Sono sicuri i cofani delle auto sempre più alti?

Malgrado gli allarmi lanciati dall’OMS, l’umanità diventa ogni anno più grassa e obesa.

E forse non è un caso se anche il mondo dell’auto si adegua, aumentando con costanza la taglia delle vetture.

Da tempo si parla di “autobesità”, un neologismo nato da uno studio messo a punto dal “Transport & Environment”, ONG europea impegnata a promuovere una mobilità sostenibile e a ridurre l’impatto ambientale del settore dei trasporti.

Fondata nel 1990, lavora con istituzioni europee, governi nazionali e singole città per sostenere politiche innovative a favore di veicoli più sicuri e meno inquinanti: la missione principale è rendere il sistema di trasporti europeo più sicuro, pulito ed equo.

Carspreading, il fenomeno della taglia XXL

Non contenta, la T&E si è rimessa al lavoro individuando un’altra curiosa tendenza automobilistica: il “carspreading”.

Questa volta ad essere finite nel mirino della ricerca non sono le misure catastali in linea generale. Bensì i cofani delle nuove auto vendute in Europa, che crescono costantemente in altezza con gravi ripercussioni sulla sicurezza dei pedoni e, in particolare, dei bambini.

Pare infatti che la parte della carrozzeria che dovrebbe servire per proteggere il motore e renderlo accessibile per interventi e riparazioni, continui a crescere di mezzo centimetro ogni anno.

A far da traino il proliferare dei Suv, da sempre categoria di vetture finita a fare da parafulmine alle proteste di chi a parole tornerebbe volentieri al carretto trainato da un mulo. Peccato che poi non lo faccia.

Imputati numero uno: i Suv

Secondo lo studio, la crescita annuale media è di circa 0,5 cm, in gran parte a causa dell’aumento di vendite dei SUV, i cui cofani sono più alti rispetto a quelli di berline e utilitarie.

Per capire la differenza, basti pensare che il report ha passato al setaccio il mercato dell’UE, del Regno Unito e della Norvegia – diventando anche il primo di cui abbia notizia dedicato esclusivamente all’altezza dei cofani – dove solo lo scorso anno quelli delle auto nuove distavano dal suolo in media 83,8 cm, ben di più rispetto ai 76,9 cm del 2010.

E l’aumento, guarda caso, coincide con il costante aumento delle vendite di SUV, passati dal 12% del mercato UE del 2010 al 56% dello scorso anno.

Ma attenzione, perché la crescita dell’altezza è totalmente libera e la faccenda non ignora qualche legge UE, che molto semplicemente non ha mai pensato di introdurre norme, regole e misure a cui i costruttori siano obbligati ad attenersi. Eppure i dati non mancano e parlano chiaro: le auto con la parte anteriore alta in genere colpiscono i pedoni adulti nella zona del corpo che ospita gli organi vitali, e fatte le dovute proporzioni, più alta è la parte anteriore del veicolo, maggiore è la probabilità che a 50 km/h una persona finisca sotto l’auto piuttosto che spinta lateralmente. Secondo uno studio realizzato in Belgio e basato sui rilievi di 300.000 incidenti stradali, l’aumento di 10 cm dell’altezza del cofano (da 80 a 90) alza il rischio di morte del 27% per pedoni, ciclisti e utenti della strada vulnerabili.

I bambini, vittime invisibili

Un altro test, commissionato da T&E nel Regno Unito, ha appurato che i proprietari di pick-up imponenti non sono in grado di individuare bambini di circa 10 anni in piedi davanti al loro cofano, mentre i possessori di Land Rover Defender non si accorgono di bimbi fino a quattro anni e mezzo di età, troppo bassi per rientrare nel loro campo visivo.

Città francesi: stop a SUV & pickup

In attesa di un’azione a livello europeo, alcune città transalpine come Parigi, Lione e Bordeaux hanno già “dichiarato guerra” ai grandi SUV e pickup, con tariffe di parcheggio differenziate in base alle dimensioni e al peso delle auto, per disincentivare l’uso di veicoli ingombranti e restituire spazio pubblico ai cittadini.

La crescente altezza dei cofani delle auto rappresenta per gli esperti di T&E una minaccia concreta per la sicurezza stradale. In un contesto in cui la dimensione media delle vetture continua a salire, è fondamentale introdurre norme chiare e vincolanti per proteggere i pedoni, soprattutto i più piccoli e vulnerabili.

Le autorità europee hanno l’opportunità, e la responsabilità, di invertire questa pericolosa tendenza.

Servono regole, norme e soprattutto misure

Secondo James Nix, responsabile delle politiche sui veicoli di T&E, “I cofani alti rappresentano un pericolo per pedoni, ciclisti e automobilisti. È impossibile vedere bambini in piedi davanti a questi veicoli e la crescente tendenza del mercato verso i SUV significa che il problema non farà che peggiorare se non si stabiliscono limiti”.

“Ogni giorno un bambino muore sulle nostre strade, eppure le auto vengono costruite così grandi che i più piccoli sono invisibili dal sedile di guida. Com’è possibile? – si chiede Barbara Stoll, direttrice senior della Clean Cities Campaign – per fortuna, sempre più amministratori locali si stanno opponendo alla diffusione delle auto di grandi dimensioni nelle loro città, a difesa di ciò che i cittadini desiderano veramente: strade più sicure, senza veicoli con misure mostruose lanciati a forte velocità. Le città devono fare di più e più rapidamente per limitare i SUV di grandi dimensioni, riappropriarsi dello spazio pubblico e mettere al primo posto la sicurezza e le persone”.

Da qui la richiesta inviata a Bruxelles e accompagnata dalle firme di più di 30 organizzazioni non governative che si occupano di sicurezza stradale, in cui si chiede all’UE di istituire norme che limitino l’altezza del cofano entro il 2035, nell’ambito di un più ampio pacchetto di norme che metta la parola fine alla crescita smodata delle auto. Per i cofani, lo studio raccomanda un’altezza massima provvisoria di 85 cm, ma solo nell’attesa di ulteriori test di valutazione ancora in corso. Una soglia che consentirebbe di migliorare sensibilmente la sicurezza stradale, dando al contempo tempo sufficiente ai costruttori per adattarsi, senza compromettere la produzione esistente.