
Ha ragione Amko Leenarts, direttore del Design di Ford Europa quando afferma che lui e il suo staff volevano che “la nuova Focus fosse un prodotto di cui i clienti si potessero innamorare al primo sguardo, rimanendole poi fedeli nel tempo”. In effetti per qualche strana alchimia che è difficile spiegare razionalmente, la nuova Focus si fa apprezzare fin dalla prima occhiata, confermando poi l’impressione quando ci si siede dietro il volante. Suggestione di un marchio così fortemente storico? Indubbiamente l’ovale blu ha un suo fascino, ma la nuova Focus non è solo questo, è anche un concentrato di sostanza che deriva da un progetto razionale.
AutoTecnica ha provato la versione 1000 Ecoboost Benzina Active da 125 CV (92 Kw), un motore innovativo, annoverabile fra i ‘downsized’ con cui i Costruttori cercano di aumentare i rendimenti e abbattere le emissioni. La Ford, comunque, per le proprie SW prevede anche in listino altri motori, fra cui un benzina da 1,5 litri turbo (150 CV) e due diesel da 1,5 litri (95 – 120 CV) e 2,0 litri (150 CV) tutti sovralimentati, accoppiati a un cambio manuale a 6 velocità o automatico.

Più lunga e più abitabile della versione precedente, con dimensioni di 4.693/1.844/1.490 mm (rispettivamente lunghezza, larghezza e altezza), ha un look slanciato e attuale. Il frontale è aggressivo con i tradizionali fari Focus appuntiti che proseguono sui parafanghi anteriori e la grande calandra con griglia integrale. Sul Front-end, troviamo il classico “Blue-oval” col marchio del brand. Il parabrezza è ampio e molto inclinato (il che penalizza un po’ le alette parasole, basse e parzialmente inefficaci), ben inserito fra stretti e aerodinamici A-pillar che accentuano la dinamicità del veicolo.

La fiancata è molto elaborata nella zona lamierata e, pur avendo Gap&flash (giochi e profili) non proprio esemplari, conferisce un senso di robustezza generale a questo veicolo, percezione che notoriamente è gradita e attesa dai clienti di Ford. I cristalli laterali, sagomati per seguire la linea di cintura, vanno a rastremarsi sopra i voluminosi e incurvati parafanghi posteriori, determinano un D-Pillar molto stretto e praticamente contiguo col cristallo del lunotto che è molto avvolgente. I fanali grandi e sdoppiati sono a sviluppo orizzontale alle estremità posteriori dove l’elemento più evidente è il grande e comodo portellone dotato di un vistoso spoiler aerodinamico.
L’abitacolo, anche in virtù delle dimensioni generali esterne, è ampio e ben disegnato. Dietro un volante dotato di molti comandi, la plancia è moderna articolata e ricca di elementi classici e tecnologici. Il quadro strumenti davanti al conducente è classico con due elementi circolari ai lati, ma appena oltre, abbiamo sotto gli occhi un tecnologico display da 8” per le funzioni interattive relative a infotainment, web, etc. Sotto prima che inizi il vero e proprio tunnel, troviamo una prima consolle per la gestione tradizionale dell’infotainment (da notare che la forma richiama la sagoma della calandra anteriore);

sotto c’è una seconda consolle, più piccola ma pratica e intuitiva, per i comandi del sistema di climatizzazione. Tutti i comandi sono ergonomicamente ben disposti e la stessa cura ergonomica si riscontra per i sedili, in particolare per gli anteriori, con cui si trova facilmente la giusta postura per guidare la Ford Focus SW. Ma il punto forte dell’abitacolo della nuova Focus SW, è il bagagliaio. Con l’allungamento del veicolo, Il volume bagagli a disposizione varia da 608 e ben 1.653 litri. Il vano è ben progettato, regolare, versatile e pratico per via dello schienale posteriore abbattibile anche parzialmente; inoltre, cosa non trascurabile, presenta finiture interne curate per non danneggiare bagagli sensibili e il piano di carico, una volta superato il battivaligia poco pronunciato, è privo di scalini per facilitare la sistemazione più razionale.
Fra le curiosità evidenziamo un ingegnoso dispositivo in materiale plastico che, intervenendo all’apertura delle porte, protegge i bordi evitando scrostature della vernice alla propria auto e alle altre in caso di lievi contatti. Un’occhiata all’ engine-bay ci rivela una buona disposizione dei sistemi e componenti: non abbiamo notato criticità per incipienti anomalie, anche se l’aspetto generale denota una certa approssimazione per il routing di cablaggi e tubazioni.
Su strada la nuova Ford Focus, col motore 1000 Ecoboost, ha rivelato una adeguata capacità a disimpegnarsi. Nonostante il motore ‘downsized’, si è rivelata gradevole nella conduzione nei tratti extraurbani e autostradali, sfruttando la coppia sostanziosa tipica della sovralimentazione. Qualche sorpasso a pieno carico stimolato dal piede pesante sull’acceleratore evidenzia i limiti della cilindrata, tuttavia prese le misure anche questa manovra non mette in imbarazzo. Buono il comfort all’interno abitacolo dove sono quasi assenti fruscii aerodinamici, presenza motore e rumorosità di aspirazione. Decisamente di livello, e al top della produzione Ford, la dotazione di sicurezza.
Non ci dilunghiamo sui numerosi dispositivi, ma ricordiamo l’Adaptive Cruise Control con Stop&Go, lo Speed Sign Recognition e il Lane Centring, un pacchetto che supporta il veicolo nel mantenimento della distanza di sicurezza da chi lo precede e della corretta traiettoria in corsia, regolando inoltre la velocità in base ai limiti segnalati. L’ACC funziona a velocità fino a 200 km/h. Le sospensioni risultano invece un po’ ‘nervose’ e non filtrano adeguatamente asperità e irregolarità del fondo stradale: probabilmente risentono dell’abbinamento fra pneumatici ribassati (215/50 R18) e la taratura calibrata per consentire il trasporto di oggetti voluminosi/pesanti: del resto chi è indirizzato verso le SW, sa che in alcuni casi questo è il compromesso per avere più spazio a disposizione e versatilità di utilizzo, qualità per le quali la nuova Ford Focus SW si fa apprezzare pur mantenendo stile e dinamicità.
