Dopo averlo annunciato in una nota lo scorso anno, Volvo ha deciso di limitare la velocità massima di tutte le nuove vetture a 180 km/h.
Una scelta che va oltre a qualsiasi regolamento tecnico presente e futuro, e che fa parte di un programma molto più ampio, che ha come ambizioso obiettivo quello di azzerare le morti in ambito stradale.
Håkan Samuelsson, presidente e CEO di Volvo Cars, dichiara “La nostra visione è quella che nessuno debba morire o essere ferito gravemente su una nuova Volvo“.
D’ora in avanti, ogni Volvo sarà inoltre equipaggiata del nuovo dispositivo chiamato Care Key, che consente di impostare limitazioni supplementari di velocità massima, pensato per tutelare maggiormente i guidatori più giovani e inesperti.
Si tratta di decisioni storiche e senza precedenti, che rappresentano un segnale molto forte per tutta l’industria automobilistica.
Volvo è infatti convinta che oltre certi limiti, anche il più avanzato equipaggiamento di sicurezza di bordo non sia in grado di evitare conseguenze gravi, a volte fatali, al conducente e ai passeggeri.
Ricordiamo che ogni anno le vittime della strada sono 1,2 milioni nel mondo; l’eccessiva velocità, la distrazione e la guida in stato di ebrezza, sono ancora oggi i motivi principali che causano gli incidenti stradali più gravi.
“Riteniamo che una Casa automobilistica abbia il dovere di contribuire a migliorare la sicurezza del traffico”, ha affermato Malin Ekholm, responsabile del Centro Sicurezza di Volvo Cars. “La nostra tecnologia di limitazione della velocità, al pari del dibattito che ha stimolato, rientra perfettamente in questa linea di pensiero. La limitazione della velocità massima e Care Key aiutano le persone a riflettere e a rendersi conto che l’eccesso di velocità è pericoloso, fornendo al tempo stesso maggiore tranquillità a chi guida e promuovendo un comportamento migliore da parte degli automobilisti”.
Volvo è da sempre considerata come il leader mondiale nell’ambito della sicurezza stradale ed è anche la Casa che prima di tutte si è interessata di questo tema, quando nel 1959, introdusse la cintura di sicurezza a V a tre punti, ancora oggi utilizzata: si stima che abbia salvato oltre un milione di vite umane in tutto il mondo, grazie alla decisione di Volvo di condividere l’invenzione con gli altri costruttori, nell’interesse globale della comunità, andando oltre gli interessi economici.
L’incredibile decisione di limitare a 180 km/h le proprie vetture farà certamente discutere tantissimo l’intero mondo automotive nei prossimi mesi, inoltre metterà in evidenza l’incertezza su quali siano i diritti e i doveri delle Case automobilistiche in tema di sicurezza.
Sarà inoltre interessante capire come si muoveranno e quali decisioni prenderanno le altre Case, in risposta alla coraggiosa iniziativa di Volvo.