Un consorzio di aziende tra cui Volvo Car Group, Bombardier Transportation e il carrozziere Van Hool, ha completato con successo un progetto di ricerca, durato 3 anni, per studiare le possibilità di ricarica induttiva per i veicoli elettrici. A detta della Volvo il risultato dello studio evidenzia che la tecnologia per il trasferimento dell’energia attraverso un campo elettromagnetico ha ”un enorme potenziale”. La ‘ricarica per induzione’ utilizza un campo elettromagnetico, invece del convenzionale cavo elettrico per il trasferimento dell’energia.
Una bobina ad induzione genera un campo elettromagnetico alternato da una stazione base per la ricarica. Una seconda bobina ad induzione, presente nel dispositivo mobile (ad esempio un’auto elettrica), preleva energia dal campo elettromagnetico e la riconverte in energia elettrica per ricaricare la batteria.
Il progetto di ricarica induttiva è stato avviato da Flanders Drive, un centro prove dedicato alla ricerca per l’industria automobilistica nella regione delle Fiandre, in Belgio, ed è stato in parte finanziato dal governo fiammingo. La Volvo ha fornito una C30 Electric, con 120 Cv di potenza e una batteria da 24 kWh, per il progetto di ricarica induttiva.
Il progetto Flanders Drive ha esplorato le possibilità di ricarica induttiva, sia su un’autovettura che su un bus per il trasporto. Per la sperimentazione sull’autovettura il consorzio ha utilizzato due diversi sistemi di ricarica induttiva, una veloce trifase e una più lenta monofase.
I test hanno dimostrato che è possibile ricaricare completamente la Volvo C30 Electric senza cavo di alimentazione in circa 2,5 ore. Con la ricarica induttiva è sufficiente parcheggiare la vettura sul dispositivo elettromagnetico e la ricarica si avvia automaticamente. Secondo Lennart Stegland , responsabile dei sistemi di propulsione elettrica di Volvo Car Group, la ricarica induttiva ha un grande potenziale. La tecnologia senza fili è un modo comodo ed efficace per il trasferimento dell’energia. Lo studio indica inoltre che il sistema è sicuro. Per il momento non è ancora stato stabilito nessuno standard comune, per la ricarica induttiva. Lo studio continuerà la ricerca per valutare la fattibilità della tecnologia nei progetti Volvo di auto ibride ed elettriche. Lo studio ritiene inoltre che la tecnologia possa essere uno dei fattori che aumenta l’accettazione dei veicoli elettrificati da parte della clientela.