Una nuova Centauro per la cavalleria italiana

Centauro II

Una nuova Centauro per la cavalleria italiana. L’industria italiana vanta una considerevole tradizione nel campo dei veicoli da combattimento su ruote che equipaggiano le forze armate nazionali (v. Auto Tecnica n. 413) e hanno riscosso un buon successo anche all’estero. Ora è stata presentata una nuova macchina che si annuncia estremamente interessante, l’autoblindo Centauro II.

Della ben conosciuta Centauro I si diceva che avesse un cuore “un po’ Lancia”, in quanto la parte meccanica era di responsabilità dello stabilimento Iveco di Bolzano, realizzato nel 1937 dalla Lancia e rimasto attivo come Lancia Veicoli Industriali e poi Lancia Veicoli Speciali per entrare a far parte del marchio Iveco nel 1975.

Centauro II

Per realizzare veicoli con aspetti militari predominanti (come blindature e armamento) nacque un sodalizio tra la FIAT/Iveco e l’Oto-Melara (La Spezia) del gruppo Leonardo (già Finmeccanica). L’amministrazione della difesa nel 1985 richiese di avere un interlocutore unico e per questo nacque il CIO (Consorzio Iveco Oto). I successi non sono mancati perché il CIO ha realizzato 493 autoblindo (che chiameremo Centauro I per distinguerle dal modello attuale che è il II), 200 carri armati Ariete, 200 carri leggeri Dardo e l’elenco potrebbe continuare…

Secondo le concezioni della guerra moderna, che esaltano la mobilità, le autoblindo (che, per definizione, hanno trazione a ruote) stanno progressivamente soppiantando i carri armati (che hanno invece i cingoli); senza voler scendere nel dettaglio del dibattito “autoblindo contro carro armato” bisogna dire che, se il secondo in genere dispone di una maggiore protezione passiva, la prima ha una ben superiore mobilità – la velocità massima può essere quasi doppia – e ha il vantaggio che un colpo a segno o una mina che distruggano una ruota non fermano il mezzo (che nei tipi più grandi ha sei o otto ruote) mentre un cingolo spezzato paralizza un carro e costringe l’equipaggio ad abbandonarlo.

L’architettura della blindo Centauro è ben conosciuta: si tratta di un 8×8 con torretta rotante per 360° in posizione piuttosto arretrata (il centro della torretta è in corrispondenza del terzo asse), armata con un cannone di calibro e potenza corrispondente a quella dei carri armati. La nuova versione Centauro II (MGS 120/105), però, è il risultato di un’integrale riprogettazione che ha tenuto conto delle esperienze ottenute dopo un primo “restyling” (per usare un termine automobilistico) del 2005, quando il cannone da 105 mm a canna rigata, standard su diversi tipi di carri della NATO, fu sostituito con un più potente pezzo da 120 mm ad anima liscia. Questa versione fu acquistata dalla Guardia Reale dell’Oman.

Centauro II

L’idea di una nuova versione della blindo fu maturata, in stretta collaborazione tra CIO e Direzione Armamenti Terrestri del ministero della difesa nel 2011 e il contratto di sviluppo fu sottoscritto nel dicembre 2011.

L’attività di sviluppo è proceduta in modo spedito e già nel 2015 si sono visti i primi prototipi non ancora completi per arrivare alla presentazione di un esemplare nell’aspetto definitivo alla fiera degli armamenti terrestri tenutasi a Parigi dal 13 al 17 giugno. In Italia, infine, il primo esemplare definitivo è stato oggetto di una presentazione il 19 ottobre scorso a Roma; negli stessi giorni è giunto in parlamento il decreto relativo ad un ordine per le prime 11 macchine, considerate di pre-serie, più altre 39 di serie.

E veniamo agli aspetti automobilistici di questa erede delle tradizioni Lancia (la prima vera autoblindo italiana di successo è stata la Lancia 1Z del 1915). Il suo motore è l’Iveco DV Vector 20 8V, un turbodiesel con due turbocompressori e intercooler a otto cilindri a V (con angolo di 90°) di 20.080 cm3, con potenza di 720 HP a 2.100 giri/min di standard Euro 3. L’alimentazione è a gasolio o cherosene per impiego militare JP-8 e F-34 e il raffreddamento è ad acqua con due circuiti (uno per il motore e uno per gli impianti ausiliari); la sua coppia massima è di 2.500 Nm tra 1.200 e 2.000 giri/min ed il consumo è di 145,5 grammi per HP/ora. Nell’impiego pratico questo valore si traduce in 1,54 km con un litro o 65 litri per 100 km.

La trasmissione Fiat Power Train si avvale di un cambio ZF 7HP902 con sette marce avanti e una retromarcia; tutte le ruote sono motrici e quelle del primo, secondo e quarto asse sono sterzanti (nel caso dell’ultimo asse solo fino a 20 km/h); nella marcia normale su strada sei ruote sono motrici e quattro sterzanti.

Centauro II

Le sospensioni sono indipendenti di tipo McPherson, con escursione di 320 mm, con cilindri idropneumatici e, infine, le ruote montano pneumatici tubeless run flat 14.00 R20, sostituibili, in opzione con i 415/80 R685 con diametro aumentato, tutti collegati al sistema CTIS (controllo digitale della pressione).

Dal punto di vista militare la Centauro II ha come armamento primario un cannone Leonardo 120/45 da 120 mm con dotazione di 12 colpi più 19 di riserva; l’armamento secondario si compone di una mitragliatrice Beretta MG.42/59 (soprannominata Maria Grazia), versione su licenza della tedesca Rheinmetall MG 3 da 7,62 mm. In opzione sono previste altre uno-due mitragliatrici (MG.42/49 o Browning M2HB da 12,7 mm) o, in alternativa, un lanciagranate automatico General Dynamics Mk.19 da 40 mm. L’equipaggio si compone di quattro persone: il comandante del veicolo, il guidatore e due addetti all’armamento.

La scheda tecnica
Autoblindo cacciacarri e da esplorazione, con quattro persone d’equipaggio

Motore: un turbodiesel Iveco Vector 20 a 8 cilindri a V, raffreddato ad acqua, di 20.080 cm3, con potenza di 720 HP a 2.100 giri/min. Capacità carburante 520 litri.

Dimensioni e pesi: lunghezza (compreso il cannone rivolto in avanti) 8,26 m, larghezza 3,12 m, altezza 3,65 m, carreggiata 2,65 m, altezza minima da terra 0,40 m, peso totale 30.000 kg circa.

Prestazioni: velocità massima oltre 105 km/h, consumo 65 litri/100 km, autonomia 800 km, pendenza superabile 60°, inclinazione laterale massima 30°, ostacolo superabile 0,60 m, trincea superabile 2 m, guado massimo 1,5 m, raggio di sterzata 9 m.

Armamento: un cannone da 120 mm con 12-31 colpi (in opzione cannone da 105 mm), una mitragliatrice da 7,62 mm con 750 colpi più armi opzionali (una-due mitragliatrici da 7,62/12,7 mm o un lanciagranate da 40 mm con 96 colpi).