Tesla studia una nuova batteria ibrida

Lo sappiamo, l’innovazione dalle parti di Palo Alto fatica a rallentare. Questa volta, però, ci troviamo, più precisamente, ad Halifax in Canada dove la divisione Advanced Battery Research di Tesla dell’Università di Dalhousie, coordinata da Jeff Dahn, ha pubblicato una nuova ricerca su un nuovo tipo di batteria ibrida che sfrutta la combinazione tra ioni di litio e litio metallico per aumentare l’autonomia con una singola ricarica. La tecnologia utilizzata nelle nuove celle può essere paragonata al cosiddetto range extender, anche se in questo caso si tratta di una soluzione 100% elettrica. Solitamente, infatti, questo sistema viene ricordato soprattutto per la sua presenza nella BMW i3 Rex che, spinta da un powertrain elettrico, sfruttava il lavoro di un piccolo motore a combustione interna per produrre energia necessaria a ricaricare la batteria. In questo modo, l’autonomia aumentava da 200 chilometri a 320 chilometri.

Perché il litio metallico?

Nella ricerca pubblicata il mese scorso, il team di Jeff Dahn ha spiegato e mostrato i vantaggi che può avere la combinazione tra gli ioni di litio e l’utilizzo del litio metallico nella produzione dell’anodo. In generale, questo nuovo tipo di cella riesce a sfruttare in questo modo sia la longevità delle celle agli ioni di litio sia l’elevata densità di energia delle celle al litio metallico. La sostituzione dell’anodo di grafite nelle celle agli ioni di litio convenzionali con il litio metallico può aumentare del 20% la densità energetica. Tuttavia, gli anodi al litio metallico sono afflitti da una rapida perdita di capacità e da una breve durata delle celle.

La soluzione

Per ovviare al problema della degradazione della porzione di litio metallico placcata sull’anodo in grafite, i ricercatori hanno pensato di creare due modalità di utilizzo della batteria. Diminuendo il voltaggio della batteria ibrida nella modalità di viaggio normale, l’autonomia del veicolo sarà del 25% più bassa di una tradizionale batteria agli ioni di litio. Quando sarà necessario disporre dell’autonomia massima per effettuare un viaggio più lungo, basterà premere un pulsante che aumenterà la tensione all’interno delle celle e andrà a sfruttare la presenza del litio metallico sull’anodo.

Un’alternativa possibile

Sebbene la maggior parte della gente sia molto dubbiosa riguardo all’autonomia delle auto elettriche, l’idea di Tesla sembra sfruttare a pieno quelle che sono le vere esigenze degli automobilisti. Nella maggior parte dei casi infatti le distanze medie percorse sono molto inferiori rispetto alle autonomie proposte dalle auto ad alimentazione elettrica. La tecnologia su cui Tesla sta lavorando permette non solo di poter scegliere l’autonomia disponibile in base al tipo di viaggio che dobbiamo affrontare ma anche diminuire il costo dei veicoli elettrici grazie ad una maggiore densità energetica da poter sfruttare a proprio piacimento.