Xiaomi presenta la berlina elettrica SU7 e il suo “manifesto tecnologico”

La Casa cinese punta a diventare una delle più importanti del settore entro una ventina d'anni e presenta un piano basato su cinque aree di sviluppo tecnologico. Motori e batterie in testa

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Cinque pilastri tecnologici e l’ambizione di diventare uno dei cinque primi costruttori automobilistici cinesi nel giro di 15-20 anni: con questo prospetto Xiaomi, azienda produttrice di elettronica di consumo, si affaccia al mondo automotive, seguendo la stessa ispirazione che ha già portato altri colossi come Huawei ad avvicinarsi al mondo del trasporto.

Le cinque tecnologie in questione riguardano i motore elettrici, le batterie, i processi produttivi per pressofusione, la guida autonoma Xiaomi Pilot e l’abitacolo, fondamenti da cui Xiaomi mira a partire per ridefinire la tecnologia dell’industria automobilistica.

I motori

Battezzati HyperEngine V6 e V6s e HyperEngine V8, impiegano tecnologie innovative come il raffreddamento completo bidirezionale dell’olio, il design del circuito dell’olio a forma di S e il design sfalsato delle laminazioni in acciaio al silicio, e devono i loro nomi al fatto di essere progettati per eguagliare le prestazioni dei tradizionali motori V6 e  V8 a combustione interna.

Xiaomi SU7 (foto Xiaomi)

In particolare, l’HyperEngine V8 ha un regime di rotazione massimo di 27.200 giri al minuto, una potenza di 425 kW-577 CV e una coppia di picco di 635 Nm e stabilisce un record globale per i motori elettrici grazie alla prima piastra in acciaio al silicio ultraresistente del settore con una resistenza alla trazione di 960 MPa, oltre due volte le tradizionali offerte del settore.

Lo statore impiega un circuito dell’olio a doppio ciclo, che aumenta l’area di dissipazione del calore del 100% e raggiunge un effetto di raffreddamento fino a 20°C. Nel frattempo, la sezione del rotore utilizza un circuito dell’olio brevettato a forma di S, aumentando l’area di dissipazione del calore del 50% e ottenendo un effetto di raffreddamento fino a 30°C. Inoltre, i lamierini dello statore in acciaio al silicio presentano un design sfalsato “a gradini”, aumentando ulteriormente l’effettiva area di dissipazione del calore di un ulteriore 7%.

HyperEngine V8s debutterà sui veicoli elettrici Xiaomi nel 2025, mentre i motori elettrici HyperEngine V6 e V6s, che hanno una velocità di rotazione di 21.000 giri/min, secondo la Casa superano già superando il più potente motore elettrico prodotto in serie a livello globale.

Nel dettaglio, HyperEngine V6 ha una potenza massima di 299 CV e una coppia massima di 400 Nm, mentre HyperEngine V6s  raggiunge una potenza massima di 374 CV e una coppia massima di 500 Nm.

(foto Xiaomi)

Le batterie

Xiaomi ha anche sviluppato autonomamente la tecnologia della batteria integrata CTB attraverso l’innovativa tecnologia a celle invertite, uno strato intermedio elastico multifunzionale e un sistema di cablaggio minimalista; presenta un’efficienza di integrazione della batteria del 77,8%, la più alta delle batterie CTB a livello mondiale, una prestazione complessiva migliorata del 24,4% e uno spessore ridotto di 17mm, con una capacità fino a 150 kWh e range di ricarica teorico CLTC superiore 1.200 km.

Il sistema di sicurezza a 14 strati include tre strati superiori, tre strati di protezione laterale e otto strati di protezione inferiore. In termini di dissipazione del calore, una soluzione di raffreddamento ad acqua dual-side implementa le piastre di dissipazione su entrambi i lati lunghi delle celle della batteria, ottenendo un raffreddamento superficie di 7,8 metr iquadri, quattro volte la media del settore. I lati delle celle della batteria dispongono di 165 elementi in materiale isolante aerogel, in grado di resistere temperature fino a 1000°C.