Renault Captur E-Tech Ibrida Plug-in: ti porta lontano

Renault vuole confermare di essere protagonista nel sempre più affollato mondo della mobilità elettrica. Un posto che le compete, grazie all’esperienza che solo chi è stato tra i primi a credere in questa tecnologia può vantare.

E l’arrivo di Luca De Meo al timone dell’azienda contribuirà in modo determinante a puntare a una leadership che ha indubbiamente le radici nella tecnologia ma che per crescere ed affermarsi richiede soprattutto persone che credono e hanno una visione concreta della mobilità del futuro.

Stanno cambiando alcuni dei parametri del lusso su quattro ruote: le auto più ambite saranno quelle silenziose, facili da guidare e nelle quali l’elettronica sarà un ausilio moderno per riscoprire valori dimenticati, quali velocità moderate, rispetto delle distanze di sicurezza e riguardo verso l’ambiente e il prossimo.

Valori sui quali occorre soffermarsi e meditare, sia nella vita sia nella scelta della nuova automobile. Per questo Renault ha scelto come luogo per la presentazione alla stampa  l’Eremito, a Parrano (TR), un luogo fortemente evocativo di un passato in cui l’uomo si soffermava sulla meditazione e sull’apprezzamento dei valori più semplici.

Una gamma elettrificata in completamento

Forte della sua esperienza, Renault ha iniziato questo percorso che porterà a un progressivo ampliamento della gamma ibrida, ibrida plug-in ed elettrica.

Dopo Clio Hybrid, infatti, la gamma E-Tech si arricchisce della Captur Hybrid Plug-in, in attesa dell’arrivo della Megàne Hybrid Plug-in, prevista prima della fine dell’anno.

Renault Captur E-Tech Ibrida Plug-in

La tecnologia ibrida ‘alla spina’ è oggi quella più fruibile dall’utenza e senza dubbio quella più indicata per avviare la transizione, almeno nei grossi centri urbani afflitti da elevato tasso di inquinamento, in attesa che le infrastrutture crescano ancora numericamente e nella qualità del servizio.

Per questo lo slogan ‘ti porta lontano’ si addice perfettamente alla tecnologia ibrida plug-in: elettrico quando serve, ibrido per consumare meno, a benzina per i lunghi spostamenti senza una preventiva pianificazione delle soste.

Estetica: è sempre una Captur

Dimensioni invariate (la lunghezza è di 4.220 mm) ed estetica pressoché identica alla versione ‘termica’ non spostano il posizionamento della Captur tra i crossover tanto di moda oggi.

La differenza è soprattutto tecnologica, con un risvolto funzionale nella parziale perdita di volume del bagagliaio, che mantenendo la buona abitabilità per le due persone posteriori scende da 420 litri a 379 litri (espandibili a 557 litri portando avanti il divano posteriore).

Renault Captur E-Tech Ibrida Plug-in

La massa ovviamente sale per il peso aggiuntivo delle batterie, arrivando, in ordine di marcia, a 1.564 kg.

All’interno ci si trova in un ambiente accogliente che, pur senza sofisticate ricerche estetiche, avvicina la Captur a veicoli di classe superiore. In questo Renault ha lavorato bene, con materiali di qualità percepita elevata, sia alla vista sia al tatto. Robusti, almeno dal primo esame visivo e funzionale, i tessuti dei sedili, fatti per durare a lungo.

Tecnologia: sotto il cofano e sulla plancia

La piattaforma è la nota CMF-B nata con in mente l’elettrificazione. Questa integra il gruppo motopropulsore ibrido, costituito dal motore termico quattro cilindri di 1.6 litri a benzina 16 valvole aspirato e alimentato a doppia iniezione.

Un’unità semplice con tutte le innovazioni che lo collocano all’avanguardia a livello di consumi ed emissioni (è un Euro 6d full) grazie anche alla contenuta potenza specifica (eroga 91 CV a 5.600 giri e una coppia max di 144 Nm a 3.200 giri), garanzia anche di lunga durata.

Renault Captur E-Tech Ibrida Plug-in

Potenza limitata anche perché affiancata da quella di due motori elettrici: l’e-Motor da 49 kW (68 CV) e 205 Nm in grado già da solo di muovere la vettura che, detto per inciso, spunta sempre in elettrico, con grande vantaggio per i consumi e un inserimento del motore termico praticamente impercettibile.

Il secondo motore elettrico, l’HSG (High-voltage Starter Generator), opera ad alta tensione (400 V) e coi suoi 25 kW e 50 Nm funge da starter e da sincronizzatore per portare il regime motore, in modo trasparente verso il guidatore, ai giri necessari al cambio di velocità, che avviene tramite l’innovativa trasmissione Multi-Mode.

Oltre a questo offre anche una coppia aggiuntiva di boost che va a sommarsi alle altre per portare la potenza complessiva 158 CV (116 kW) corrispondenti a un rapporto peso/potenza di circa 10 kg/CV.

Autonomia

Per la parte termica, con un serbatoio da 39 litri e una percorrenza media di 5,5 litri/100 km l’autonomia può arrivare a 700 km.

Per quella elettrica la batteria agli ioni di litio di capacità 9,8 kWh (tensione 400 V, peso 105 kg) consente un’autonomia in puro elettrico di 50 chilometri potendo raggiungere anche i 135 km/h in ciclo misto WLTP oppure arrivare a 65 chilometri in ciclo urbano (WLTP City) dove il freno rigenerativo consente di ricaricare parzialmente la batteria.

La batteria è ovviamente ricaricabile dalla presa casalinga, dalla wall box oppure dalla colonnina pubblica: in ogni caso la potenza di ricarica massima è 3,7 kW per cui i tempi possono andare dalle 5 ore della presa di casa fino a 3 ore circa.

Renault Captur E-Tech Ibrida Plug-in

In ogni caso, e questo è il vantaggio del sistema ibrido plug-in, anche con la batteria a terra non si corre mai il pericolo di restare ‘a secco’ (a meno che non si metta neppure la benzina nel serbatoio…).

Inoltre, pur con la batteria scarica, non si perdono i vantaggi dell’ibrido, poiché il piccolo motore elettrico HSG continua a svolgere il lavoro di supporto al termico e di starter/generatore.

Gestire l’energia

Come abbiamo già avuto modo di dire, quando ci si mette al volante di una vettura con questa tecnologia, pur considerando che la Casa ha pensato a rendere il funzionamento il più possibile trasparente verso chi guida e col massimo del rendimento, bisogna cambiare l’approccio e sentirsi parte attiva nella gestione dell’energia.

Col solo motore termico si gioca tutto, o quasi, dosando acceleratore e i rapporti del cambio, sulla Captur E-Tech Plug-in Hybrid occorre andare oltre.

Renault Captur E-Tech Ibrida Plug-in

La modalità Multi-Sense Pure consente di passare in modalità 100% elettrica (a patto che ci sia carica sufficiente nella batteria).

Da Multi-Sense è attivabile la funzione E-Save che preserva la carica della batteria al 40% circa spillando energia dal motore termico tramite il generatore. Questo è utile quando si viaggia in autostrada o su strada aperta in modalità ibrida: in questo caso si rischia di utilizzare tutta la carica e di essere impossibilitati a viaggiare in elettrico quando serve (in una coda o in città, ad esempio).

Occorre anche familiarizzare con la modalità B-Mode, selezionabile dal selettore del cambio, che consente una più decisa decelerazione e di conseguenza una ricarica più consistente.

In città e in discesa è molto utile perché consente anche di utilizzare meno i freni meccanici.

Quanto costa la Captur ibrida

Renault Captur E-Tech Plug-in Hybrid è disponibile nell’allestimento Intens a un prezzo di listino che parte da 32.950 € che salgono a 36.950 € per la versione top di gamma Initiale Paris.

Avendo emissioni comprese tra 61 e 90 gr CO2 /km in ciclo NEDC la Captur E-TECH Plug-in Hybrid rientra a pieno titolo nella categoria con 34 gr di CO2 /km di emissioni in ciclo NEDC (32 gr di CO2 /km WLTP 32) e accede quindi agli incentivi statali pari a 2.500€ o 4.500€ in caso di rottamazione, oltre agli incentivi aggiuntivi previsti dalle amministrazioni locali.

Renault Captur E-Tech Ibrida Plug-in