All’Heritage Hub di Mirafiori la Casa della Fiat 500

Forse al mondo non c’è mai stata un’auto più amata della 500, il Cinquino che ha meso le ruote all’Italia, caricandosi sui piccoli sedili e la panchetta un Paese intero che tentava di spostare le macerie lasciate della guerra per puntare verso il boom economico.

Anni d’oro, irripetibili, che hanno mandato al macero certezze e costretto il pianeta a giravolte epocali difficili da digerire. Un mondo da riscrivere da capo, su cui il leggendario Cinquino ha continuato imperterrito a marciare polverizzando record ma soprattutto senza uscire mai dall’amore incondizionato di milioni di appassionati, disposti a tutto pur di tenere viva la memoria della “Superutilitaria”, il capolavoro di Dante Giacosa e Vittorio Valletta.

Un tuffo nella memoria

È un po’ questo, il senso della mostra ospitata all’Heritage Hub di Mirafiori dal 21 novembre al 18 gennaio del prossimo anno: un tuffo nella memoria che è molto più di una semplice esposizione, quanto piuttosto un invito ad una passeggiata nella storia, nella cultura e nelle abitudini di un Paese vista attraverso la sua automobile più amata.

“L’Italia che piace: benvenuti nella casa di Fiat 500” è un viaggio emozionale lungo quasi settant’anni, narrato stanza dopo stanza, modello dopo modello, ricordo dopo ricordo.

Protagonista assoluta la 500: una piccola meraviglia che ha fatto grande l’Italia.

Una casa, un racconto, una leggenda

Per l’occasione, l’Heritage Hub cambia pelle per trasformarsi in qualcosa di completamente nuovo: una vera e propria “casa italiana”, dove ogni stanza racconta un’epoca, un gusto e un modo di vivere. Dalle radio d’epoca ai televisori a valvole anni ’60, dai computer del nuovo millennio agli oggetti simbolo di generazioni intere, tutto dialoga con la 500, sempre al centro della scena, uguale e ogni volta diversa, fedele a sé stessa ma capace di reinventarsi.

Colori pastello, geometrie armoniche e una cura scenografica da set cinematografico rendono il percorso un viaggio intimo nella memoria collettiva di un Paese che parla di passato, di futuro e di ciò che rende l’Italia riconoscibile nel mondo.

Torino e la sua anima industriale

La mostra si inserisce in un fitto calendario di eventi che rendono l’ex capitale dell’auto in un laboratorio internazionale di design, cultura e ingegno italiano. Non è un caso: FIAT e Torino condividono 125 anni di storia comune, fatta di fabbriche, persone, innovazione e visione. E la nuova 500 Hybrid Torino, prodotta proprio a Mirafiori, segna un nuovo capitolo di questo legame profondo.

Cinema, archivi e scenografia

Il racconto visivo della mostra è arricchito da immagini provenienti dall’Archivio Storico FIAT e da fotogrammi di celebri film italiani dove la 500 è co-protagonista, un omaggio al legame indissolubile tra la piccola utilitaria e la settima arte. Un assaggio di ciò che si può ammirare anche nella mostra fotografica allestita sulla cancellata della Mole Antonelliana, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema.

La visita alla mostra è inclusa nel tour guidato dell’Heritage Hub, disponibile in italiano e inglese.

Oltre la mostra

L’esperienza all’Heritage Hub non finisce qui: più di 300 vetture raccontano l’evoluzione del design FIAT, con esemplari rari, prototipi e show car che testimoniano la capacità della Casa di innovare senza mai tradire la propria identità. Il percorso si completa con la mostra permanente “Mirafiori since 1939”, un viaggio nella storia industriale e sociale dello stabilimento più iconico d’Italia.

La voce del design

Roberto Giolito, Head of Stellantis Heritage e padre della 500 del 2007, sintetizza così la magia della piccola utilitaria: “Ci sono automobili che entrano nella storia per le innovazioni che portano, altre per l’impatto che hanno sulla vita quotidiana di un Paese. Ma poche sanno unire entrambe le dimensioni. La 500 è una di queste: un capolavoro che attraversa il tempo senza perdere la personalità e la capacità di portare una nota di colore nella vita di tutti”.

Dieci modelli per settant’anni di storia

La mostra raccoglie dieci modelli iconici: dalla 500 N del 1957 – la prima – alla nuovissima 500 Hybrid Torino, tributo alla città dove tutto ebbe inizio.

Accanto ai modelli storici, una selezione di pezzi unici e special edition raccontano il lato più creativo della piccola grande icona.

Fiat Nuova 500 N Normale (1957)

4 luglio 1957: Torino si sveglia con un corteo di piccole meraviglie. Decine di 500 fiammanti sfilano dalle linee di Mirafiori verso il centro, annunciando l’arrivo dell’erede della leggendaria “Topolino”. L’obiettivo della nuova creatura FIAT è audace: affiancare la 600 con un’auto ancora più piccola, economica e popolare, dal prezzo vicino allo stipendio annuale di un operaio.

Il nome richiama la storica 500, ma la parentela finisce lì: la Nuova 500 è rivoluzionaria. Carrozzeria autoportante, sospensioni indipendenti, un cofano anteriore modernissimo e un tetto in tela che corre per tutta la lunghezza dell’auto. Le porte sono ovviamente “controvento”, come impone la moda dell’epoca.

Dante Giacosa sceglie un inedito bicilindrico raffreddato ad aria sistemato dietro, essenziale e facile da mantenere: 479 cc, 13 CV e 85 km/h di massima. Il debutto, però, è freddino: pochi accessori e l’omologazione solo per due posti non convincono il mercato. FIAT corre ai ripari con una versione più curata: cromature, finestrini discendenti, copricerchi in alluminio e un motore portato a 15 CV e 90 km/h. La nuova versione, ribattezzata “Normale”, debutta al Salone di Torino del 1957, mantenendo immutato il prezzo di lancio: 490.000 lire.

Fiat 500 Record Monza (1958)

Nel 1958 Carlo Abarth decide di rispondere a chi giudica la Nuova 500 “troppo piccola” con un gesto clamoroso: trasformarla in una macchina da primato.

La sua 500 Abarth “Record” pesa meno, respira meglio e arriva a quasi 26 CV, superando i 120 km/h. Poi arriva la sfida impossibile: 168 ore consecutive sull’anello di alta velocità di Monza. Sette giorni senza sosta, 18.886 km percorsi a oltre 108 km/h di media, significano sei record internazionali e una reputazione completamente ribaltata.

Tra i piloti che si alternano alla guida c’è un giovane Mario Poltronieri, futuro volto storico del giornalismo sportivo italiano. L’auto esposta è la stessa che corse allora, riportata alle sue forme originarie grazie a un restauro minuzioso.

Fiat 500 Giardiniera (1960)

La primavera del 1960 porta una novità amata da famiglie e artigiani: la Fiat 500 Giardiniera, la prima piccola station wagon FIAT.

Più lunga di 21 cm rispetto alla berlina (3,185 metri totali), offre spazio per quattro persone e un bagagliaio sorprendente, che arriva fino a 1 mq abbattendo i sedili. Per ottimizzare lo spazio, Giacosa reinventa il motore della 500 ruotandolo di 90° fino a creare il celebre bicilindrico “piatto”, da 17,5 CV e 95 km/h.

Le porte rimangono “a vento”, il tetto in tela è apribile e le prese d’aria laterali diventano la sua firma estetica.

Dal 1968 la Giardiniera passa in produzione ad Autobianchi, ma conserva il suo fascino fino alla fine della carriera, nel 1977, con quasi 330.000 esemplari costruiti.

Fiat 500L (1968–1972)

Nel 1968 arriva la Fiat 500L, dove “L” sta per Lusso. Non cambia la meccanica della 500F, ma rivoluziona lo stile.

Paraurti tubolari cromati, profili lucidi, nuovo logo FIAT allungato e coppe ruota cromate definiscono una eleganza inedita. Debuttano anche colori iconici come il nero e il Giallo Positano.

Dentro, l’abitacolo è più curato: plancia nera antiriflesso, tachimetro rettangolare con indicatore carburante, volante sportivo a due razze e sedili reclinabili.

Prodotta a Termini Imerese, diventa un successo commerciale che supera persino la 500F.

Fiat 500R (1972–1975)

Nel 1972 nasce la Fiat 500R, la “Rinnovata”, l’ultimo capitolo della saga iniziata nel 1957. Il cuore è nuovo: un 594 cc da 18 CV derivato dall’esperienza Abarth, più fluido e regolare, capace di superare i 100 km/h. La meccanica si irrobustisce, il cambio viene semplificato, i freni migliorano.

Gli interni puntano sulla funzionalità: plancia nera, pochi comandi, sedili in vinilpelle liscia. All’esterno scompare ogni cromatura: la 500 R sceglie un look essenziale, con cerchi forati e nuovo logo a losanghe.

Prodotta fino al 1975 in 168.000 unità, è l’ultima vera 500 “classica”.

Fiat Trepiùno (2004)

Ginevra 2004: Fiat presenta la Trepiùno, la concept che anticipa la rinascita della 500. Compatta (3,3 metri), futuristica e carica di richiami alla 500 del 1957, introduce soluzioni visionarie: interni modulari “3+1”, fari rotondi multifunzione, fanaleria posteriore a cristalli liquidi e un pianale innovativo in acciai alto-resistenziali e alluminio.

Il Centro Stile Fiat, guidato da Roberto Giolito, la concepisce come laboratorio creativo, ma diventerà il modello da cui nascerà uno dei più grandi successi del XXI secolo: la 500 del 2007.

Fiat 500 (2007)

Il 4 luglio 2007 Fiat riaccende la magia: nasce la nuova 500, a cinquant’anni esatti dall’originale. Stile iconico, proporzioni moderne e un’anima pop che conquista subito il pubblico. Pioniere della personalizzazione, offre oltre 500 combinazioni possibili e porta nel segmento A comfort e sicurezza inediti: sette airbag di serie e 5 stelle Euro NCAP.

Prodotta a Tychy e poi a Toluca, in Messico, sfoggia interni raffinati, il celebre cruscotto tondeggiante e varianti berlina o cabrio.

Vincitrice di oltre 40 premi internazionali, collaboratrice di brand come Armani, Gucci e Riva, diventa l’ambasciatrice mondiale del design italiano.

Fiat 500 Abarth (2008)

Piccola? Sì. Cattiva? Ancora di più. Nel 2008 torna lo Scorpione sulla 500, e con lui una nuova generazione di Abarth. La 500 Abarth Zerocento, prima serie limitata esposta, celebra i 100 anni dalla nascita di Carlo Abarth e inaugura una saga di versioni sempre più aggressive e raffinate. Dalle Tributo Ferrari alle 695 Biposto, passando per edizioni Maserati e 70° Anniversario, ogni Abarth ha un carattere unico.

Il motore 1.4 Turbo T-Jet è un piccolo gioiello: dai 135 CV iniziali fino ai 190 CV dell’estrema Biposto. Sospensioni Eibach, freni Brembo, scarichi Record Monza o Akrapovic completano l’opera.

Fiat 500e (2020)

Nel 2020 la 500 entra nell’era della transizione energetica. La Nuova 500e nasce a Mirafiori come primo modello FIAT 100% elettrico: elegante, tecnologica e rispettosa dell’ambiente senza rinunciare allo spirito originale.

Fari “Infinity”, logo 500 frontale, maniglie a filo, interni sostenibili e infotainment avanzato. Il motore elettrico da 118 CV, insieme alla batteria da 42 kWh, assicura fino a 320 km di autonomia. È la prima city car elettrica con guida autonoma di livello 2: cruise control adattivo, mantenimento di corsia, frenata automatica e molto altro. Disponibile in versione berlina o cabrio, conquista rapidamente l’Europa e colleziona premi come “Best Small Electric Car”.

Fiat 500 Hybrid Torino (2025)

La 500 Hybrid Torino rende omaggio alla città che ha visto nascere il mito. Due colori esclusivi – Yellow Gold e Ocean Green – un badge con la Mole Antonelliana e un design ispirato alla versione elettrica, ma con personalità propria. Dentro, materiali esclusivi e dettagli curati, dai sedili con logo Fabbrica Italiana Automobili Torino al cruscotto in tinta, volante soft-touch.

Il viaggio è sempre confortevole grazie a avviamento senza chiave, climatizzatore automatico, cruise control, sensori di pioggia e crepuscolo. Il cuore è un 1.0 FireFly mild-hybrid da 65 CV, abbinato a un cambio manuale a sei marce: efficiente, moderno e orgogliosamente italiano.