Sicurezza stradale: per le donne si può fare di più

Continental, incidenti stradali

Sicurezza stradale: per le donne si può fare di più. In occasione della Festa delle Donne, il Centro Studi Continental ribadisce che, nel comparto della sicurezza stradale, si può fare ancora molto perché il numero di donne coinvolte in incidenti continui a diminuire. Da una elaborazione realizzata dal Centro Studi Continental su dati Istat, infatti, emerge che il numero delle donne coinvolte in un incidente stradale è calato del 14,6% dal 2010 al 2014. Il numero di uomini coinvolti in un incidente, invece, è calato del 19,5% dal 2010 al 2014. Come si vede la diminuzione fatta registrare dalle donne è minore sia rispetto a quella fatta registrare dagli uomini sia rispetto a quella totale (che è stata del 17,6%). Questo dato rappresenta un campanello d’allarme da non ignorare.

Un ulteriore livello di analisi, che prende in considerazione le diverse categorie di utenti della strada, fornisce interessanti spunti di riflessione. Infatti se si considerano le donne coinvolte in incidenti stradali in qualità di conducenti la diminuzione è stata del 15,8% dal 2010 al 2014 contro un calo degli uomini del 20,4%. Considerando le donne coinvolte in incidenti stradali in qualità di persone trasportate, il calo percentuale registrato dalle donne dal 2010 al 2014 (-16,8%) è minore rispetto a quello fatto registrare dagli uomini (-21,7%). Considerando la categoria pedoni, in cinque anni, dal 2010 al 2014, le donne coinvolte in un incidente stradale sono calate di sole sei unità. Gli uomini coinvolti in un incidente stradale in qualità di pedoni, dal 2010 al 2014, sono addirittura aumentati (+2,2%).

Le conclusioni che si possono trarre esaminando questi dati sono semplici. Il numero di donne coinvolte in incidenti stradali può diminuire ancora, soprattutto nelle categorie conducenti e persone trasportate, categorie nelle quali vi è una sensibile differenza percentuale tra i cali fatti registrare dalle donne e quelli fatti registrare dagli uomini. L’obiettivo deve essere quello di portare la diminuzione fatta registrare dalle donne allo stesso livello di quella degli uomini. Diverso il discorso per ciò che riguarda la categoria pedoni. Il fatto che in questa categoria le donne siano calate pochissimo e gli uomini siano addirittura aumentati segnala che c’è bisogno di una maggiore tutela per i pedoni e di una maggiore attenzione, da parte di tutti, per preservare la sicurezza di questa categoria di utenti della strada. In base a questi dati il Centro Studi Continental ribadisce il suo messaggio: c’è ancora molto che si può fare per migliorare la sicurezza delle donne che utilizzano la strada per i loro spostamenti, a partire da subito.

Continental, incidenti stradali

DONNE E UOMINI SI DISTRAGGONO IN MODO DIVERSO
E’ ufficiale: donne e uomini sbarcano su pianeti diversi quando sono al volante e si distraggono, riducendo la concentrazione. Entrambi i generi, immaginano vantaggi diversi dai futuri sviluppi tecnologici in ambito automotive. Sono quasi il doppio rispetto agli uomini le automobiliste che mentre guidano ripassano nella mente la lista delle cose da fare. Gli uomini, al contrario, si distraggono prevalentemente ascoltando musica via radio o podcast. Otto automobilisti su dieci ammettono di “inserire il pilota automatico” estraniandosi per quasi tutto il viaggio. Il fenomeno sta peggiorando, considerato che lo stesso studio realizzato nel 2009 aveva rilevato che sei automobilisti su dieci faticassero a mantenere la concentrazione durante gli spostamenti: un incremento di un terzo in poco più di sei anni. Questa ricerca è parte integrante di Vision Zero, programma varato da Continental per ridurre gli incidenti attraverso tecnologie innovative applicate a pneumatici e sistemi automotive. Dallo studio emerge anche che gli uomini sono meno preoccupati degli effetti che un automobilista in modalità “pilota automatico” può provocare sulla loro sicurezza: il 41% di loro – 24% in più delle donne- non mostra preoccupazione sul fatto che altri conducenti possano perdere la concentrazione. Anche quando sono impegnati nella guida, donne e uomini sono comunque abbastanza distratti da rappresentare un rischio: di fatto, ciò a cui pensano può fare la differenza. Lo studio condotto su 2.000 automobilisti ha stabilito che il 57% delle donne si distrae più facilmente su strade secondarie – viaggiando a bassa velocità – mentre il 48% degli uomini è più propenso a perdere l’attenzione mentre guida in autostrada. Un quarto degli automobilisti dichiara di distrarsi in media una volta ogni cinque viaggi: uno su sei ammette spesso di non ricordare l’intero viaggio.

Il prof. John Groeger, psicologo dell’Università di Hull (Yorkshire) commenta: “La guida è un compito complesso che impegna la nostra attenzione ma non necessariamente la nostra concentrazione, soprattutto quando non c’è traffico. Di fatto la concentrazione consente di reagire più velocemente rispetto ad eventi imprevisti e garantisce dunque maggiore sicurezza. In alcune condizioni la monotonia della guida rende difficile mantenere la concentrazione, eppure questa è fondamentale per la sicurezza”. L’elettronica in ambito automotive sottrae via via compiti all’automobilista e favorisce, paradossalmente, la perdita della concentrazione. Gli uomini sono molto ottimisti sul futuro della tecnologia: il 46% ritiene infatti che l’elettronica possa agevolare la guida, mentre tre donne su dieci non sono sicure che questa offra maggiore sicurezza. Alla domanda sulle priorità che dovrebbero essere considerate nello sviluppo della tecnologia, gli uomini sono decisamente più favorevoli (+100%) delle donne rispetto all’introduzione della guida automatizzata, mentre le donne sono più favorevoli (+23%) all’introduzione di innovazioni che proteggano le persone in caso di incidenti stradali. Indipendentemente da dove ci porterà la tecnologia, una cosa è certa: è fondamentale che ogni conducente mantenga sempre il pieno controllo della vettura, e sia consapevole della propria responsabilità.

La top five distractions per uomini e donne che minaccia la sicurezza stradale:

Donne

  1. Cattivo tempo – 49%
  2. Stanchezza – 45%
  3. Bambino chiassoso – 36%
  4. Cattivo umore – 36%
  5. Altri automobilisti / conflittualità di strada – 34%

Uomini

  1. Stanchezza – 46%
  2. Cattivo tempo – 36%
  3. Bambino chiassoso – 32%
  4. Altri automobilisti / conflittualità di strada – 30%
  5. Cattivo umore – 27%