Arriva il momento del restyling per la Renault Clio. La quinta generazione nella storia del modello si aggiorna più nello stile che nella sostanza portando al debutto un inedito linguaggio stilistico per il costruttore francese che, dopo di lei, verrà declinato su tutti gli altri modelli in gamma. L’ho messa alla prova sulle strade che circondano Bruxelles per scoprire come si comporta nella sua variante full-hybrid.
Renault Clio: gli esterni
Le principali differenze rispetto alla serie precedente della Renault Clio sono di tipo estetico. Forme e proporzioni restano le stesse. A cambiare è soprattutto la parte anteriore, dove i vecchi gruppi ottici a forma di C lasciano il posto a nuovi fari più sottili dotati della moderna tecnologia full-Led. Sempre a Led sono anche le luci diurne costituite da una serie di punti luminosi orizzontali che si sviluppano sul piano verticale, arrivando fino alla parte bassa del paraurti. Tutta nuova è anche la calandra, ora costituita da una serie di punti cromati che dal logo della losanga si allungano sfumando fino ai gruppi ottici.
Più contenute le modifiche nella parte posteriore. Qui a cambiare sono i gruppi ottici, ma non nella forma quanto nello stile: ora la copertura è trasparente e lascia vedere la parte interna del faro, adesso costituita da una calotta dalla finitura brunita. Tutti nuovi anche i cerchi in lega che nel caso dell’allestimento Esprit Alpine hanno un raggio di 17 pollici e un disegno dal piglio molto sportivo.
Renault Clio: gli interni
Più contenute le modifiche all’interno dell’ abitacolo. Qui le forme della plancia così come del tunnel centrale restano quelle di sempre, così come i contenuti tecnologici, che si esprimono nella presenza di due schermi digitali, uno dietro il volante con funzione di quadro strumenti e uno a centro plancia a sviluppo verticale con funzione di infotainment.
La vera novità a bordo della rinnovata Renault Clio è costituita dalla presenza di nuovi materiali per i rivestimenti, ottenuti per il 60% da elementi riciclati. Nel caso dell’allestimento Esprit Alpine, inoltre, cambiano anche i sedili anteriori, che qui hanno uno schienale molto più profilato, in grado di assicurare un ottimo contenimento del corpo in curva, pur restando molto morbidi e comodi anche dopo diverse ore di guida.
Renault Clio: la meccanica
La gamma della Renault Clio resta praticamente la stessa della versione pre-restyling. A listino trovano posto un benzina, oltre ad un GPL e, nonostante questa sempre più forte corsa all’’elettrificazione, anche un diesel. Al top della gamma, poi, si posiziona la versione full-hybrid oggetto di questa prova. Si tratta di un sistema molto particolare costituito da un propulsore benzina a quattro cilindri di 1,6 litri aspirato abbinato a due unità elettrica, una da trazione, alimentate da una batteria da 1,2 kWh, che ruba un po’ di spazio al vano bagagli, che in questa versione passa da 390 litri di capacità a 300 litri.
La potenza di sistema così generata raggiunge i 145 CV.
Renault Clio: come va
Anche dal punto di vista dinamico nulla è cambiato. Il sistema full-hybrid si conferma un maestro in fatto di contenimento dei consumi. Nel corso del mio test ho percorso circa 200 km, per una media di circa 4,4 l/100 km. Ottimo poi il livello di insonorizzazione a bordo: la voce del propulsore a benzina risulta presente unicamente quando si cercano il massimo delle prestazioni premendo a fondo il piede destro sul pedale dell’ acceleratore. Fruscii aerodinamici e rumore di rotolamento degli pneumatici sono sempre molto contenuti. In termini di handling la Clio si conferma un’auto sincera e progressiva nelle reazioni. Ora, inoltre, i tecnici Renault hanno donato alla vettura una nuova taratura dello sterzo, che restituisce così un feeling ancora più preciso. I prezzi della nuova Renault Clio non sono ancora stati comunicati, mentre i primi esemplari dovrebbero arrivare nelle concessionarie a settembre.