Tesla, nuovo impianto per la pressofusione a Fremont

Come ci capita di ricordare spesso, Tesla è attiva in molti campi dell’innovazione tecnologica e industriale per mantenere i suoi prodotti e i processi produttivi sempre all’avanguardia. Ne è un buon esempio il sottoscocca posteriore della Model Y, composto da soli 2 pezzi rispetto ai 70 necessari ad assemblare quello della Model 3.

Per arrivare a questo obiettivo, la Casa di Palo Alto aveva depositato il brevetto della macchina di colata più grande al mondo, battezzata Multi-Directional Unibody Casting Machine for a Vehicle Frame and Associated Methods che oggi, dopo quasi un anno di lavori, sta per essere installata in una struttura dedicata all’esterno dello stabilimento di Fremont, in California.

Molti vantaggi

Grazie alla nuova macchina per la pressofusione, che consentirà di realizzare macro-componenti in monoblocco, la Casa di Palo Alto potrà velocizzare il ritmo della produzione e facilitare il processo di assemblaggio della carrozzeria, oltre ad ottenere maggiore resistenza flessionale e torsionale. Il telaio composto da due soli componenti riduce le giunzioni e le saldature e con esse i possibili punti deboli potenzialmente soggetti a rotture. Dopo l’investimento iniziale, la Casa di Palo Alto potrà quindi contare su un prodotto meno costoso e allo stesso tempo più durevole.

Obiettivi ambiziosi

Sebbene questo nuovo macchinario segni un vero e proprio passo in avanti nella progettazione e nella produzione dei futuri telai delle vetture “comuni”, Elon Musk ha dichiarato che questo è solo l’inizio, aggiungendo come Tesla stia puntando molto sulla realizzazione di macro-componenti pressofusi.

L’obiettivo è arrivare entro la fine dell’anno a costruire l’intero sottoscocca con una sola fusione, come affermato dallo stesso CEO di Tesla: “Entro la fine dell’anno arriveremo a fare il terzo posteriore del corpo vettura fuso in un pezzo unico, una cosa mai fatta prima visto che non esistono stampi per componenti di queste dimensioni e complessità”.