PSA: la guida autonoma parte dagli ADAS

PSA ADAS

PSA: la guida autonoma parte dagli ADAS – Attuali pionieri della sicurezza stradale, saranno i promotori di una viabilità sempre più sicura, connessa, sostenibile ed efficiente.

E’ innegabile che l’avvento della sensoristica e dell’elettronica di bordo abbia reso le nostre vetture sempre più tecnologiche, sicure e confortevoli. Ma quanto sappiamo effettivamente di questa tecnologia? Quale percentuale del reale potenziale della nostra nuova vettura siamo in grado di sfruttare? Secondo uno studio recentemente condotto dal Gruppo PSA, la maggior parte dei conducenti di moderne autovetture effettivamente non conosce tutti i sistemi di bordo e le capacità della propria auto. Discorso che può essere fatto sia per quanto riguarda le potenzialità dell’infotainment e dei vari dispositivi relativi al comfort di bordo che, a maggior ragione, quando ci si riferisce ai numerosi e ormai attuali sistemi di sicurezza e ausilio alla guida. Basta, infatti, nominare la parola ADAS per capire che una buona parte della popolazione non sappia nemmeno a cosa ci si stia riferendo o per constatare che un’altra buona percentuale, pur sapendo di cosa si tratti, non sappia tradurre l’acronimo della parola ADAS o non sappia effettivamente quali siano i sistemi contenuti all’interno e come funzionino questi sistemi.

Angeli custodi

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ADAS (Advanced Driver Assistance System) altro non sono che l’insieme de sistemi di sicurezza e assistenza alla guida che ormai un po’ tutti i Marchi, chi più e chi meno, stanno proponendo a bordo della proprie vetture. Sistemi che, se in prima battuta potevano riguardare unicamente il comfort di bordo, si sono evoluti prima in sistemi di sicurezza e successivamente in sistemi di assistenza alla guida, spianando la strada verso la guida autonoma. Una miriade di sistemi elettronici che fanno affidamento su radar, telecamere, sensori ad infrarossi, antenne GPS e reti dati per rilevare la presenza di determinati oggetti, eseguire una classificazione di base, segnalare al conducente eventuali condizioni pericolose della strada, monitorare i punti ciechi, assistere nel cambio di corsia, controllare il grado di attenzione alla guida dell’automobilista, avvisare ed eventualmente frenare il veicolo in caso di collisione frontale. Sistemi in grado quindi di comunicare tanto con il conducente in maniera passiva e attiva quanto con le altre vetture e con l’infrastruttura. Dispositivi che in futuro avranno sempre più un ruolo di prim’ordine nel garantire maggiore sicurezza a bordo, dimezzando drasticamente gli errori alla guida, intervenendo anche come leva di risparmio sui consumi di carburante e sulla riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti, oltre che sull’aumento del comfort di viaggio.

Verso la guida autonoma

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In questo ampio scenario il Gruppo PSA prosegue nel suo continuo sviluppo di questi sistemi seppur con filosofie diverse: ogni brand interpreta ed utilizza, infatti, gli ADAS in base al proprio posizionamento sul mercato ed anche in base alla sua storia. Si parte con Citroen che con il programma Citroën Advanced Comfort mette al centro dell’attenzione il comfort. Si prosegue con DS che con DS 7 Crossback punta alla massima sicurezza e assistenza per il conducente. Si conclude con Peugeot che punta a migliorare l’esperienza di guida rendendola quanto più connessa e digitale. Una scelta che ha portato il Brand francese l’AVA (Autonomous Vehicle for All) cioè un programma che riunisce un’ampia gamma di funzioni progettate per portare progressivamente a delegare, inizialmente in modo parziale e poi totale, la guida dell’auto, ma sempre su richiesta del conducente. Un’offerta che da oggi al 2030 introdurrà vari livelli di guida autonoma così da soddisfare le esigenze dei clienti con interfacce intuitive e facili da usare per tutti.

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Una tecnologia con la quale il Gruppo PSA punta a rendere l’auto a guida autonoma sicura e intuitiva per tutti, rendendo molto più libero l’automobilista, specialmente in quelle situazioni di guida monotona, ingorghi e manovre di parcheggio, così da consentirgli di godere del proprio tempo libero. Nello stesso tempo la guida autonoma contribuirà a ridurre il numero di incidenti, a rendere il traffico più scorrevole e a ridurre i consumi e di conseguenza le emissioni nocive. Dopotutto il Brand francese è stato il primo costruttore nel luglio del 2015 ad aver iniziato la sperimentazione di vetture a guida autonoma su strade aperte in Francia ed il primo nel marzo del 2017 ad aver utilizzato in queste sperimentazioni persone classificate come non esperte cioè clienti comuni. Attualmente la sperimentazione prosegue con l’utilizzo di 20 prototipi che hanno già percorso ben 200.000 chilometri su strade a scorrimento veloce in Europa sfruttando la guida autonoma con livelli da 2 a 4.

Stato dell’arte

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Come dicevamo le auto del Gruppo PSA fanno affidamento principalmente su telecamere, radar e sensori infrarossi. La telecamera si trova al di sotto dello specchietto retrovisore interno, ha un angolo di visuale abbastanza ampio ma non copre una distanza eccessiva. Il radar, invece, è montata dietro la mascherina ed è in grado di raggiungere una distanza fino a 200 metri a fronte però di un minore angolo di visuale. Il sensore ad infrarossi (termocamera) è installato sempre dietro allo specchietto ed è in grado di riconoscere gli ostacoli fino a 160 km/h e con una portata fino a 100 metri anche in piena notte o con forte nebbia sfruttando il calore emesso.

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Alcuni dei sistemi che sfruttano queste tecnologie sono passivi, cioè avvisano solamente il guidatore ma non sono in grado di intervenire direttamente sull’auto, altri invece sono attivi e quindi sono in grado di intervenire attivamente sulla vettura salvando la vita al conducente e agli occupanti. Per ora questi sistemi si accorgono se il guidatore sta per addormentarsi o fuoriesce involontariamente dalla corsia, mantengono l’auto nella corsia di marcia, frenano automaticamente la vettura in caso di ostacolo mobile o fisso, leggono i segnali verticali e orizzontali per interpretarli e regolano attivamente la  velocità adeguandola alle condizioni del traffico e ai segnali stradali.