Sempre più aria europea per il Mahindra Goa Pik-Up

Mahindra Goa Pik-Up

Il marchio indiano ha rinnovato il suo pick-up: la versione 2019 si presenta con 51 aggiornamenti che riguardano linea, motori e dotazioni, rendendolo sempre più affine ai gusti europei.

È stata l’oasi naturalistica NeoruraleHub, a Giussago, in provincia di Pavia, a ospitare la presentazione della nuova versione del Goa Pik-Up (non è un refuso: si scrive senza la “C”) di Mahindra, modello che dal 2005 è stato venduto in oltre 100mila unità in una trentina di Paesi. Il veicolo commerciale indiano ha subìto 51 aggiornamenti che lo hanno reso ancor più affine ai gusti del pubblico europeo, oltre che in grado di soddisfare tutte le richieste cui è oggetto un mezzo da lavoro: in primis, robustezza, praticità e potenza, alle quali ora si è aggiunto il confort degno di una berlina. Pur mantenendo l’aspetto classico del modello, immediatamente riconoscibile, con parabrezza molto verticale e linee squadrate, il restyling ha reso più accattivante e grintoso il modello: nuova mascherina con inserti cromati, gruppo ottico spigoloso sottolineato dai gruppi ottici superiori a led (S10), fendinebbia integrati e grande presa d’aria al centro del cofano; la vista laterale è scandita dalla profonda scalfitura che disegna l’intera fiancata e ne accentua il vigore.
Passando alla capacità di carico, core business del modello, il vano ha una portata utile che va dai 995 kg (4×4, doppia cabina) ai 1.195 kg (4×2, singola cabina), mentre la massa rimorchiabile è di 3 tonnellate. Due sono le versioni in cui è disponibile la Goa Pik-Up: cabina singola e cabina doppia, entrambe disponibili in due allestimenti (S6 ed S10), anche con il cassone ribaltabile. A spingere la Goa è il noto turbodiesel da 2.2 litri che eroga 140 cv con una coppia max di 330 Nm già a 1600 giri: chi è alla guida ha dunque la potenza necessaria per affrontare i percorsi più accidentati e le salite più impegnative, anche a pieno carico. Ad assisterlo è il cambio manuale a sei marce con la trazione 4×2 posteriore, oppure nelle versioni 4WD, integrale e inseribile elettricamente. È poi di serie il differenziale meccanico posteriore Mld (Mechanical locking differential) con bloccaggio automatico al 100%.
A bordo della versione doppia cabina S10 (la più costosa, 25.734 euro; il listino parte da 18.878 euro), oggetto della nostra breve prova, si sta comodi in cinque; lo schienale del divano, inoltre, non è troppo verticale come visto in altri pick-up. La disposizione di alcuni comandi potrebbe essere più felice (vedi gli interruttori dei finestrini anteriori dietro la leva del cambio) ma è innegabile il grande passo avanti compiuto nello studio dell’ergonomia generale e del confort di bordo. Uno schermo touch-screen da 7” ingloba infotainment e navigatore, ma abbiamo anche cruise control, volante multifunzione, climatizzatore automatico, specchietti regolabili elettricamente, sedili regolabili in altezza, tergicristalli e fari automatici, due prese per la ricarica degli smartphone e proiettori supplementari per visione laterale in curva. Tutte caratteristiche che fanno pensare più a una berlina che a un veicolo commerciale. E sempre di una berlina sono anche le dotazioni di sicurezza: la Goa Pik-Up dispone di Abs, Esc, doppi airbag, zone di protezione da crash e colonna dello sterzo collassabile.

Testo e foto di Gianluigi Guiotto