Vacanze Sicure 2023 è una campagna di sensibilizzazione messa in atto dalle istituzioni e dalle associazioni di categoria, per sensibilizzare gli utenti rispetto ai problemi relativi alla sicurezza stradale in funzione degli pneumatici, del loro controllo e della eventuale sostituzione per garantire un’estate sicura.
Al tavolo dei relatori, per la conferenza tenutasi presso l’Hotel 500 a Piazza dei Cinquecento (Stazione Termini), a Roma, si sono seduti il dottor Fabio Bertolotti direttore di Assogomma, Federpneus e il Direttore del Servizio Polstrada Filiberto Mastrapasqua.
Dopo la relazione del direttore Bertolotti che ha elencato in termini percentuali le deficienze del parco auto circolante, la ricerca, esposta in termini chiari e incontrovertibili desunti dai controlli di Polstrada, ha evidenziato in buona sostanza, come quasi il 18% degli utenti sia di fatto in una condizione di illegalità, ma paradossalmente incontrollabile.
Al termine della chiosa di Mastrapasqua, che ha confermato i dati delle rilevazioni della Polizia Stradale, la coordinatrice ha chiesto al parterre della stampa convenuta di intervenire con delle domande.
E’ importante anche la pressione di gonfiaggio
Dopo aver constatato nel silenzio assenso più assoluto il disinteresse dei colleghi (sic) nell’approfondire il tema, siamo intervenuti.
In prima istanza abbiamo sottolineato come il controllo della pressione, fondamentale per la sicurezza e l’usura degli pneumatici, è di fatto assente nella gran parte del parco circolante.
Fatto accertato dalla domanda rivolta agli astanti su quanti avessero recentemente controllato la pressione degli pneumatici sui loro veicoli personali, cui hanno fatto seguito sguardi arrampicati sui muri, negli interstizi o sui propri block-notes per non essere inchiodati alle proprie responsabilità.
Nessuno controlla perché non esiste una cultura a riguardo.
In tal senso abbiamo suggerito di fare pressioni presso l’esecutivo per varare norme che obblighino le Stazioni di Servizio a disporre di pressostati funzionanti, pena ammenda conseguente a relativi controlli.
In secondo luogo, esporre cartelli all’ingresso delle Stazioni medesime con l’indice puntato e l’espressione inequivocabile: “Hai controllato la pressione degli pneumatici “?
Poi, per quanto riguarda il consumo del battistrada e l’usura relativa degli stessi è necessario, a nostro avviso, alimentare una cultura, per cui chi non controlla la pressione e lo stato degli pneumatici, rischia la propria e la vita altrui, compresi i familiari trasportati.
In tal senso, una proposta potrebbe essere quella di inoltrare al Ministero competente l’input di produrre una serie di spot dove, ad esempio, una signora moderna elegante scende dal suo appartamento, sale sul suo Crossover e si pone alla guida.
Durante il brevissimo tragitto perde il controllo dell’auto, a causa degli pneumatici usurati, creando danni ai passanti e a sé stessa. Game Over.
Dal tavolo della presidenza si sono visti con chiarezza segni di assenso, mentre tra gli esangui e giovani colleghi si è levata una flebile voce che osservava che questo avrebbe potuto terrorizzare l’utenza. Esatto!
Questione di cultura
Se vogliamo sensibilizzare e costruire una cultura di responsabilità dobbiamo con coraggio rappresentare agli utenti, i reali pericoli che incombono a seguito di una condotta inidonea e illegale. Non c’è altro mezzo per ottenere risultati.
Anche in termini di vendita pneumatici e di profitti per tutto l’indotto. Dopodiché la parola è passata ai colleghi che hanno preferito il silenzio, nessuna domanda solo sguardi smarriti e vaghi…
A proposito, controlliamo almeno una volta al mese la pressione degli pneumatici di auto e moto, ma anche quella di furgoni e mezzi pesanti.
E se il battistrada è usurato, sostituiamoli. Ne va della nostra vita, non dimentichiamolo mai.
Premessa al commento sui dati
Venendo alle pure statistiche, utilizzando i dati diffusi in occasione della campagna Vacanze Sicure 2023 va premesso che:
- In Italia risultano immatricolati nel 2022 circa 53,7 milioni di veicoli di cui 40,2 milioni vetture con un’età media di 12 anni e 6 mesi. Sono il 59% le vetture con oltre 10 anni di età. Quasi il 10% delle vetture immatricolate ha più di 30 anni. Durante il 2022 si è assistito a un ulteriore invecchiamento del parco circolante che nel 2021 si attestava a 12 anni e 3 mesi. Questo è un dato in costante peggioramento da molti anni (fonte Aci giugno 2023).
- Le regioni prese a campione in questa edizione di Vacanze Sicure sono stati Piemonte 2.724 veicoli controllati), Valle d’Aosta (172), Veneto (1.955), Toscana 2.001), Marche (564) e Puglia (1.449).
- Il campione indagato ha un’anzianità pari a 8 anni e 10 mesi mentre la media del parco circolante italiano è oggi di 12 anni e 6 mesi. Quasi 4 anni di differenza tra età media dei veicoli circolanti in Italia e campione indagato sono molti e dovrebbero dare luogo a risultati più confortanti.
- Anche la prevalenza di controlli sulla viabilità autostradale, dove generalmente circolano le vetture in migliori condizioni, dovrebbe dar luogo a risultati positivi.
- Valle d’Aosta e Veneto sono due regioni tra le prime cinque in Italia con Parco circolante più giovane, mentre la regione Marche è dotata del parco auto “più green” d’Italia (fonte Aci 2023).
- Nelle sei regioni esaminate, caratterizzate da un forte volume di traffico, sia di business che turistico, ci sono 37 province e circolano oltre 12.539 milioni di vetture che rappresentano il 31,2% del totale nazionale.
I risultati complessivi di Vacanze Sicure 2023
Le auto con meno di 10 anni di età presentano problemi agli pneumatici nella misura di 1 vettura su 5.
Quelle che hanno più di 10 anni di età mostrano una frequenza ancor più significativa: 1 vettura su 3 ha problemi alle gomme.
Negli ultimi dieci anni sono stati controllati nell’ambito del progetto Vacanze Sicure oltre 100.000 veicoli in tutta Italia e, a prescindere dalla regione indagata, i risultati relativi alle non conformità delle gomme sono stati sempre mediamente allineati.
Se traguardassimo i risultati del campione sul parco circolante italiano, costituito da oltre 40 milioni di autovetture, si potrebbe stimare in 8 milioni di auto quelle che sono potenzialmente pericolose perché con pneumatici non conformi.
Pneumatici lisci
Nelle regioni oggetto dell’indagine Vacanze Sicure 2023 la media riscontrata di gomme lisce si attesta al 7% con significative variazioni tra la migliore, le Marche (3,72% del campione) e la peggiore la Puglia (10,70% del campione).
Se è vero che nelle province pugliesi si raggiungono mediamente percentuali di pneumatici lisci particolarmente elevate, vedi ad esempio Lecce con il 23% delle auto controllate e Foggia con il 17%, è altrettanto vero che nella provincia di Taranto la percentuale scende drasticamente a meno dell’1%.
Quest’ultimo dato si contrappone a quanto era stato rilevato nel 2019 (13%) che, grazie ad un’attività di controllo, aveva consentito di scoprire un commercio illegale di pneumatici usati di tipo invernale.
Un chiaro esempio di come i controlli possano rappresentare un deterrente alle illegalità.
Disomogeneità
Rientrano in questa categoria tutte quelle vetture che montano pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse oppure con due pneumatici invernali e due estivi, il cosiddetto “equipaggiamento misto”.
Il primo è un equipaggiamento vietato dal Codice della Strada, il secondo è esplicitamente sconsigliato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che dai costruttori di pneumatici.
La non omogeneità, che quest’anno si attesta mediamente al 7,65%, è in forte crescita rispetto ai valori pre-covid nelle stesse regioni. I valori raddoppiano e in alcune province triplicano.
Questa non conformità rappresenta un non irrilevante rischio per la sicurezza.
Danneggiamenti e pneumatici non omologati
Danneggiamenti e pneumatici non omologati si attestano su percentuali rispettivamente attorno al 2% e al 3%, senza marcate oscillazioni rispetto agli anni precedenti, anzi in miglioramento per quanto riguarda l’omologazione.
Dal 2012, ovvero ormai da 11 anni le vetture di nuova immatricolazione hanno un dispositivo che ci avvisa, attraverso una spia sul cruscotto, di problemi alla pressione delle gomme.
Uno stimolo agli utenti per effettuare un controllo presso un gommista e un contributo per ridurre i danneggiamenti dovuti a un incorretto gonfiaggio.