Nelle sale del MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, The Golden Age Of Rally rappresenta il viaggio nell’epoca d’oro di questa disciplina sportiva.
Protagonista una delle collezioni più importanti al mondo, quella della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica.
Una collezione unica per il palmares delle vetture esposte. I modelli, conservati nel loro stato originale, provengono dalla collezione di Gino Macaluso, imprenditore, designer, navigatore di rally.
Le vetture-mito che, dagli anni ‘60 ai ‘90 hanno vinto le più importanti gare internazionali, dal Rally di Montecarlo al Rally Safari, passando per il Rally Mille Laghi (Finlandia) fino al Rally di Sanremo.
The Golden Age of Rally: il percorso espositivo
Gli spettatori avranno l’occasione di rivivere ciò che fu il leggendario duello fra trazione posteriore (Lancia Rally 037) e quattro ruote motrici (Audi quattro), fino ai ‘mostri’ del Gruppo B, passando alle competizioni intercontinentali, come quella tra Toyota Celica e Lancia Delta Integrale 16 valvole.
Le vetture in mostra
Partendo dagli anni ’60 si potranno ammirare, in sequenza:
- la BMC Mini Cooper S (1966);
- la Ford Cortina Lotus (1966)
- la Ford Escort RS Miki (1969).
Seguono poi gli anni ’70, rappresentati da:
- Porsche 911 st (1970);
- Lancia Fulvia Coupè HF 1.6 (1970);
- Fiat 124 Spider (1971);
- Alpine Renault A110 (1973);
- Lancia Stratos (1976);
- Fiat 131 Abarth GR.4 (1978).
Le grandi sfide tra gli anni ’80 e ’90, saranno evocate da:
- Lancia Rally 037 (1984);
- Delta S4 (1986);
- Delta HF Integrale 16v (1990);
- Delta HF Evoluzione Safari (1992);
- Audi quattro (1981);
- Renault R5 Turbo (1981);
- Peugeot 205 Turbo 16 (1986), gentilmente concessa dal museo L’Aventure Peugeot di Sochaux (Francia);
- la Toyota Celica GT-4 ST165 (1990).
Fiore all’occhiello di The Golden Age of Rally il rarissimo esemplare di Fiat X1/9 Abarth prototipo, al cui sviluppo Gino Macaluso lavorò, in qualità di capoprogetto, per la squadra corse Fiat, su incarico dell’ingegner Aurelio Lampredi.
Un modello studiato per i rally, che venne però pensionato prima di vedere la produzione di serie e l’omologazione in Gruppo 4: un cambio strategico di Fiat decretò la fine del progetto poco dopo il termine del Giro d’Italia automobilistico del 1974, che Gino aveva appena corso accanto a Clay Regazzoni, proprio a bordo della X1/9 in mostra.
Esemplare che, ritrovato anni più tardi, fu la scintilla da cui divampò la passione per la ricerca e il restauro delle vetture che hanno fatto la storia di questo sport, ed è oggi parte della collezione che possiamo ammirare.
The Golden Age of Rally sarà aperta al pubblico fino 2 maggio 2023.