Riparare il vetro di un’auto fa risparmiare 45 kg di CO2

CARGLASS_riparazione-

Un mix di strategia aziendale e buone abitudini rende il ciclo del vetro auto più sostenibile per l’ambiente. Nella giornata in cui si richiama il rispetto per l’ecosistema, Carglass ricorda quanto siano determinanti abitudini e azioni sostenibili anche nel mercato dei vetri per auto. La Giornata mondiale dell’ambiente 2019 è il momento migliore per l’azienda per comunicare il rinnovo della certificazione Qualità (ISO 9001) e di quella Ambiente (ISO 14001), nonché il Gold Rating di Ecovadis (la prima piattaforma collaborativa che permette di misurare la sostenibilità delle aziende), tre testimonianze dell’impegno costante del leader della riparazione e sostituzione dei vetri auto, di recente entrato anche nel mercato della carrozzeria, per la sostenibilità ambientale. Basti pensare che oggi in Italia il tasso di recupero dei rifiuti in tutti i centri di assistenza Carglass è superiore al 95%.

Una sostenibilità che si sostanzia ogni giorno nel prendersi cura dei parabrezza degli automobilisti. Carglass infatti ripara sempre il parabrezza piuttosto che sostituirlo, perché non solo fa risparmiare tempo e denaro (agli automobilisti senza polizza cristalli) pur ripristinando l’integrità del vetro e la sua sicurezza al 100%, ma anche e soprattutto perché l’impatto ambientale della riparazione in termini di CO² è del 90% inferiore rispetto alla sostituzione. Nel 2018 sono state 3,1 milioni le riparazioni effettuate dal Gruppo nel mondo con un risparmio di CO2 pari a 141.000 tonnellate e un risparmio di rifiuti in vetro di 45.000 tonnellate. Quando è indispensabile sostituirlo, il parabrezza viene riciclato da Carglass per il 70% dei suoi componenti mentre il restante 30% – costituito da PVB, ovvero il materiale di sicurezza posto tra i due vetri e che evita,  in caso di rottura del cristallo, che esso si frantumi in piccoli pezzi o che abbandoni la sua sede – viene recuperato per produrre energia elettrica. Nel 2018, nei centri Carglass®, sono state ritirate ben 2.165 tonnellate di vetro che, per rendere meglio l’idea, è possibile tradurre in più di 75 autotreni carichi di vetro.

Il vetro proveniente dall’attività di recupero – Carglass si affida alla società specializzata Eurovetro che lavora da oltre 60 anni nel comparto – è riutilizzato dalle industrie vetrarie in una percentuale che va dal 10% fino teoricamente alla totale sostituzione delle altre materie prime (silice, ovvero sabbia di cava, carbonato di sodio e carbonato di calcio). In media, nelle vetrerie si utilizza il 70% di vetro riciclato mentre il 30% è vetro vergine. Il vetro riciclato è un vantaggio anche in termini di consumi: fonderlo riduce l’impiego energetico di circa il 30% rispetto a quanto sarebbe necessario per fondere le materie prime vergini corrispondenti. Per capire l’importanza di questa risorsa e del suo riciclo basti pensare che la raccolta di imballaggi in vetro in Europa è pari oggi a circa 12 milioni di tonnellate all’anno (fonte: Eurovetro).

Oltre a un sistema costante di calcolo delle emissioni, sui centri di assistenza e sui servizi mobili, si lavora sulla sostenibilità a 360° attraverso l’adozione di insegne LED e “sensori di presenza” per ridurre il consumo energetico, la sostituzione totale delle caldaie a gasolio con quelle a metano,  l’utilizzo di nuove tecnologie all’avanguardia come le termostrisce, lo studio e ottimizzazione dei percorsi effettuati dalle unità di intervento a domicilio per diminuire il consumo di carburante. Grazie all’apertura del nuovo Centro di Distribuzione europeo a Bilzen, in Belgio, Belron ha, inoltre, unito in un unico edificio cinque siti dove viene adottata la più recente tecnologia ambientale: collettori di luce naturale, pannelli solari, illuminazione a LED e controlli HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria).

I processi di ricerca e sviluppo di Belron® lavorano da una parte per mettere a disposizione tecnologie – ad esempio per la riparazione del vetro – che aiutino l’ambiente, dall’altra per ottimizzare l’intero processo. In Olanda e Belgio, l’Azienda ha condotto progetti pilota come le “Green Branches”, centri di assistenza a tecnologia avanzata in grado di contenere l’impatto ambientale, i cui effetti positivi sono costantemente monitorati. La distribuzione è un’altra fonte di risparmio per l’ambiente e Belron ne monitora con costanza l’impatto valutando l’adozione di carburanti alternativi per i veicoli della struttura distributiva e stimolando l’utilizzo di veicoli full electric in alcune aree ad alta densità di lavoro.

“In linea con la direzione strategica globale su questo specifico aspetto, la necessità di fare la differenza è determinante in ogni momento del nostro lavoro. – commenta Matteo Rignano, Presidente e Amministratore Delegato di Belron Italia Per noi questo significa offrire un servizio di qualità e allo stesso tempo creare un luogo in cui è piacevole lavorare e che rappresenti una risorsa e non un peso nei confronti del contesto ambientale in cui è inserito. In questa direzione ricevere la conferma delle certificazioni e Gold Rating Ecovadis rappresenta la migliore dimostrazione di responsabilità nello sviluppo del proprio business da parte dell’azienda”.

*fonte: Feve