Renault Megane E-Tech, la media “alla spina”

Dopo la Sporter, il powertrain plug-in arriva anche sulla variante a due volumi della francese di Segmento C.

In attesa dell’arrivo della nuova generazione completamente elettrica, l’attuale Renault Megane, la quarta serie nella storia del modello, compie un ulteriore passo avanti sul fronte dell’elettrificazione e dopo la variante Sporter, l’ibrido plug-in sbarca anche sulla versione a due volumi. Dal punto di vista tecnico, la hatchback ricalca fedelmente lo schema della sorella familiare, puntando su un powertrain che al 1.6 aspirato a benzina abbina due motori elettrici, per una potenza complessiva di 160 CV e un’autonomia in modalità completamente elettrica di 50 km.

Piccole differenze

A livello estetico, la Megane E-Tech segue fedelmente il più recente family feeling della Losanga, riproponendo in maniera quasi inalterata il look delle varianti ad alimentazione tradizionale del modello. Le differenze si nascondono nei dettagli. All’esterno gli unici elementi che permettono di capire che ci si trova al cospetto della variante “alla spina” del modello sono i badge E-Tech sulla carrozzeria e la presenza dello sportellino per la ricarica che si somma a quello per il rifornimento, sul lato opposto della vettura. Per il resto, lo stile è quello di sempre che, sull’allestimento R.S. Line come quello oggetto di questa prova di Auto Tecnica, punta tutto sulla sportività. Nel frontale, infatti, a farla da padrone è l’ampia presa d’aria che corre da un lato all’altro del paraurti, interrotta soltanto da una lama dalla finitura satinata che rimanda al mondo della Formula 1. Più sopra, si apre la grande calandra al centro della quale trova posto il logo Renault, accanto alla quale si sviluppano i gruppi ottici dalla tradizionale forma a C. Tanta sportività anche al posteriore, enfatizzata dal doppio terminale di scarico trapezoidale, incastonato in un piccolo estrattore che non ha però alcuna reale funzione aerodinamica. Dentro, invece, cambia la grafica del cluster che è stata appositamente studiata per la variante plug-in della Megane. Ha una diagonale di 10,2 pollici e può essere personalizzato nei contenuti attraverso gli appositi tasti presenti sul volante.

Tre motori

Passando ai contenuti tecnici della Megane E-Tech, questa è alimentata dall’ormai ben noto powertrain ibrido del costruttore francese, qui nella sua declinazione plug-in. La parte endotermica di questo è rappresentata da un 1.6 a quattro cilindri a benzina: si tratta di un’unità aspirata, capace da sola di sviluppare una potenza di 90 CV. Accanto a questa lavorano due propulsori elettrici, uno che funge da vero e proprio motore di trazione e uno che invece assolve alla funzione di generatore e starter. Questi erogano una potenza complessiva di circa 100 CV, che unita al motore endotermico genera una potenza di sistema di 160 CV. L’unità è poi abbinata ad un cambio automatico molto particolare. Questo è privo di frizione e sincronizzatori ed è dotato di quattro marce meccaniche, alle quali si sommano altre due marce “elettriche” date dal motogeneratore. A dare energia alla parte elettrica della Megane E-Tech ci pensa una batteria da 10,4 kWh posizionata sotto la panca posteriore (che in questo modo non va a mangiare spazio al bagagliaio che assicura una capacità di 308 litri), che permette di muoversi in modalità 100% elettrica per 50 km e fino ad una velocità di 135 km/h. La ricarica può avvenire ad un massimo di 3,7 kW: se la si collega alla presa di casa sono necessarie 5 ore per una ricarica completa, 3 ore se invece si sfrutta una colonnina.

Parsimoniosa e piacevole da guidare

Nonostante i 100 kg in più sulla bilancia dati dalla batteria, la Megane E-Tech si guida bene. L’assetto, pur rimanendo sempre sufficientemente confortevole, assicura sempre un buon sostegno in curva, rendendo l’auto “piatta” anche nei cambi di direzione più bruschi. Il motore è sempre pronto e il passaggio dall’alimentazione a benzina a quella elettrica e viceversa avviene sempre in maniera fluida e del tutto impercettibile. Non sempre efficace è invece il cambio, che alle volte tende a mantenere il rapporto un po’ troppo a lungo prima di passare a quello successivo, con un conseguente aumento della rumorosità all’interno dell’abitacolo. Detto questo, dove la Megane plug-in eccelle è nei consumi. Con la batteria carica si riescono a percorrere quasi tutti i 50 km dichiarati e anche quando la batteria è scarica il motore a benzina non chiede mai più di 6,7 litri di carburante per percorrere 100 km.