La sesta generazione di Opel Corsa si sta preparando per il lancio, previsto per il prossimo autunno. Il nuovo modello è stato creato con l’ausilio delle tecnologie di sviluppo virtuale più moderne, più veloci e più efficienti, ma gli ingegneri Opel hanno deciso di portarla anche sui soliti circuiti per provare, mettere a punto e validare la vettura fisica. A partire da gennaio gli ingegneri Opel esperti di telaio, gruppo motore-trasmissione, elettronica, illuminazione e di altri settori hanno sfruttato il lungo inverno polare della Lapponia svedese per effettuare numerosi test a temperature bassissime su laghi ghiacciati e strade innevate. Le vetture di pre-produzione intanto percorrono giri su giri nei circuiti del Centro prove di Dudenhofen e vengono sottoposte numerosi test di laboratorio, tra cui i test di compatibilità elettromagnetica che si svolgono presso le strutture di Rüsselsheim.
I clienti troveranno quindi nuova Corsa molto divertente ed efficiente. Grazie a un’architettura particolarmente leggera, la nuova generazione di questa vettura di grandissimo successo (finora ne sono state vendute oltre 13,6 milioni di unità in cinque serie dal 1982) ha perso il dieci per cento del peso rispetto al modello precedente. Il telaio si distingue per il tipico equilibrio Opel tra sportività e comfort, ma il nuovo modello è sensibilmente più dinamico del precedente. Per la prima volta Opel offrirà Corsa anche in versione elettrica a batteria, fin dall’inizio delle vendite, previsto per la prossima estate.
Test invernali: comfort e sicurezza in qualsiasi situazione
Come fanno ormai da decenni, gli ingegneri Opel hanno collaudato la prossima generazione di Corsa per diversi mesi nella Lapponia svedese, circa 40 chilometri a sud del Circolo Polare Artico. Tra gli altri, esperti telaisti hanno messo a punto il sistema di controllo elettronico della stabilità (ESP), il controllo della trazione e il sistema antibloccaggio delle ruote (ABS) su superfici estremamente impegnative, a temperature che scendono fino a – 30o C. L’obiettivo di queste prove così estreme? Sul ghiaccio, sulla neve, sul fango o sull’asfalto e anche in presenza di livelli di aderenza diversi sui due lati della vettura, i sistemi di controllo devono sempre funzionare in modo affidabile. Per raggiungere livelli elevati di sicurezza, comfort e dinamicità, gli ingegneri Opel si stanno occupando della taratura del telaio fino al più piccolo dettaglio: dove finisce il “piacere di guida” e dove deve intervenire il controllo della stabilità? Al Circolo Polare Artico le condizioni per procedere alla messa a punto sono perfette, più che in qualunque altro luogo. Gli ingegneri hanno guidato ripetutamente la vettura sul circuito preparato appositamente per testare la maneggevolezza, sull’ovale e su diverse superfici per ottimizzare continuamente i sistemi di controllo.
Le prove con vetture fortemente camuffate sono iniziate poco dopo Natale sulle strade della Lapponia. Da gennaio a marzo la lastra di ghiaccio sui laghi era spessa circa un metro, per cui era in grado di reggere le auto testate e i veicoli pesanti utilizzati per preparare i circuiti. Le lunghe notti polari hanno inoltre permesso di testare a fondo i fari attivi IntelliLux LED® che, dopo aver debuttato nei rispettivi segmenti su Astra e Insignia, saranno disponibili per la prima volta nella categoria di Corsa. Il clima e le condizioni ambientali della Svezia settentrionale hanno permesso di valutare con grande precisione e di ottimizzare i fari anteriori automatici a matrice che si adattano continuamente al traffico e alla situazione di guida senza abbagliare, semplicemente “escludendo” dalla zona illuminata le auto provenienti dalla direzione opposta e i veicoli che precedono. Rendere disponibile questo sistema, che riduce al minimo l’abbagliamento garantendo allo stesso tempo una visibilità ottimale, su una piccola come Corsa è l’ennesima dimostrazione della capacità di Opel di democratizzare le tecnologie.
Test ad alta velocità: il circuito del Centro Prove di Dudenhofen
Gli ingegneri Opel hanno sfruttato al massimo la potenza dei fari anteriori della nuova Corsa anche durante le prove notturne effettuate sul circuito ovale, su quello dedicato alla maneggevolezza e sul percorso utilizzato per testare il comfort della vettura del Centro Prove di Dudenhofen. I lunghi rettilinei sono serviti per preparare la nuova generazione di Corsa alla guida in autostrada, dove sterzo e sospensioni devono rispettare standard specifici. Lo sterzo con servoassistenza variabile in funzione della velocità è stato messo a punto per risultare preciso, progressivo e diretto. Gli ammortizzatori sono progettati per reagire immediatamente anche alla minima ondulazione del fondo stradale o a qualunque cambiamento di direzione. Le vetture di pre-produzione utilizzate per lo svolgimento dei test hanno dovuto comportarsi in modo impeccabile durante i cambi di corsia e in termini di stabilità in frenata. La nuova Corsa deve restare controllabile anche a velocità superiori ai 140 km/h; qualsiasi sbandamento in frenata è vietato. La carrozzeria viene collaudata anche mentre la vettura viaggia a velocità elevate sul circuito ovale: nessuna parte deve ondeggiare o vibrare, e non deve produrre rumori fastidiosi. Dopo aver completato tutti i test su strada, la nuova Corsa può fare un bagno attraversando il guado artificiale, a diverse profondità partendo da un minimo di 25 cm. Anche quando la vettura sposta un’onda d’acqua enorme, neppure una goccia deve entrare nell’abitacolo; il motore non deve aspirare acqua al proprio interno, l’impianto elettrico e tutte le parti della vettura devono resistere all’onda d’acqua. La protezione inferiore del motore, in particolare, sebbene soggetta all’elevata pressione dell’acqua, non deve cedere.
Collaudi elettronici: 24 ore su 24 nel laboratorio di Rüsselsheim
Mentre i prototipi di sviluppo e i veicoli di pre-produzione girano all’estremo nord, a Dudenhofen e in altri luoghi segreti in Germania e all’estero, altre vetture vengono sottoposte a test severi sui banchi prove e nei laboratori di Rüsselsheim. Durante tutte le fasi di sviluppo vengono effettuati per esempio test di compatibilità elettromagnetica (EMC), i quali garantiscono l’assenza di disturbi reciproci tra i vari sistemi elettronici. In passato bastava sopprimere il gracchiare della radio provocato da alternatore, impianto di accensione, tergicristalli e altri sistemi. Oggi questo compito è molto più complesso, infatti la nuova Opel Corsa è piena di impianti elettronici avanzati, tra cui dispositivi di sicurezza come l’ESP, numerosi sistemi di assistenza come i fari anteriori a matrice e tutto il sistema di infotainment.
In una camera appositamente costruita presso il laboratorio EMC di Rüsselsheim, il team Opel verifica la reazione degli impianti elettronici della vettura a eventuali disturbi elettromagnetici. Questi test vengono eseguiti con cavi o via etere. L’auto sottoposta al test è esposta a emissioni irradiate su un’ampia gamma di frequenze. Speciali dispositivi sulle pareti “assorbono” le emissioni in modo che non possano riflettersi senza controllo all’interno della camera. Gli ingegneri riescono in questo modo a ottenere dati puliti e affidabili. La vettura supera il test solo se tutti i suoi sistemi dimostrano di essere in grado di resistere alle emissioni elettromagnetiche. La nuova Corsa ha già passato a pieni voti queste prove, i suoi sistemi elettronici risultano protetti in maniera ottimale da eventuali disturbi.