Tutta nuova e anche a GPL la SEAT Ibiza

SEAT

La rincorsa al rafforzamento dell’immagine SEAT iniziata nel 2012 con la Leon prosegue a colpi di novità, le ultime delle quali sono la Ateca, la Leon e l’ultima nata Ibiza, cui si aggiungerà presto il ‘suvvino’ Arona. Luca De Meo, presidente di SEAT S.A. non ha dubbi: l’azienda che lui rappresenta sta accrescendo la considerazione all’interno del Gruppo Volkswagen e la nuova Ibiza ne è un’ulteriore dimostrazione. Il 2016 è stato un anno record per la Casa spagnola, con risultati finanziari e un utile record. E restando in Italia, dal 2012 al 2016 SEAT ha incrementato del 63% la sua performance, con un primo quadrimestre 2017 che segna un +14%, il doppio della crescita media del mercato. Leon e Alhambra hanno venduto come non mai e Ibiza ha superato le 150k unità, il 12% delle quali è venuta in Italia. Ed è proprio la nuova Ibiza, una vettura di segmento B che da sempre ha generato volumi interessanti e ha creato l’immagine giovane al marchio, che SEAT punta per confermare e possibilmente migliorare ancora la posizione raggiunta. Ottimismo dunque. Sicuramente i tedeschi sono quelli che comandano, ma in Spagna si respira un’aria nuova poiché sentono di aver accresciuto la loro reputazione nel Gruppo al punto da vedersi assegnato per la prima volta lo sviluppo di una piattaforma, la MQB in formato A0, che sarà poi estesa, con le opportune flessibilità, agli altri marchi.

Seat Ibiza MPI

Tutta nuova
Ibiza è nata 33 anni fa con un design firmato Giugiaro e da allora è stata venduta in circa 5,5M di esemplari dei quali si stima il 10% sia ancora circolante. E’ stato Joachim Garcia, capo del design esterno, a introdurre le principali novità della Ibiza, a partire dalla già citata piattaforma per passare poi alla carrozzeria che impiega, a seconda delle sollecitazioni, acciaio a bassa media o elevata resistenza, ottimizzato negli spessori e nella forma per offrire un complesso che, a conti fatti, risulta essere il 33% più rigido del precedente e con migliori performance nel crash test. SEAT

La nuova Ibiza non sarà più prodotta nella versione 3 porte, essendo ormai anche il pubblico più giovane orientato verso la comodità delle 5 porte. Dal punto di vista estetico, lateralmente la Ibiza si distingue per la fascia alta e con le superfici scolpite e per i contenuti sbalzi, che hanno consentito di mantenere una lunghezza di 4.059mm, praticamente la stessa del modello precedente. Sale invece sensibilmente la larghezza, che coi 1.780mm attuali è quasi 90mm maggiore che in passato col risultato di un aspetto più importante e più spazio per chi occupa l’abitacolo.

Non solo, questo ha consentito anche di allargare la carreggiata anteriore di 60mm e la posteriore di 48mm, con un passo che è salito di 95mm (ora siamo a 2.564mm) a ulteriore vantaggio della spaziosità e anche dell’aspetto generale della vettura, ora vicino a quello della Leon. Sufficientemente curati gli interni, con materiali per la plancia che al tatto si avvicinano a quelli utilizzati sulle vetture premium del Gruppo. Sicurezza e assistenza ala guida rientrano nei parametri odierni, anche se certe dotazioni ereditate da Leon e Ateca non sono così comuni su questo segmento. C’è anche il Drive Profile che con tre modalità preimpostate Eco, Normal e Sport consente di sceglie diverse reattività della vettura, con la quarta opzione, Individual, che consente di personalizzare una lunga serie di parametri. Per l’impianto stereo SEAT si è affidata alla nota BeatsStudio con 7 altoparlanti e un ampli a 8 canali da 300W.

Motori: si punta su downsizing
La formula ‘tre cilindri bialbero di 1.000cc’ è stata giudicata ideale per Ibiza e dunque questo motore è proposto in numerose varianti. Due livelli di potenza per la Seat Ibiza 1.0 MPI (65 e 75 CV) e altrettanti per la Seat Ibiza 1.0 TSI turbo, intercooler e iniezione diretta (95 e 115 CV). I motori TSI hanno pure la fasatura di aspirazione e scarico variabile. Per tutti gli intervalli di manutenzione arrivano a 30.000 km. Quando però si sale sulla stessa vettura che monta un motore con più centimetri cubici viene però spontaneo chiedersi se non sia invece questa la strada da perseguire per ottenere la migliore combinazione tra prestazioni ed emissioni. In effetti il quattro cilindri 1.5 TSI da 150 CV, potenza esuberante a parte, siamo convinti che utilizzato attorno al regime di coppia massima con le marce alte sia decisamente competitivo col piccolo tre cilindri a livello di consumi. Un confronto tra diverse filosofie che resta aperto tra i sostenitori dell’una o dell’altra soluzione. Infine i diesel della Seat Ibiza1.6 TDI verranno proposti su tre livelli di potenza, 80, 95 e 115 CV. E in questo range saranno sicuramente abbondanti le preferenze del pubblico italiano che utilizzerà la Ibiza come vettura tuttofare e non prettamente urbana.

La dinamica
Nel test drive organizzato da SEAT nei dintorni di Barcellona abbiamo provato la motorizzazione 1.0 TSI da 115 CV nell’allestimento sportivo FR, che senza poggiare su un assetto troppo rigido. consente di apprezzare la rigidità della scocca, con un comportamento dinamico decisamente buono, con le sospensioni che svolgono egregiamente il loro compito. Queste sono le classiche McPherson anteriori e ad assale posteriore semirigido. Contenuta la trasmissione delle vibrazioni all’abitacolo, segno di una buona insonorizzazione. Lo sterzo elettroassistito è uno dei migliori tra quelli delle vetture di questo segmento per precisione e sensibilità. Il cambio manuale a 6 marce consente di sfruttare la coppia del motore in accelerazione, col tipico ‘sound’ che diventa ben percettibile oltre i 3.000 giri e consente accelerazioni davvero brillanti. La Casa dichiara da 0-100 km/h in 9,3s. Ma ciò che stupisce, vista l’esigua cilindrata, è la ripresa, che consente sorpassi senza utilizzare troppo il cambio.

Versioni e prezzi
Sono previsti tre livelli di allestimento, come ha ribadito Gianpiero Wyhinny, direttore SEAT Italia e convinto sostenitore dell’immagine giovane della SEAT in generale e della Ibiza in particolare. Considerando il motore 1.0 Eco TSI da 95 CV si parte dalla Style, proposta a 15.650 € e si arriva alla ECxellence  a 17.400 €, lo stesso prezzo cui viene proposta la versione più sportiva FR, disponibile anche col motore 1.0 Eco TSI da 115 CV al prezzo di 18.000 €, sempre c.i.m. L’accesso alla gamma Ibiza avviene con la 1.0 benzina da 75 CV che nell’allestimenti Style costa 15.050 €. Strategica poiché è una primizia nel segmento, sarà la versione col motore alimentato a metano 1.0 TGI da 90 CV, disponibile dopo l’estate 2017. Un passo importante specie in Italia, come ha sottolineato Wyhinny, dove la rete di distribuzione non è certo ancora perfetta ma è comunque la migliore d’Europa. Entro fine anno arriverà anche il quattro cilindri 1.5 TSI da 150 CV che in abbinamento all’allestimento FR promette prestazioni decisamente interessanti, così come ci si aspetta dal quattro cilindri diesel 1.6 TDI da 95 CV (disponibile anche con 80 CV) che completerà la gamma all’inizio del 2018. Un po’ più di pazienza per il cambio automatico con doppia frizione e 7 rapporti DSG, che arriverà in opzione nel primo semestre 2018. Visto il tipo di macchina e la tendenza del mercato ci saremmo aspettati maggior reattività verso questo tipo di pubblico, ma come ha ribadito Wyhinny questa è la strategia decisa dall’azienda. Da metà aprile configuratore attivo per creare la propria Ibiza. Tra giugno e luglio tour di presentazione e da settembre lancio ufficiale coi ‘porte aperte’ nelle concessionarie SEAT. ‘SEAT Senza Pensieri’ lascia intuire un’offerta finanziaria ‘facile’, basata su rate mensili per 3 anni/36.000km tutto incluso e maxi rata finale. Una formula che i concessionari saranno lieti di proporre a chi si avvicinerà alla nuova Ibiza.