Software e sviluppo dei servizi connessi secondo Stellantis

Software, servizi connessi, elettrificazione. In sintesi la più recente evoluzione dell’automobile.

Stellantis, coi suoi 14 brand – 5 italiani, 4 americani, 3 francesi, uno inglese e uno tedesco – non può ovviamente trascurare queste tecnologie, tanto da porle in posizione prioritaria nella sua strategia di sviluppo prodotto sin dal gennaio 2021, data di creazione del Gruppo. Anzi, come ha ribadito Marco Cocchia, responsabile europeo del dipartimento business di ‘Software’, nel corso della presentazione avvenuta a Mirafiori, una delle prime azioni volute dal CEO di Stellantis Carlos Tavares è stata proprio la creazione della divisione ‘Software’.

Una ‘azienda nell’azienda’ presentata già a fine 2021 come Tech Mobility Company, più vicina a una ‘Digital Start-Up’ che a un’azienda metalmeccanica tradizionale.

Una trasformazione senza dubbio al passo con quella in atto nella nostra società e che ha l’obiettivo di rafforzare il legame col cliente nell’ambito dei tre pilastri della mobilità sostenibile, ovvero l’elettrificazione, i servizi connessi e la guida autonoma.

Il piano strategico di ‘Software’ è divenuto parte integrante di quello pluriennale Dare Forward 2030, presentato nella primavera del 2022.

Il futuro è nelle auto connesse

A fine 2021, con 12 milioni di auto connesse, la divisione Software ha generato un turnover di 400 milioni di euro.

Le stime indicano che nel 2030 saranno in circolazione 34 milioni di auto connesse, continuamente aggiornate OTA (Over-The-Air) con fino a 400 milioni di aggiornamenti all’anno.

Numeri che genereranno 20 miliardi di fatturato, con un margine del 40%, tipico dell’industria digitale e ben distante da quello dell’industria metalmeccanica: è dunque chiara l’importanza di investire in risorse capaci di far raggiungere questi obiettivi.

La generazione di valore proveniente dall’auto connessa è realizzata attraverso redditi indiretti e redditi diretti: i primi si realizzano con la vendita del veicolo, che già all’origine contiene un pacchetto di servizi attivi per il suo ciclo di vita, come ad esempio le informazioni di manutenzione per portare puntualmente il cliente alla rete di post-vendita.

I redditi diretti, invece, si generano con gli abbonamenti digitali successivi alla vendita del veicolo e gestiti in modalità e-commerce, anche tramite il touch screen di bordo.

Un’evoluzione che genera dei Connecting Services che trasformano l’automobile in uno smart vehicle, come forma evoluta del veicolo connesso.

Un passo simile a quello compiuto dalla telefonia quando si è passati dal ‘semplice’ cellulare allo smartphone.

Un cammino impegnativo

Ciò che i clienti oggi richiedono alle proprie automobili è profondamente diverso dal passato: tra i fattori che determinano la scelta, è cresciuta d’importanza la connettività e la capacità del veicolo di diventare un’estensione delle personali abitudini di vita, allo stesso modo di uno smartphone, divenuto, nel bene e nel male, parte della nostra personalità e del modo di comunicare col mondo esterno.

Un cambiamento che è conseguenza anche di quanto accaduto negli ultimi anni, a cominciare dalla pandemia, e che Sante Ficili, Managing Director di Stellantis in Italia, ha voluto sintetizzare in sei microcosmi, ovvero:

  • il gigantesco impulso alle attività online, inclusa, anche se ancora in fase embrionale, l’acquisto dell’auto;
  • l’elettrificazione, settore dove l’Italia è purtroppo ancora il fanalino di coda in Europa;
  • il superamento dei forti rallentamenti della produzione causati principalmente dalla penuria di microchip;
  • i problemi logistici che, specie nel 2023, hanno complicato il trasporto dei veicoli dai siti produttivi alle concessionarie e che Stellantis ha in parte contenuto grazie ai servizi offerti dall’azienda interna I-FAST;
  • il dover fronteggiare l’offensiva dei prodotti low-cost provenienti da Oriente, non solo dalla Cina, che non deve essere sottovalutato e richiede che tutti i Gruppi Occidentali facciano fronte comune.

“Probabilmente stiamo uscendo dal tunnel”, ha spiegato Ficili, “ma è certo che il futuro prossimo non sarà un ritorno al passato, al 2019″.

“La situazione tornerà normale, ma in uno scenario diverso da quello a cui eravamo abituati; una normalità diversa, generata da un diverso comportamento dei nostri clienti e che a mio parere determinerà un ribilanciamento tra domanda e offerta”.

Auto connesse in forte crescita

In Italia, nel 2022 sono state stimate 20 milioni di auto connesse, con una crescita del 16% rispetto all’anno precedente.

A fronte di una crescita globale del 12%, il nostro mercato si dimostra aperto all’innovazione e questo, sempre secondo Ficili, si spera porterà anche a quel giro di boa oltre il quale la crescita della richiesta di veicoli elettrificati tenderà ad allinearci al resto d’Europa.

“Un asset fondamentale per lo sviluppo del nostro business sarà anche trasmettere ai circa 400 imprenditori che gestiscono le nostre concessionarie, ai loro venditori e alle officine i valori della connettività affinché questi vengano correttamente trasmessi ai clienti”, ha concluso Ficili.

Le piattaforme veicolo di Stellantis

Tornando ai veicoli connessi, Marco Cocchia ha aggiunto: “Stellantis auspica che l’80% dei veicoli che venderà in Europa nel 2024 sarà connesso, e questi dispongono di applicazioni e servizi che consentono di personalizzare l’esperienza di guida”.

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Fig.1

Per fare questo, allo stato attuale del programma, Stellantis offre quattro piattaforme veicolo (Fig.1):

  • STLA (che si pronuncia ‘Stella’) Small,
  • STLA Medium,
  • STLA Large,
  • STLA Frame.

Queste vanno a integrarsi con una nuova architettura elettrica/elettronica (E/E) e software chiamata STLA Brain (Fig.2), orientata verso i servizi dedicati al cliente, integrata con il Cloud e, fattore fondamentale, strutturata per mantenere indipendenti hardware e software.

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Fig.2

Questo è importante per consentire agli sviluppatori di creare in remoto le nuove funzionalità e i servizi aggiuntivi, potendo poi implementarli rapidamente sul veicolo attraverso aggiornamenti OTA.

Oltre a questa prima e basilare piattaforma tecnica, c’è poi un nuovo sistema di infotainment chiamato STLA SmartCockpit e la piattaforma di guida assistita STLA AutoDrive.

Il complesso di tutte queste piattaforme compone il mondo di ‘Software’, che si avvale anche di partner esterni, come Amazon, Waymo, Foxtron, solo per citarne alcuni.

Un’Academy interna ha poi lo scopo di formare la squadra di ingegneri di Software che operano in tutto il mondo.

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L’evoluzione della tecnologia di connessione

Per spiegare come si è giunti allo stato attuale, Delphine Lafon, Head of Europe Marketing Connected Services, è partita dalla considerazione della sempre maggiore importanza assunta dagli smartphone nelle nostre abitudini, domandandosi come essi abbiano acquisito questo status.

“In passato l’evoluzione della telefonia cellulare è stata lenta e basata su piccoli passi”.

“La scintilla che ha scatenato la crescita esponenziale dell’utilizzo del telefono, trasformandolo in ‘smart’, è stata la connettività online”.

“Con essa ogni oggetto diventa ‘smart’, anche l’automobile che è in grado di ricevere e condividere informazioni attraverso servizi connessi che Stellantis basa su tre pilastri, ovvero rendere la vita dei clienti più semplice, dare loro tranquillità e aiutarli a risparmiare denaro e tempo”.

Un’esperienza che il cliente può sperimentare sia onboard, attraverso i sistemi di infotainment, i tasti SOS o Assist, sia outboard attraverso lo smartphone, lo smartwatch e gli assistenti vocali con le mobile-app installate sui propri device.

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L’app My500e consente anche di controllare lo stato di ricarica delle batterie.

I servizi offerti da Stellantis

Stellantis offre ai propri clienti un’ampia gamma di applicazioni per la sicurezza, il supporto in caso di emergenza, la manutenzione digitale, l’intrattenimento e la navigazione avanzata.

I servizi connessi possono anche agevolare i clienti che hanno scelto la transizione verso la propulsione elettrica, aggiornando in tempo reale le informazioni relative all’autonomia disponibile, suggerendo il migliore percorso per un uso più efficiente della batteria e aiutando a localizzare e prenotare i punti di ricarica.

Tra i compiti di ‘Software’ c’è stato anche quello di omogeneizzare le offerte, poiché ogni brand entrato a far parte dell’orbita Stellantis aveva le sue prerogative tecniche e commerciali.

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MyAlert rileva i tentativi di furto del veicolo.

“Oggi le auto connesse di Stellantis in Europa godono di tre semplici pacchetti”, ha spiegato Marco Cocchia.

“Il primo, chiamato Connect One, è l’assistente digitale che offre servizi base pensati per sicurezza e assistenza del cliente, come chiamate d’emergenza e aggiornamenti OTA”.

“Ha durata di dieci anni, ovvero quanto la vita presunta del veicolo, ed è incluso nel prezzo d’acquisto”.

“Connect Plus è il passo successivo che ha durata variabile a seconda del brand fino a tre anni e che coniuga i comandi remoti, i servizi di navigazione intelligente e l’aiuto alla guida”.

“Il terzo pacchetto è il Connect Premium, offerto in modo proporzionale, quindi non integrato nel prezzo di vendita del veicolo”.

“Questo permette di arricchire l’esperienza di guida in modo digitale con Wi-Fi Hotspot, Internet Music o assistenti musicali intelligenti, come l’utilizzo di ChatGPT – esclusivo su DS – in grado di proporre nuove frontiere al dialogo virtuale con chi guida”.

Tre pacchetti che corrispondono ad altrettante ‘customer experience’ applicabili a ogni tipologia di cliente privato.

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L’app relativa a Peugeot e-308.

Software e servizi anche per le flotte

Stellantis ha tuttavia pensato anche ai clienti business, ovvero alle flotte, proponendo pacchetti dedicati sviluppati da aziende partner quali Free2Move, per i servizi di fleet management e di ricarica (con la divisione Free2Move Charge), e da Mobilisights, business unit indipendente dedicata all’implementazione delle attività DaaS (Data-as-a-Service) per quanto concerne dati e integrazione EDI (Electronic Data Interchange).

Inoltre Stellantis Financial Services fornisce servizi assicurativi intelligenti basati sullo stile di guida e dall’uso del veicolo e si può inoltre occupare di spalmare tutti questi servizi nei piani di finanziamento o di leasing.

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I servizi di ricarica offerti a Free2Move iniziano dalle colonnine private (wallbox) e si estendono al fleet management e alla ricarica.

Cinque esempi

Nella giornata trascorsa a Mirafiori, abbiamo potuto provare su alcuni veicoli ibridi o elettrici della gamma Stellantis i seguenti servizi:

  • My Alert, che ha lo scopo di inviare una notifica sullo smartphone del cliente quando è in atto un tentativo di furto o una manomissione del veicolo. Se il furto viene confermato e il proprietario provvede alla sua formalizzazione con una denuncia, si attiva la procedura per fornire assistenza alle Forze dell’Ordine per il recupero del veicolo.
  • Remote-Controls, che consente, tramite l’applicazione mobile del brand, di comandare a distanza funzioni quali il blocco e lo sblocco delle porte, di facilitare la localizzazione del proprio veicolo in un parcheggio attivando le luci e, se il veicolo è elettrico, attivare o programmare la ricarica e la climatizzazione dell’abitacolo.
  • OnDemand services è il servizio col quale i clienti possono consentire a terzi di intervenire sul veicolo, ad esempio per eseguire la ricarica ovunque si trovi l’auto con l’intervento di E-Gap o Refilla, partner di Stellantis, oppure farsi consegnare un pacco nel bagagliaio dell’auto con Poste Italiane o ancora programmare un lavaggio a domicilio con WashOut.
  • e-ROUTES è una nuova applicazione di navigazione per smartphone con dati dinamici, progettata per i veicoli completamente elettrici, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, utile per i veicoli senza navigazione integrata o senza funzionalità di routing EV. I guidatori possono pianificare facilmente il loro viaggio ed e-ROUTES li conduce a destinazione suggerendo le stazioni di ricarica presenti lungo il percorso.
  • Voice interactions on board rappresenta una nuova frontiera nell’iterazione vocale tra cliente e veicolo tramite Amazon Alexa Voice Service o ChatGPT, quest’ultimo recentemente lanciato in fase pilota su DS Automobiles.
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La demo di e-ROUTES dedicato alla navigazione integrata dei veicoli elettrici.

Software e cybersecurity

Ovviamente tutto questo richiede un’adeguata protezione dei dati che vengono scambiati tra veicolo, utente e Cloud.

Stellantis è da anni sensibile alla protezione dei dati, sia onboard sia outboard, e dei software da possibili attacchi di pirateria informatica.

Questa disciplina, nota come cybersecurity, è oggetto di continui studi e aggiornamenti da parte di una divisione interna specializzata.