Tutto quello che c’è da sapere su BOTTEGAFUORISERIE

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foto © Stellantis

È nata oggi 4 novembre, con una conferenza stampa virtuale via Zoom, il progetto che unisce Alfa Romeo e Maserati in un ecosistema di artigianalità, performance e business.

BOTTEGAFUORISERIE unisce Alfa Romeo e Maserati sotto un’unica visione strategica: celebrare il saper fare italiano attraverso personalizzazione estrema, restauro d’eccellenza e prestazioni da competizione.

Durante la presentazione ufficiale, i manager Stellantis coinvoli nell’iniziativa hanno illustrato una strategia che va ben oltre il semplice programma di “customizzazione”.

Alla guida del progetto c’è Cristiano Fiorio, che in FCA prima e Stellantis poi ha ricoperto numerose cariche dal Marketing alla gestione del team Alfa Romeo in Formula 1.

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Jean-Philippe Imparato, CEO di Maserati, durante la conferenza stampa – foto © Auto Tecnica

Non abbiamo bisogno di altri brand – ha spiegato – ma avevamo bisogno di una divisione che unisse la massima expertise dell’azienda quando parliamo di artigianalità, dell’eccellenza italiana del saper fare, della manifattura vera italiana”.

Emozione e business in perfetto equilibrio

Alla prima domanda che chiede come si pensa di gestire i due aspetti importanti dell’emozione e del business, risponde con concretezza Jean-Philippe Imparato: “BOTTEGAFUORISERIE – ha affermato il CEO di Maserati – è uno strumento di marketing e allo stesso tempo è un’emozione, ed è fondamentale per ritrovare la questi profitti di cui abbiamo bisogno per Maserati”.

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I numeri parlano chiaro: attualmente circa il 25% delle Maserati vendute sono personalizzate.

L’obiettivo è portare questa percentuale al 40%, con un impatto molto elevato sui margini. “Se faremo questo con passione e impegno – ha proseguito Imparato – potremo rapidamente e velocemente portare Maserati a un altro livello di prestazione, anche economico”.

A dare qualche dettaglio in più sulla dimensione emotiva, ci ha pensato Santo Ficili, CEO di Alfa Romeo e COO di Maserati: “Sulle emozioni ci sarebbe tantissimo da dire. BOTTEGAFUORISERIE rappresenta la possibilità di personalizzare le vetture sulle richieste specifiche dei nostri clienti. Andiamo a toccare esattamente le corde del sentimento e dell’emozione”.

Un progetto che è un ecosistema virtuoso

BOTTEGAFUORISERIE si articola in quattro anime distinte ma interconnesse.

Si tratta di BOTTEGA, FUORISERIE, La Storia e Corse, con una struttura che riflette la complessità e la ricchezza del patrimonio dei due marchi.

Il cuore pulsante del progetto è BOTTEGA, il laboratorio dove prendono vita le vetture few-off come la 33 Stradale e la MCXtrema.

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Santo Ficili, CEO di Alfa Romeo e COO di Maserati – foto © Auto Tecnica

Come ha raccontato Fiorio, “abbiamo venduto la 33 Stradale a un prezzo decisamente elevato, abbiamo una lunga lista d’attesa e un ritorno sull’investimento positivo fin dal primo giorno. Per essere chiari, si tratta di un’attività molto proficua”.

Il modello di business è innovativo: vendita diretta supportata dalla rete di concessionari, con un coinvolgimento totale del cliente nel processo creativo.

Il 90% dei nostri clienti – ha proseguito Fiorio – vive di passione per l’automobile. Non solo vogliono seguire passo a passo la creazione del loro gioiello personalizzato, ma spesso li coinvolgiamo anche nella creazione del progetto stesso”.

Un cliente è andato a Modena quattro volte in sette mesi per seguire la nascita della sua vettura.

Per lui era come aspettare un figlio” ha raccontato Fiorio, descrivendo perfettamente il legame emotivo che si è creato in quel caso tra l’acquirente e l’auto.

Un’evoluzione estrema della personalizzazione

Il programma FUORISERIE rappresenta invece l’evoluzione e l’ampliamento del precedente programma Maserati, ora esteso anche ad Alfa Romeo.

È Ficili che ha chiarito questo aspetto: “In realtà è molto di più. Abbiamo lanciato a inizio anno Officine Fuoriserie Maserati, che era sostanzialmente un primo progetto. La personalizzazione riguarda principalmente estetica e interni per le vetture stradali, mentre per i clienti che vogliono spingere oltre esistono programmi track-only dove è possibile intervenire anche sulla meccanica”.

Abbiamo programmi con tuning personalizzato – ha aggiunto Fiorio – con un’équipe di ingegneri che scende in pista con il cliente”.

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Imparato ha infine messo in evidenza l’importanza per la rete: “Oggi siamo pronti in tutti gli aspetti gestionali per partire con questo progetto. La rete rete è totalmente coinvolta ed è in grado di vendere ogni livello di personalizzazione con noi per ogni vettura”.

Con La Storia, custodi del patrimonio

Un aspetto fondamentale di BOTTEGAFUORISERIE è la cura del patrimonio storico attraverso le Officine Classiche.

Ficili ha annunciato: “Stiamo pensando di rilanciare Officine Classiche Maserati, la possibilità di offrire al nostro cliente la disponibilità di ricambi, la certificazione, la riparazione di vetture classiche”.

Il progetto prevede la creazione di una rete globale di assistenza specializzata.

Abbiamo in mente di rafforzare la capacità di fornire ricambi, certificare e riparare le vetture qui a Modena, e magari estendere questa rete a tutto il mondo”.

Ficili ha proseguito raccontando un aneddoto sull’heritage Maserati.

In un solaio qui a Modena – ha affermato – abbiamo trovato disegni a mano a china realizzati su carta lucida che, secondo me, sono delle opere d’arte. Anche questo è un modo per far capire qual è la storia di questo meraviglioso brand”.

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Cristiano Fiorio, General Manager di BOTTEGAFUORISERIE – foto © Auto Tecnica

Infine, la sezione Corse rappresenta il ponte tra competizione e produzione stradale.

Le recenti vittorie di Maserati nella GT2 European Series dimostrano la validità di questo approccio.

Il know-how acquisito in pista si trasferisce direttamente sulle vetture stradali, alimentando un ciclo virtuoso di innovazione.

Motor Valley: un territorio, infinite competenze

BOTTEGAFUORISERIE nasce nel cuore di quella che Fiorio definisce la “Motor Valley allargata” che comprende Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.

Una rete di circa 15mila piccole e medie imprese che rappresentano l’eccellenza della manifattura italiana.

Abbiamo tanti poli che si alimentano l’uno con l’altro – ha spiegato Fiorio – Siamo a Modena, abbiamo il Centro Stile a Torino, costruiamo la 33 Stradale a Rivalta vicino a Torino, abbiamo il museo ad Arese vicino a Milano. Sono tutti tasselli di una setssa storia e senza questa storia non ci sarebbero né il presente né il futuro”.

A sottolineare l’importanza dell’italianità ci pensa Imparato.

Posso dire – spiega – che oltre l’80% delle vetture è italiano. Essendo a Modena, avendo localizzato tutto a Modena e lavorando con 15mila persone nella Motor Valley, possiamo affermare di essere a un livello di localizzazione fantastico, grazie al quale possiamo combinare passione, business e anche italianità”.

La piattaforma Giorgio, asset strategico

Una rivelazione importante è emersa durante la conferenza e riguarda la piattaforma Giorgio, base tecnica delle supercar del progetto.

Imparato ha annunciato: “Abbiamo fatto passare l’Euro 7 a Giorgio. Che cosa vuol dire? Significa che potremo usare questa piattaforma, la cui durata era prevista non oltre il 2027, fino al 2032. Si tratta di una decisione strategica che garantisce continuità. Senza Giorgio e senza Giorgio BOTTEGAFUORISERIE non esisterebbe”.

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In pratica, una base tecnica d’eccellenza che può essere ibridizzata e aggiornata per rispondere alle evoluzioni normative e di mercato.

Persone, passione e profitto

Quando gli è stato chiesto dell’investimento necessario, Fiorio ha dato una risposta che rivela molto sulla filosofia del progetto.

Non parliamo mai di investimenti – ha affermato – Io a CEO e COO ho chiesto le persone, perché per realizzare questi progetti ci vuole il commitment di chi lavora”.

E il risultato, seocndo il responsabile di BOTTEGAFUORISERIE, è stato sorprendente: “È il momento in cui ho visto tutta l’azienda muoversi all’unisono come mai prima. Tanti vogliono venire a lavorare in questo department e sono molti i colleghi che ci sono stati ‘prestati’ dalle altre realtà aziendali, dal Legal al Purchasing, dal Design al Motorsport”.

La sostenibilità economica deriva dalla struttura stessa del business: “Sono progetti – ha proseguito Fiorio – che nascono con più domanda che offerta. Realizziamo poche vetture perché vogliamo mantenere alte sia l’equity sia la disponibilità. Quando hai più domanda che offerta e riesci a supportare il finanziamento tramite la domanda, crei un ecosistema virtuoso”.

L’etica del limite

Un punto fondamentale emerso durante la presentazione riguarda l’approccio etico al business.

Imparato su questo aspetto è stato chiaro: “Con Santo e Cristiano abbiamo deciso di non dare vita a nessuna speculazione. Quando abbiamo realizzato le GTA, avevamo affermato che avremmo prodotto 500 vetture. Ebbene, sono state esattamente 492 più 8 di demo. Per la 33 Stradale, ne abbiamo costruite 33 più il modello zero”.

Questa filosofia si basa sul “rispetto dei clienti, rispetto del prezzo, rispetto del mercato. Questo è il nostro modo etico di lavorare”.

Clienti, un’esperienza immersiva

La strategia di coinvolgimento dei clienti va ben oltre la semplice vendita. Ficili ha raccontato che “la settimana scorsa insieme con Cristiano ho consegnato una bellissima MCXtrema a un cliente, l’abbiamo fatto qui a Modena. È un modo per portare i clienti sempre più vicino a noi”.

I clienti possono visitare i vari luoghi simbolo del progetto.

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Un momento della conferenza stampa su BOTTEGAFUORISERIE con i tre manager che rispondono alle domande dei giornalisti – foto © Auto Tecnica

Ha proseguito Ficili: “alcuni li portiamo a Modena, altri al museo di Arese, altri ancora al museo Panini recentemente aperto, o ancora a Rivalta dove viene prodotta la 33 Stradale. Per noi si tratta di un modo di operare che si sta rivelando molto positivo”.

La rete di vendita protagonista della trasformazione

Il ruolo dei concessionari è centrale nella strategia del progetto.

Ficili ha sottolineato che “sono i nostri concessionari che in fin dei conti parlano tutti i giorni con i nostri clienti. Abbiamo intrapreso un piano di formazione dei nostri venditori a livello globale in tutto il mondo, proprio per andare a capire quali sono le esigenze dei nostri acquirenti”.

Imparato ha aggiunto che “l’alleanza con la rete mi sembra assolutamente fondamentale. Sappiamo lavorare a un livello di prestazione altissimo e sappiamo anche personalizzare le auto in base a una relazione quotidiana con i dealer Maserati nel mondo”.

Cross-fertilization tra i marchi

Un aspetto innovativo del progetto è la contaminazione reciproca tra Alfa Romeo e Maserati.

Secondo Fiorio “realizzeremo attività per Maserati che non facevamo per Alfa Romeo e viceversa. All’interno di Alfa Romeo abbiamo un brand importantissimo che si chiama Quadrifoglio, rivolto a persone che hanno una grande passione. Perché non pensare, in futuro, anche nell’ambito del Quadrifoglio di poter offrire delle personalizzazioni di un certo livello?”.

Questa visione aperta permette di amplificare le competenze in quanto, secondo il manager, c’è un legame storico tra i due marchi, visto che a Modena si è lavorato anche sulle Alfa Romeo 8C e 4C.

Il ritorno a casa di GranTurismo e GranCabrio

Un altro annuncio importante riguarda il trasferimento della produzione di GranTurismo e GranCabrio a Modena, a rivelarlo è Ficili

Trasferira la produzione da Mirafiori a Modena è un progetto importante perché in questo modo GranTurismo e GranCabrio tornano nella loro casa. Tutto ciò è possibile per l’avvio della produzione della 500 ibrida a Mirafiori. Il ritorno di due modelli iconici è la dimostrazione che vogliamo offrire ai nostri clienti un prodotto tipicamente italiano con un brand Maserati che rappresenta l’italianità dentro Stellantis”.

Qualità prima della quantità

A una domanda sulle aspettative di mercato, Fiorio ha risposto con pragmatismo.

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Il mercato lo conosciamo – ha affermato il responsabile di BOTTEGAFUORISERIE – perché è circoscritto, si tratta di pochi clienti ai quali vogliamo parlare in maniera molto diretta e unica. La risposta che ci aspettiamo da questi acquirenti fedeli è di non esagerare”.

I parametri del successo sono chiari: “Questi programmi funzionano se rimangono col focus sulla cura dei clienti, quindi è fondamentale non esagerare in produzioni elevate perché altrimenti le vetture perdono di valore e cala anche l’attenzione al dettaglio”.

Ha aggiunto Imparato che “sulle supercar abbiamo un potenziale di 100, 200 all’anno. Sulle personalizzazioni l’obiettivo è il 40% dei volumi. Non si tratta di una distrazione dalla nostra attività ma del nostro core business che nasce grazie ai nostri modelli”.

Un progetto che ispira l’azienda

L’entusiasmo interno a Stellantis per BOTTEGAFUORISERIE è palpabile.

Imparato ha raccontato che “per la prima volta nella mia carriera, nessuno in Stellantis chiedeva soldi, tutti volevano venire a lavorare con noi. L’energia che il progetto genera è un valore in sé, significa passione nell’azienda. È qualcosa che vogliamo sviluppare”.

BOTTEGAFUORISERIE pensa anche ai servizi collaterali.

Ancora Fiorio: “Stiamo aprendo un centro di ‘nursery’ anche per Alfa Romeo dove, oltre a dare un servizio di carrozzeria e meccanica, manterremo in ordine le vetture dei clienti in modo che siano sempre pronte all’utilizzo in qualsiasi parte del mondo”.

Si tratta di un approccio olistico che integra e completa l’esperienza del cliente, offrendo un servizio che va dalla personalizzazione iniziale alla manutenzione permanente, includendo anche le vetture storiche.

Un manifesto dell’eccellenza italiana

BOTTEGAFUORISERIE non è semplicemente un programma commerciale, ma un vero e proprio manifesto culturale del saper fare italiano.

Come ha sintetizzato Fiorio, “la nostra missione è chiara: rendere omaggio al patrimonio di heritage di Alfa Romeo e Maserati e scrivere il prossimo capitolo della loro storia fatta di audacia, bellezza e autenticità. La performance è espressione di cultura. Creare bellezza è una forma d’arte”.

Il progetto dimostra che è possibile coniugare tradizione e innovazione, passione e business, artigianalità e tecnologia.

In un mercato automobilistico in rapida trasformazione, BOTTEGAFUORISERIE rappresenta una risposta italiana.

Non per inseguire le mode, ma per riaffermare valori che hanno attraversato più di un secolo di storia automobilistica.

Imparato ha concluso la conferenza stampa affermando “se vogliamo resistere non solo oggi ma anche domani, dobbiamo assolutamente lavorare sulla nostra italianità, sul nostro legame con la Motor Valley. Possiamo combinare passione, business e italianità. Questo sarebbe per me un modo nono solo per resistere ma anche svilupparci all’estero, portando l’italianità fuori dai confini nazionali”.

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