Icona di Renault dal 1996, Scénic ha sempre rappresentato l’innovazione, facendo della sicurezza e dell’easy life i suoi punti di forza storici, tanto da creare un nuovo segmento. Ciò che negli anni ha garantito il successo di questa monovolume compatta è, senza dubbio, il suo stile, con lineamenti snelli e potenti. I cerchi da 20 pollici, montati in serie su tutta la gamma, uniti all’altezza da terra, e la grande luminosità e visibilità che l’auto può vantare, grazie all’ampio parabrezza e al tetto panoramico, contribuiscono a garantire un design distintivo.
Scénic, inoltre, è l’emblema della modularità nella gamma Renault, grazie agli ampi volumi che mette a disposizione, godendo della consolle centrale scorrevole, del cassetto easy life rivolto verso il passeggero e di ben quattro vani portaoggetti. A questo si aggiunge il bagagliaio di grandi dimensioni sia su Scénic sia su Grand Scénic, rispettivamente di 572l, fino ad arrivare a 720l con sedile posteriore avanzato, e di 596l nella versione a sette posti di Grand Scénic, fino ad arrivare a 857l. La vettura della Losanga dispone, inoltre, di numerosi sistemi di sicurezza che facilitano la vita al volante. Oltre alla parking camera e l’Easy Park Assist, è presente la frenata di emergenza attiva per il riconoscimento dei pedoni, il riconoscimento della segnaletica stradale, la commutazione automatica dei fari abbaglianti e anabbaglianti, il rilevatore di stanchezza, l’assistenza al mantenimento di corsia e il Cruise Control Adattivo.
Noi l’abbiamo provata nella versione top di gamma a livello di allestimento, ovvero Initiale Paris. La vettura è caratterizzata da linee molto eleganti e un look raffinato che non passa certo inosservato: cerchi specifici da 20” pollici, tetto in vetro panoramico, griglia frontale con cromature a effetto stella, la sigla Initiale Paris ben visibile sotto il logo Renault e sulle bande cromate laterali. Anche nell’abitacolo ritroviamo l’eleganza e le finiture che caratterizzano i modelli Initiale Paris di Renault, con i sedili regolabili elettronicamente rivestiti di pelle (addirittura tricolore) e la firma dell’allestimento presente nei badge delle portiere, sul volante e sulla leva del cambio. Sulla Scénic si viaggia coccolati in un ambiente accogliente e tecnologico, grazie allo schermo a sfioramento di 8,7” montato in senso verticale (una caratteristica di tutte le ultime Renault compatte e medie) e alle luci d’ambiente regolabili su diversi colori. Sull’esemplare della prova non mancava nemmeno il sedile lato guida con funzione massaggio, un optional senz’altro gradito dalle persone che devono stare a lungo al volante. Il mobiletto centrale ha un aspetto ricercato. Scenic Initiale Paris è basata sull’allestimento Intens, già comprendente sistema audio Bose, display touch a colori, Head up display e Easy Park Assist. L’esemplare che abbiamo provato era equipaggiato con il motore a benzina Energy TCe 160 da 1,3 litri, 163 CV, accoppiato a un cambio manuale a 6 marce.
Questo motore, un quattro cilindri turbo a benzina declinato anche nelle potenze di 116 e 140 CV, fa il suo debutto nella famiglia Scénic e Grand Scénic (ma anche sulle vetture piccole e medie della Losanga) e manda in pensione il vecchio 1.2 TCe da 115 CV e 130 CV. Il nuovo 1.3 TCe nasce dalla collaborazione tra Renault-Nissan e Daimler, il gruppo tedesco di cui fa parte Mercedes. La nuova tecnologia comprende le innovazioni sviluppate negli ultimi anni dall’Alleanza.
Il Bore Spray Coating, innovativo sui motori di serie Renault, dimostra la portata rivoluzionaria del nuovo motore. È una tecnologia di rivestimento dei cilindri ripresa dal motore della Nissan GT-R, che migliora l’efficienza riducendo gli attriti e ottimizzando la conduttività termica. Gli ingegneri d’oltralpe hanno lavorato sodo per la riduzione di consumi ed emissioni di CO2 , per un maggiore piacere di guida e migliori riprese. Dal punto di vista tecnico le novità sono l’iniezione diretta di benzina con pressione portata a 250 bar e la nuova camera di combustione, progettata per ottimizzare la miscela aria/carburante. Infine, la tecnologia Dual Variable Timing Camshaft, che gestisce le valvole di aspirazione e di scarico in funzione delle sollecitazioni del motore. In questo modo si ottiene più coppia ai bassi regimi e più coppia lineare disponibile agli alti regimi. Il risultato medio è una riduzione del 5,5% dei consumi e una riduzione di 7g/km delle emissioni su Scénic (rispettivamente dell 8% e di 11g/km su Grand Scénic). Il nuovo propulsore è prodotto in quattro paesi (Spagna, Germania, Regno Unito e Cina), in cinque fabbriche differenti ed è venduto in Europa, Russia, Brasile, Cina, Giappone e Corea del Sud.
Una volta saliti a bordo notiamo la regolarità di funzionamento: si accelera con fluidità e senza strappi; nei sorpassi si può contare su una coppia massima di 260 Nm, disponibile già a partire da 1.750 giri. Quanto basta per far muovere senza indecisioni la Scénic, che dall’interno non fa percepire il rombo del motore fino a quando non lo si “tira” premendo a fondo l’acceleratore: solo allora il 1.3 TCe fa “la voce grossa” facendo avvertire la sua presenza.
Eccellente il comportamento nel traffico: lo sterzo è leggero nelle manovre, la vettura è ben isolata dai rumori esterni. Eccellenti anche le sospensioni, che sanno assorbire le asperità del terreno e regalano un comfort eccezionale. Unico piccolo neo: il lunotto posteriore è un po’ piccolo, quindi risulta molto utile la telecamera posteriore nelle manovre più complicate. Prezzo: 36.200 euro.