Davanti al pubblico di casa, Charles Leclerc non riesce a capitalizzare la pole del sabato ed è costretto a piegarsi a Max Verstappen che, partito settimo a causa della penalizzazione, recupera e vince il Gran Premio d’Italia di Formula 1 2022. Trentesima vittoria in carriera per l’olandese, che fa un ulteriore balzo in avanti nella classifica iridata, mettendo una seria ipoteca sul titolo. Amarezza per il finale, in seguito all’intervento della Safety Car, che avrebbe potuto ricompattare il gruppo e regalare una lotta finale tra i due. Ma i pochi giri a disposizione dal termine della gara non l’hanno permesso, così che la bandiera a scacchi è stata data in regime di Safety Car. Il secondo posto del Ferrarista è comunque motivo di orgoglio e di festa per gli oltre 130.000 spettatori giunti oggi sul circuito brianzolo (oltre 300.000 durante tutto il weekend), nell’anno in cui l’Autodromo di Monza celebra il Centenario. Nonostante i tanti applausi ricevuti, il monegasco non nasconde la propria frustrazione in conferenza stampa: “non posso essere soddisfatto, perché sono secondo”. Eccellente gara per George Russell, terzo con la Mercedes, e per Carlos Sainz, giunto quarto al traguardo, nonostante partisse diciottesimo, a causa del cambio della Power Unit.
LA CRONACA DEL SABATO
La Red Bull di Max Verstappen si conferma molto veloce nelle ultime prove libere del sabato, distaccando di oltre tre decimi la Ferrari di Charles Leclerc, dando una dimostrazione dello stato di forma del campione in carica e di come lo sviluppo della monoposto 2022 sia arrivato a un livello molto elevato. ll distacco si conferma anche in Q1, dove l’olandese si piazza davanti ai due piloti della Rossa, lasciando il compagno di squadra Perez a oltre mezzo secondo. Terza forza in gioco appare da subito la Mercedes, specialmente con Russel, quinto tempo nella prima sessione delle prove ufficiali. A partire dalla Q2, la Ferrari scopre le carte e Carlos Sainz strappa un incredibile tempo di 1.20.878, ben 4 decimi meglio del compagno di squadra. Terzo, complice un giro non proprio ideale, Max Verstappen, a seguire Perez, Russel ed Hamilton. Ma è nell’ultimo turno di qualifiche che Leclerc effettua una prestazione incredibile, andando velocissimo soprattutto nel secondo settore, quello delle Lesmo 1 e 2, chiudendo il giro in 1.20.161. Una pole strameritata davanti al pubblico di casa, che lo acclama appena sceso dalla monoposto sul rettilineo. Secondo a un decimo e mezzo Verstappen, terzo Sainz. Opaco Perez, quarto, mentre dietro si piazzano ancora le due Mercedes e le McLaren.
LA GARA
A causa delle penalizzazioni per i cambi delle Power Unit, al di fuori della pole di Leclerc, la griglia è completamente stravolta. Verstappen parte settimo, mentre Sainz scivola in diciottesima posizione, davanti a Lewis Hamilton. Di fianco al poleman parte quindi Russel, seguito da Norris e Ricciardo. Gasly in quinta posizione con l’Alpha Tauri.
Con le gomme rosse partono Verstappen, Russel, Leclerc, De Vries e Ocon, tutti gli altri su gomma bianca.
Allo spegnimento delle luci, parte bene Leclerc, con alle spalle Russell e Ricciardo. Male la partenza di Norris che scivola indietro. Nei primi giri, è show con la rimonta furiosa di Verstappen, che in poco tempo si ritrova a soli 1,5 secondi da Leclerc. All’undicesimo giro è ritiro per Vettel, tradito dal motore, quindi viene imposta dalla direzione gara la Virtual Safety Car. Durante il regime di Safety, i tecnici Ferrari decidono per la sosta per Leclerc, mettendo pneumatici nuovi con mescola gialla. La gomma gialla performa bene, permettendo al monegasco di inanellare una serie di giri veloci. Dietro, Sainz recupera molte posizioni, trovandosi quarto al ventesimo giro. Non degrada invece la gomma di Verstappen, che dopo 22 giri si trova con 14 secondi di vantaggio su Leclerc, finito terzo dopo il pit stop, alle spalle di Russell. Al 24esimo giro il giovane pilota Mercedes rientra, lasciando così la seconda piazza a Leclerc, montando gomma bianca per arrivare fino in fondo.
Verstappen si ferma invece al 26° giro, per mettere gomma gialla. Leclerc torna quindi in testa al Gran Premio di Monza a circa metà gara, terzo il compagno di squadra Sainz, autore di un ottimo recupero, ma ancora senza aver fatto una sosta ai box. La chiamata ai box di Sainz avviene solo alla trentesima tornata, mettendo a sorpresa – ma richiesta via radio proprio dal pilota – la gomma soft. Quattro giri dopo, rientra anche Leclerc per mettere la gomma soft e chiudere la gara. Il pilota della Rossa rientra secondo, alle spalle di Verstappen e distanziato di circa 20 secondi, a tre quarti di gara. Il passo di Leclerc è migliore di quello di Max, ma non abbastanza per recuperare un distacco così elevato.
Al giro 48 il colpo di scena. La vettura di Ricciardo si ferma a bordo pista per un guasto, tra le due curve di Lesmo, parzialmente all’interno del tracciato, quindi è d’obbligo l’impiego della Safety Car. Un’opportunità incredibile per recuperare il distacco. Sia Verstappen che Leclerc tornano ai box per montare gomme fresche (nuove per Max e di soli 3 giri per Charles). Ma quando la vettura di Ricciardo viene finalmente rimossa, manca solo un giro alla fine della gara e il direttore di gara decide quindi di far terminare la corsa sotto regime di Safety Car, annullando così qualsiasi speranza per la Rossa di Leclerc.
Vince quindi Verstappen (Red Bull), secondo Leclerc (Ferrari), terzo Russel (Mercedes), come sempre solido e veloce in gara. Quarta la seconda vettura del Cavallino con Sainz, nonostante partisse nelle retrovie (18° posto in griglia) a causa del cambio della Power Unit. Anche Hamilton (Mercedes) è bravo nel recupero, scattato in ultima fila e quinto al traguardo.
La classifica finale: