I cuscinetti magnetici SKF, che possono ruotare fino a 50.000 giri/min, stanno svolgendo un ruolo chiave nel ridurre le emissioni di CO2 in una vasta gamma di applicazioni industriali, tra cui i compressori.
L’assenza di manutenzione e di lubrificazione, oltre all’annullamento di ogni tipo di attrito e di conseguenza delle resistenze passive li rendono adatti a impieghi industriali su macchine soggette a lunghi periodi di lavoro senza soste.
Un esempio di applicazione della tecnologia dei cuscinetti magnetici SKF è dato dall’azienda finlandese Tamturbo per i propri motori ad alta velocità utilizzati nei turbocompressori industriali d’aria.
Storicamente per la generazione dell’aria compressa per uso industriale si utilizzano compressori a vite che comportano costi di manutenzione elevati e producono emissioni di CO2 associate all’olio lubrificante che producono calore spesso disperso in ambiente.
Utilizzando compressori centrifughi ad alta velocità azionati da motori a magneti permanenti rotanti su cuscinetti magnetici si può generare aria compressa con emissioni inferiori, nonché ottenere intervalli di manutenzione più lunghi e un TCO inferiore rispetto ai compressori a vite.
Thomas Fröst, presidente della divisione Independent & Emerging Business SKF:
“Aiutare le aziende ad adottare soluzioni più sostenibili è il grande impegno della nostra azienda”.
“Ciò che rende i nostri cuscinetti magnetici così entusiasmanti è che questa tecnologia, inizialmente sviluppata per le industrie del petrolio e del gas, oggi si è rivelata una soluzione in grado di accelerare lo sviluppo di tecnologie più pulite”.
Igor Nagaev, presidente e CEO di Tamturbo:
“I cuscinetti magnetici SKF ci hanno permesso di risolvere diversi punti critici nelle nostre applicazioni: ci consentono di raggiungere elevate velocità di rotazione, con un’eccellente affidabilità e una maggiore efficienza”.
“Tutto questo fa sì che Tamturbo possa offrire ai propri clienti compressori con un costo totale di possesso inferiore ed emissioni di CO2 ridotte”.