Al volante delle nuove edizioni della versione familiare della Seat Leon per un’esperienza calibrata sui bisogni del cliente. Con Leon ST, Seat è riuscita nell’impresa di dimostrare come la necessità di avere una vettura pratica per gli spostamenti di tutti i giorni non deve necessariamente andare contro l’interesse di avere a che fare con un mezzo agile e sportivo: il bagagliaio dalla volumetria ampia ed una grande versatilità convolano a nozze con la funzionalità e le dimensioni compatte della media della casa spagnola, in un mix dal sapore unico.
ALL’ESTERNO
Esteriormente, la Leon ST si presenta emozionale, graffiante, con linee tese che incorniciano il frontale e lo portano a congiungersi con i gruppi ottici delineati da una firma luminosa accesa dall’impianto a LED che costituisce i fari diurni. La versione station wagon riprende le linee ben definite della versione berlina e comunica una grande energia, introducendo una nuova dimensione dalla silhouette dinamica e filante. Il dinamismo muscolare si continua nella fiancata, dove la superficie del finestrino laterale tende a restringersi verso la parte posteriore, unendosi alla perfezione con i mancorrenti del tetto per sottolineare la linea di cintura superiore della carrozzeria.
Al retro, troviamo il posteriore allungato di 27 centimetri, per offrire un vano di carico più ampio; l’accesso al baule è garantito da un grande portellone, sul quale si mostrano importanti le fanalerie, riprendenti gli stilemi della casa già visti su altri modelli e sulla versione tradizionale di Leon.
ALL’INTERNO
Come da classificazione del marchio Seat all’interno dell’orbita del gruppo Volkswagen, anche la Leon ST non si perde in fronzoli e punta dritta alla purezza ed alla sobrietà, offrendo agli occupanti un abitacolo funzionale ed a misura di conducente. Ciò nonostante, non mancano elementi dal design ricercato; come il quadro strumenti rifinito con una tinta bicolore e l’ampia consolle centrale, che integra i controlli per climatizzazione, infotainment ed altro. La spaziosità del vano bagagli è ben rispecchiata all’interno dei cassetti portaoggetti, sparsi all’interno dell’abitacolo e tutt’altro che compatti: tra le portiere e la consolle centrale, vi sono almeno una quindicina di scompartimenti aperti e chiusi nei quali è possibile riporre oggetti di varia natura.
IL TELAIO
La versione familiare della Seat Leon non è semplicemente un riadattamento della versione berlina: il pianale, infatti, è stato ampiamente ridisegnato per permettere un allungamento del passo e spostare l’asse anteriore in avanti di 4 centimetri. Per ottenere questo, tutti i motori vengono montati con un’angolazione di 12 gradi verso la parte posteriore, permettendo anche una distribuzione del peso più indicata ed una sicurezza maggiore in caso di imprevisti.
Anteriormente, la sospensione è del tipo MacPherson con telaietto ausiliario: uno schema capace di rispondere in maniera rapida e precisa e che consente di affrontare i tratti in curva in piena sicurezza e stabilità. In abbinamento a questo, il servosterzo è di tipo elettromeccanico con funzione speed-sensitive, capace di adattare lo sforzo richiesto in base all’andatura di marcia. Posteriormente, invece, il telaio si divide in due categorie: la prima dedicata a motorizzazioni sotto i 150 cavalli e la seconda per quei propulsori eroganti una potenza superiore alla succitata soglia. Per gli allestimenti meno potenti, infatti, la sospensione posteriore è del tipo a barra di torsione; mentre, per l’alto di gamma, si è optato per uno schema a bracci multipli che gestisca il carico longitudinale e quello trasversale in maniera indipendente.
Gli allestimenti più sportivi, denominati FR, sono anche dotati della regolazione adattiva dell’assetto, denominata DCC: scegliendo attraverso tre modalità di guida, il sistema regola in maniera automatica e continua la taratura degli ammortizzatori per irrigidire o ammorbidire lo smorzamento delle sospensioni attraverso un sistema di sensori.
DRITTA AL CUORE
Seat, per Leon ST, schiera in campo una serie di potenti ed efficienti propulsori sia in versione diesel che in versione benzina, per adattarsi al meglio a tutte le esigenze del mercato globale: le cilindrate sono comprese tra il 1.2 ed il 1.4 per le versioni alimentate a “verde” e tra 1.6 e 2.0 per quelle che usano, come carburante, il gasolio. Particolarmente degno di nota in questo panorama, è il 1.6 “TDI Ecomotive”, capace di percorrere più di 30 chilometri con un litro ed erogante 110 cavalli di potenza massima. Grazie ad una serie di accorgimenti tecnici, è stato possibile abbatte i consumi e le emissioni: tra questi, ricordiamo un’innovativa gestione termina con separazione dei circuiti della testata e del blocco motore, l’intercooler raffreddato ad acqua durettamente nel condotto di aspirazione e un abbattimento radicare degli attriti interni mediante l’utilizzo di rivestimenti speciali e lubrificati adatti alle minime tolleranze di questo propulsore.
LA SICUREZZA
Tra i sistemi di sicurezza presenti sulla giardinetta della casa spagnola, meritevoli di plauso sono il Front Assist ed il dispositivo di riconoscimento della stanchezza. Il primo sistema, grazie ad un radar posto anteriormente al veicolo, contribuisce a vegliare sul pericolo di collisione, riconoscendo la distanza critica rispetto al veicolo che precede: il conducente viene, quindi, avvisato mediante l’utilizzo di segnali acustici e visivi e, se non dovesse reagire in tempo, il sistema inizia la frenata di emergenza, permettendo di ridurre il più possibile la velocità dell’impatto e la gravità della collisione.
Il dispositivo di riconoscimento della stanchezza, invece, analizza il comportamento di guida e valuta costantemente dati come angolo o velocità di sterzata; nel momento in cui il guidatore inizia a perdere la concentrazione, il dispositivo emette un segnale ottico ed acustico per richiamare il conducente alla vigilanza e suggerisce di effettuare una pausa.
FACCIAMO LUCE
In abbinamento alle luci diurne a diodi, anche i fanali anteriori possono essere del tipo Full LED: oltre ad un design certamente più accattivante, i gruppi ottici di questa tipologia hanno il vantaggio di illuminare la strada con un fascio di colore caratterizzato da una temperatura di 5.500 Kelvin, che li porta molto vicini all’intensità di colore naturale. Inoltre, il tipo di illuminazione LED ha il grande vantaggio di utilizzare pochissima corrente elettrica: i fari anabbaglianti, infatti, consumano solo 20 Watt ciascuno.
Fra le funzionalità dei proiettori a LED, c’è l’innalzamento automatico del fascio di illuminazione quando la vettura viaggia ad una velocità superiore ai 110 chilometri orari, permettendo di migliorare la visibilità a maggior distanza ed evitando ogni disturbo alle vetture che sopraggiungono in senso opposto, tramite il sistema di sensori intelligenti che ridirezionano il fascio nel caso in cui una vettura procedesse verso di noi.
DOVE SI VA?
Al centro della plancia prende posto la nuova soluzione tecnologica offerta dalla casa spagnola per gestire le funzioni di intrattenimento e comunicazione, oltre a mantenere il controllo sullo stato del veicolo ed impostare una serie di parametri riguardanti i sistemi di bordo. Lo schermo può essere declinato, a seconda dell’equipaggiamento e delle richieste, in varie dimensioni.
La versione al top di gamma, con sistema di navigazione, prevede un touchscreen con immagini tridimensionali, sintonizzatore radio digitale, comandi vocali, collegamenti per iPhone, iPod, porte USB, slot per schede del tipo “Secure Digital” e la duplicazione delle informazioni sul percorso nello spazio dedicato tra il contagiri ed il tachimetro, per evitare che il conducente distolga lo sguardo dalla strada.
STERRATO, NON TI TEMO
La prima delle due versioni speciali della Leon ST è la Seat Leon X-PERIENCE: unendo il design fresco, giovanile ed accattivante della versione tradizionale alla tecnica della trazione integrale ed alle sospensioni rialzate di circa tre centimetri, è una vettura estremamente versatile, perfetta per la conduzione su qualunque tipo di strada.
Ad equipaggiare la Leon X-PERIENCE, vi è la trazione integrale “4Drive”, basata su di una frizione Haldex multidisco a controllo elettronico e comando idraulico. La scelta di questo tipo di sistema è stata fatta in vista della possibilità di reagire in maniera rapida a tutti i comandi, garantendo prontezza in termini di sicurezza attiva e di prestazioni. La frizione, nello specifico, è posizionata all’estremità dell’albero motore, di fronte al differenziale dell’asse posteriore: al suo interno, trova posto il pacchetto multidisco in bagno d’olio. In condizioni di marcia normali, la frizione trasmette la maggior parte della potenza alle ruote anteriori; tuttavia, dovesse verificarsi una perdita di trazione, in pochi millisecondi.
READY TO RACE
A completare in maniera magistrale l’offerta della versione familiare di Seat Leon, il mix di performance e dinamica dell’edizione CUPRA entra in campo a gamba tesa intenzionata a mettere sotto scacco la concorrenza, accoppiando una buona dose di high-tech ad un concentrato di emozione e sportività tutta da raccontare.
Nascosto dal cofano, batte un cuore pulsante a 4 cilindri di 2 litri di cubatura sovralimentato mediante turbocompressore: dotato di pistoni in alluminio, di bielle modificate, di carter in ghisa e testata in lega di alluminio e silicio, è progettato sin dalle basi per poter reggere alle sollecitazioni proprie dell’utilizzo corsaiolo. Anche la turbina, è stata appositamente messa a punto per essere impiantata su questa unità: infatti, può reggere anche temperature dei gas di scarico prossime ai 1000 gradi centigradi, con una pressione di sovralimentazione massima di 1.1 bar, in coppia con il suo grande intercooler aria-aria.
Tra le varie chicche di cui il motore è dotato, ci teniamo a segnalare l’iniezione indiretta supplementare, che si associa all’iniezione diretta durante i carichi intermedi, allo scopo di ridurre i consumi e le emissioni di particolato allo scarico. Inoltre, per ridurre al minimo la temperatura dei gas di scarico ed accelerare il riscaldamento del motore alla prima accensione, il fluido di raffreddamento del propulsore scorre in canali attigui a quelli dei fumi di combustione.
Il tutto viene, infine, condito a puntino dal cambio a doppia frizione DSG, dotato di 5 rapporti ravvicinati ed una sesta lunga da riposo, per favorire silenziosità ed economia di marcia: il cambio, che può essere controllato sia attraverso il selettore posto tra i sedili anteriori, sia attraverso le palette montate posteriormente rispetto al volante, risente in maniera positiva del “CUPRA Driving Profile”, che permette innesti di marcia più dinamici ed una reattività maggiore al pedale del gas.
PROVA IN PISTA: LEON ST CUPRA PERFORMANCE PACK
Con il suo mix di tratti veloci e lenti, le curve tecniche e le staccate feroci, il circuito di San Martino del Lago non poteva che essere la location ideale, per mettere a ferro e fuoco l’ultima creazione del reparto sportivo della casa spagnola: per saggiare appieno le potenzialità e le qualità del mezzo, impostata nella modalità CUPRA e con l’ESP disattivato completamente, si avverte immediatamente l’ottimo lavoro effettuato sulla vettura. La vera differenza in pista la fa il differenziale autobloccante anteriore, con il suo pacchetto di frizioni multidisco azionato a controllo elettronico: in uscita dai corner più secchi, infatti, si apprezza appieno la capacità di scaricare anche su di una sola ruota i 280 cavalli erogati dal poderoso duemila.
In accoppiamento al già ottimo bilanciamento di assetto e propulsore, il Performance Pack enfatizza ed esalta le qualità del mezzo, grazie all’impianto frenante da 370 millimetri all’anteriore, pinze Brembo, cerchi da 19 pollici di diametro ed un treno di pneumatici Michelin Sport Cup 2: le staccate possono essere effettuate con notevole ritardo e, grazie alle ruote di raggio maggiorato ed alla gommatura dalla spalla rigida, l’auto resta davvero piatta in fase di cambio di direzione, rendendo realmente difficile far perdere aderenza al retrotreno nel vano tentativo di sovrasterzare.
Il motore, dal canto suo, si fa rabbioso, aggressivo: nella zona alta del contagiri, esprime una sonorità emozionante, senza indugio o esitazione alcuna, accompagnato dai violenti cambi di rapporto della trasmissione a doppia frizione appositamente calibrata per il modello in questione.
TRIONFANTE SULL’INFERNO VERDE
Dopo aver girato in soli 7 minuti, 58 secondi e 12 centesimi, la Seat Leon ST CUPRA si guadagna il titolo di familiare più veloce in assoluto ad aver mai girato sul famoso tracciato del Nürburgring, mettendo in risalto le prestazioni notevoli del modello della casa di Martorell; con questo, il marchio spagnolo ci tiene a dimostrare che anche una vettura compatta può non scendere a compromessi, diventando una vera e propria vettura sportiva per tutta la famiglia.
PREZZI E DISPONIBILITÀ
La Seat Leon ST è disponibile nel suo allestimento base a partire da € 19.180; per quanto concerne le versioni X-PERIENCE e CUPRA, i prezzi partono da € 28.000, riconfermando l’ottimale rapporto qualità prezzo che, da tempo, è il punto di forza della casa automobilistica di Barcellona. Restano ancora da definire al momento in cui scriviamo i listini delle versioni sportive CUPRA.