 4 resta fedele al design del brand anche dentro l’abitacolo, dove trasuda una certa eleganza sportiva fatta di linee pulite e colori neutri. Dal posto guida si apprezza la presenza dell’enorme touchscreen centrale con diagonale da 15”4 (di nuovo, un record per il marchio).

Per il resto, l’auto, per quanto abbia tetto basso e coda rastremata, offre centimetri in abbondanza per tutti gli occupanti e un bagagliaio da 526 litri che, con i sedili reclinati, arriva fino a 1.536. Il vano posteriore ha un comodo piano che può essere fissato su due livelli differenti e ha un pozzetto profondo dove è possibile riporre i cavi. C’è anche un frunk anteriore, altrettanto comodo per riporre buste o piccoli oggetti.

Polestar 4

Addio lunotto, benvenuta telecamera

Esteticamente, la cosa che colpisce di più è la totale assenza del lunotto. Esatto: la visibilità posteriore è garantita da una telecamera grandangolare che proietta le immagini sullo specchietto retrovisore. È costruita dalla Gentex (un colosso del settore) e ha due peculiarità: garantisce immagini nitide anche in caso di polvere e pioggia ed è in grado di ottimizzare la luminosità per regalare una visione ottimale in qualsiasi condizione di luce esterna.

Già ordinabile sul sito Polestar e in concessionaria, la Polestar 4 ha un prezzo di partenza di 66.900 euro per la Long Range Single Motor e di 73.900 euro per la Long Range Dual Motor.