Volkswagen ID. R lancia la sfida al Nürburgring

Volkswagen ID. R

Quest’anno, Volkswagen ID. R dovrà affrontare una nuova sfida: dopo la Pikes Peak, tocca al Nürburgring-Nordschleife. Una pista invece di una cronoscalata, alta velocità invece di tanta deportanza. Per questo, l’aerodinamica dell’elettrica da competizione ID. R è sottoposta a uno sviluppo continuo.

Sul Nürburgring-Nordschleife non conta solo la deportanza, ma anche la bassa resistenza aerodinamica. Inoltre, l’aria dell’Eifel, situato a circa 600 metri sul livello del mare, è molto più densa rispetto a quella della Pikes Peak, dove la linea di arrivo è posta a 4.302 metri di altitudine. “Il risultato è che i dati di partenza per la definizione dei profili aerodinamici sono totalmente diversi”, spiega Hervé Dechipre, l’ingegnere responsabile dell’aerodinamica della Volkswagen ID. R. Oltre a un fondo apposito e a una nuova ala all’anteriore, la ID. R avrà anche un alettone posteriore di nuovo disegno. Sarà molto più basso rispetto a quello della Pikes Peak, così da offrire meno superficie di resistenza allo scorrere dell’aria. Tuttavia, il nuovo posteriore multi-ala della ID. R produrrà una deportanza significativa nelle curve medio-veloci del Nordschleife, che in totale conta 73 svolte.

La differenza con la Formula 1: risparmiare energia, non sorpassare

Per ridurre ulteriormente la resistenza aerodinamica in alcuni settori, l’ala posteriore adotterà una tecnologia tipica della Formula 1: il Drag Reduction System (DRS). Nella categoria regina del motorsport, il DRS viene utilizzato per aumentare la velocità e semplificare i sorpassi. La ID. R invece correrà da sola, quindi l’elemento apribile dell’ala posteriore verrà utilizzato solamente per risparmiare energia. “La differenza tra la posizione normale e quella aperta in termini di deportanza è intorno al 20%”, spiega Dechipre. Il DRS tornerà particolarmente utile quando la Volkswagen ID. R percorrerà il Döttinger Höhe, un rettilineo di quasi tre chilometri alla fine del giro del Nordschleife. “Con il DRS attivato, l’auto ha bisogno di meno energia per mantenere la velocità massima lungo tutto il Döttinger Höhe”, dichiara Dechipre. “Così, la ID. R raggiunge la sua velocità massima più rapidamente e usando meno energia”.

Volkswagen ID. R

Primatista da competizione dei modelli totalmente elettrici della ID. Family Volkswagen, la ID. R combina il grande potenziale della trazione elettrica all’emozione del motorsport. Le affinità con la gamma di serie non sono solo tecniche ma anche estetiche: come i modelli ID. da strada, infatti, anche la ID. R ha bisogno di poche aperture nella carrozzeria per il raffreddamento. “I motori elettrici richiedono poco raffreddamento”, spiega Dechipre. “Quindi la ID. R ha meno prese d’aria rispetto alle auto da competizione tradizionali, il che porta notevoli vantaggi aerodinamici”.

Test in galleria del vento

Come accaduto nei preparativi al record della Pikes Peak dell’anno scorso, la Volkswagen ha testato l’aerodinamica della ID. R in galleria del vento. Inizialmente lo ha fatto con un modello in scala 1:2, poi ha continuato il lavoro sull’automobile vera e propria. “Così facendo, abbiamo potuto simulare i movimenti della ID. R in frenata e in curva, con i conseguenti cambi nell’aerodinamica”, spiega Dechipre. Per provare più varianti possibili dei componenti aerodinamici progettati nelle simulazioni al computer, la Volkswagen Motorsport ha utilizzato ancora una volta la stampa 3D. Con questa tecnica, piccoli componenti di plastica dalla forma complessa possono essere realizzati in poco tempo e risparmiando molto sui costi. “Un esempio sono i deflettori davanti ai passaruota posteriori che ottimizzano il flusso dell’aria intorno alle ruote”, dichiara Dechipre. Nelle sezioni ad alta velocità dei 20,832 km del Nürburgring-Nordschleife, anche questi piccoli dettagli potranno fare la differenza per battere il record sul giro elettrico di 6:45,90 minuti e dimostrare così, ancora una volta, le straordinarie prestazioni della mobilità elettrica Volkswagen.